ADDIO A JACK ARNOLD (1958) – PARTE 02
I FIGLI DELLO SPAZIO (The Space Children)
Mano molto più felice dimostra Jack Arnold in questa sua ormai finale escursione nel mondo della fantascienza. Ritorna al mare (l’oceano in questo caso) e al deserto o quantomeno la distesa sabbiosa e rocciosa attorno ad esso.
Dave Brewster (Adam Williams, 1922 – 2006) è un tecnico missilistico che è stato trasferito in una base vicino all’Oceano Pacifico per collaborare al lancio del Thunderer, un missile dotato di testata atomica che dovrà essere collocato in un’orbita segreta dalla quale potrà colpire e distruggere ogni obbiettivo necessario.
La sua famiglia è in macchina con lui: la moglie Anne (Peggy Webber, apparsa anche in due episodi del serial Project UFO) e i figli Bud (Michel Ray, ma nella versione italiana è Bill) di dodici anni e il fratello minore Ken (Johnny Crawford) di dieci.
I quattro stanno percorrendo la spiaggia che li porterà alla base quando Bill e Ken vedono un raggio di luce scendere dal cielo, contemporaneamente la macchina si ferma. I due ragazzi non riescono a far vedere il fenomeno ai genitori perché essi sono impegnati a cercare di capire cosa possa essere successo al veicolo. La macchina riprende ad andare dopo che il fenomeno è finito e così tutti arrivano alla base. Là i ragazzi fanno conoscenza con dei loro coetanei mentre Dave va al comando per presentarsi al Colonnello Manley (Richard Shannon, 1920 – 1989), capo della base, e al Professor Wahrman (Raymond Bailey, 1904 – 1980, apparso anche in Radiazioni BX Distruzione Uomo, Un Professore tra le Nuvole e in tre episodi di Ai Confini della Realtà), lo scienziato che ha progettato il Thunderer.
Il lancio riveste una grande importanza politica e strategica perché altre nazioni sono impegnate in questa sorta di gara bellica.
Intanto i ragazzi sulla spiaggia si sentono chiamati da una forza misteriosa e, in mezzo alla sabbia e alle rocce, trovano una forma aliena, una specie di cervello luminescente che sembra parlare particolarmente con Bill e a dargli ordini per una misteriosa missione.
Dave viene a sapere dell’esistenza di questa creatura, ma non è in grado di parlarne con nessuno; anche Joe Gamble (Russell Johnson, 1924 – 2014, che troviamo anche in un episodio delle Avventure di Superman del 1952 e poi in Destinazione… Terra, Cittadino dello Spazio, Attack of the Crab Monsters, in due episodi di Ai Confini della Realtà e in uno degli Invasori), patrigno di uno dei ragazzi, un uomo violento e sempre ubriaco, viene colpito da un lampo di luce mentre cercava di malmenare il figlio adottivo Buster (Alan Roberts, 1948 – 2008, che ritroveremo in Dinosaurus).
Dave cerca di parlare della cosa al Colonnello e a Wahrman ma viene colpito da un attacco di afonia e sviene mentre sta cercando di scrivere l’accaduto. Un altro scienziato, Hank Johnson (Jackie Coogan, 1914 – 1984: c’è chi lo conosce come lo zio Fester della vecchia serie La Famiglia Addams, ma noi lo ricordiamo come il monello dell’omonimo film di Charlie Chaplin e dimentichiamolo nel pessimo Mesa of the Lost Women), mentre segue la figlia, Frieda (Sandy Descher, apparsa anche in Assalto alla Terra nel ruolo della bambina trovata sotto shock nel deserto all’inizio della pellicola), capita nella grotta dove è nascosta la creatura la quale è diventata molto più grossa e luminosa e viene investito da un lampo accecante che gli fa dimenticare l’accaduto.
Altri incidenti funestano le ore precedenti il lancio: una cisterna con del carburante esce fuori strada a causa di un guasto a un assale e ai freni che si sono improvvisamente rotti e mentre Bill sta osservando la scena. Una guardia cerca disperatamente di telefonare mentre altri due bambini, George e Helen (Louis Tower e Gloria Anne Halper) osservano la scena mangiando un gelato.
Tutti questi avvenimenti sembrano strani a Wahrman il quale, poco prima di recarsi al bunker di lancio, assiste da lontano all’incredibile scena di un gruppo di bambini che passa un cancello chiuso con il lucchetto sotto gli occhi di una guardia.
Wahrman va in infermeria per parlare con Dave che, rimessosi, si sta rivestendo.
Wahrman: “Il dottore vi aveva consigliato di passare qui la notte.”
Dave: “Voglio assistere al lancio. Desiderate qualcosa?”
Wahrman: “Cosa avete detto al dottore del vostro malessere?”
Dave: “La verità, che sono svenuto.”
Wahrman: “E la perdita della voce?”
Dave: “Non me ne sono ricordato… e cos’è poi… non era importante.”
Wahrman: “La paralisi totale dei muscoli della gola non è importante? Un uomo di scienza è come un palombaro d’’alto mare: egli non deve aver paura di immergersi dove l’acqua è buia, se ha speranza di scoprire un barlume di verità. Questa mattina, Brewster, cosa volevate dirci a proposito dei bambini? Io ne ho tratto alcune deduzioni le quali però non quadrano. Ricordo benissimo ciò che avete detto.”
Dave: “Che cosa ho detto?”
Wahrman:”Che il lancio del Thunderer fallirà. La logica deduzione è che ci sia una spia fra di noi, ma qualche minuto fa, davanti alla centrale elettrica, ho visto l’incredibile, l’impossibile… e le spie non agiscono in maniera impossibile. Attraverso il controspionaggio si ricostruiscono le loro azioni, ma ciò che ho visto fare a dei bambini poco fa è qualcosa per cui non c’è un nome, a meno che non sappiate darglielo voi.”
Dave: “Non posso dirvi nulla.”
Wahrman: “Capisco… in altre parole la vostra voce vi verrebbe a mancare se tentaste di rivelarmi che una forza ancora ignota agli uomini è stata capace, attraverso i bambini, di spezzare una barra di uno sterzo, togliere la memoria ad un uomo, la voce ad un altro, di far passare dei bambini attraverso un cancello chiuso…”
Dave: “Non capisco… a voi non succede niente mentre dite queste cose…”
Wahrman: “Perché parlo con qualcuno che già conosce la verità… Però, che succederebbe se cercassi di dirla a qualcun altro? (Si avvicina al telefono e alza il ricevitore) Giusto per soddisfare la mia scientifica curiosità…”
Il telefono non funziona. Dave porta il professore alla grotta e i due sono ora davanti alla colossale creatura aliena. Wahrman le si avvicina e le parla.
Wahrman: “Ho superato la metà della mia vita. Il peggio che potrebbe accadermi è morire. Sono pronto a correre questo rischio se potrò sapere perché sei qui, perché ti servi dei bambini per compiere la tua opera… Ho passato la mia vita alla ricerca della verità e della conoscenza cercando di fare di questo mondo un posto migliore, un posto dove quei bambini a cui tu comandi possano vivere in pace anziché nel timore. Io sono un loro amico perciò, ti prego, dimmi cosa vuoi da loro, cosa vuoi che essi facciano…”
Il cervello resta fermo, immobile, solo in quel momento lo scienziato capisce il perché.
Wahrman: “Non c’è nessun uomo su questa Terra che abbia la saggezza e l’innocenza di un fanciullo…”
I due abbandonano la grotta e giungono appena in tempo alla base per vedere l’ogiva del missile esplodere al momento del lancio. Per quanto riguarda il missile dobbiamo notare che la rampa e il razzo stesso sono uno sfondo disegnato, ma che, comunque, il disegno ricalca quasi esattamente il missile Vanguard che veniva usato all’epoca dalla marina americana, le poche volte che funzionava, per mettere in orbita satelliti scientifici.
Wahrman e Dave guidano il Colonnello Manley e i suoi uomini alla grotta davanti alla quale ci sono i bambini che ne impediscono l’ingresso. Arrivano anche le madri, disperate mentre il gigantesco cervello esce dalla grotta e sparisce nel cielo in un raggio di luce (purtroppo tremolante perché mal fatto). Tutti i protagonisti riuniti, nel solito finale alla Arnold, guardano il cielo dove l’alieno è tornato.
Manley: “Io non capisco… il Thunderer è stato distrutto… perchè? Perché?”
Bill: “Per forza, perché il mondo non era ancora preparato ad esso.”
Wahrman: “Il mondo?! Che significa il mondo?”
Bill: “I fanciulli, in tutto il mondo, hanno fatto lo stesso… in tutti i paesi…”
Manley: “I missili esplosivi sia a Mosca che a Praga, a Londra… sono tutti annientati?”
Bill: “Sì….”
Wahrman: “Bill, sai se tornerà un’altra volta?”
Bill: “Non lo so… Non lo so…”
Anne: “Il mondo ha ancora una possibilità di salvarsi….”
Per ribadire il concetto il film si conclude con una frase dei Vangeli.
“In verità vi dico…
a meno che non diventiate puri come fanciulli
voi non entrerete nel regno dei cieli…”
(S.Matteo – 18 –31)
Il soggetto, tratto da un racconto di Tom Filer, ricorda in qualche suo punto Destinazione… Terra, mentre un film di là a venire potrà vantare qualche cosa più di una semplice fonte d’ispirazione: si tratta de La Protesta del Silenzio (Silent Voice) di Mike Newell – 1987, ma anche E.T. di Steven Spielberg, con il suo dolce rapporto tra l’alieno e un fanciullo, dovrà molto a questo vecchio film in bianco e nero. Jack Arnold lavora adesso per la Paramount, ma accanto a sé, si ritrova William Alland in un ultimo, ben riuscito sodalizio ambientato in quei luoghi dove tutto ha avuto inizio e dove tutto finisce: l’acqua e il deserto…
(2 – continua)