Torna, con un nuovo EP intitolato STARSEEDS, il progetto Ishtar, capace di creare e regalare atmosfere acoustic / ambient di grande impatto e forte emotività.
“Questa volta, ci dice la stessa Ishtar, è un lavoro un po’ differente dal solito, più personale… questa volta canto. E lo faccio in modo… beh, diciamo strano”, come scoprirete ascoltando le cinque canzoni che compongono questo album: “A voice from the stars”, “Earth”, “Fluctuations”, “Lullaby for the awakening” e “Farewell”… difficile scegliere quale preferire, credeteci!
“Ci pensavo da un po’, prosegue l’artista, sapevo che inserire una voce nelle tracce sarebbe stato lo step successivo del percorso musicale con Ishtar, ma trovare il coraggio di farlo e di farlo ascoltare ad altri ha richiesto non poco tempo e impegno. Dopo un periodo intenso di lavoro quindi, il risultato è finalmente pronto! E devo dire che mi soddisfa”… e vi assicuriamo che soddisfa anche noi. Provate ad ascoltare i brani, magari al buio o a occhi chiusi, e non potrete non provare qualche brivido, che saprà farvi spaziare dal cosmo infinito al mistero profondo dell’ignoto.
Nella presentazione di STARSEEDS, Ishtar scrive: “C’era una volta un’anima venuta dalle stelle… In questo breve album, sonorità prettamente ambient si fondono a tocchi delicati di pianoforte acustico, creando atmosfere eteree e melodie emozionali. A guidare questo viaggio, una voce delicata e distante canta liriche misteriose, capaci di risuonare nel profondo dell’anima”. E ancora: STARSEEDS “è un concept EP che ritrae il fascino dei pianeti distanti e il desiderio ancestrale di conoscere mondi lontani, insieme all’amore per la madre Terra… vibrante e personale, è un canto dell’anima, è una composizione del cuore, che risuona gentile nel cielo notturno”.
Per presentarsi, Ishtar sceglie e dosa con oculatezza le parole e le frasi, facendoci scoprire pian piano il suo mondo e il suo modo di vedere questi suoi progetti: “Non mi considero una musicista, e nemmeno un’artista. A volte però, sento il bisogno di creare. Non so mai che forma avrà il risultato finale, non ho mai un’idea chiara da cui partire. Non mi pongo mai limiti di stile, durata o argomento. Mi limito a sedermi davanti al sequencer: i tasti di fronte e il silenzio intorno. Non saprei dire esattamente come compongo: provo diversi suoni e loop, e subito so se si tratta di quelli giusti oppure no. La composizione di tutti i miei lavori rimane un mistero, per me più ancora che per gli altri. Una sorta di incantesimo che mi riesce una volta ogni tanto… a volte mi piace credere di realizzare piccole magie, in forma di EP”.
Il primo amore musicale di Ishtar è stato il metal: in gioventù si è innamorata di Iron Maiden, Metallica, Black Sabbath. Le piacevano anche le ali più estreme e oscure, ad esempio black, symphonic, viking e death metal. Tastierista delle band “Adveniat Hiems” e “LustNotes”, Ishtar è stata parte della scena metal italiana per più di una decade. La sua passione per i suoni distorti ha originato nel 2006 il suo primo progetto solista: “The Spectral Eye”. Col passare del tempo poi, nuovi side-projects dal sapore ambient hanno condotto Ishtar verso uno stile più classico, facendole scoprire una vera e propria passione per i suoni delicati e minimal. Si è anche immersa nel mondo delle netlabel, gestendone una propria per alcuni anni: la Ekleipsi.
Il moniker Ishtar nasce invece nel 2012 per la pubblicazione di EP acustici, orientati alle sonorità ambient e connotati da una forte caratterizzazione come “concept”. In essi convivono musica ed elementi grafici / poetici volti a creare un’atmosfera unica e palpabile. La discografia di Ishtar comprende:
• Ombre (luglio 2012)
• Aqua (marzo 2014)
• Starseeds (settembre 2015).
La release sarà distribuita a breve su alcune label selezionate e sui principali siti di musica digitale (iTunes, Spotify, Amazon, etc.), ma è possibile anche l’ascolto in streaming, mentre per ulteriori informazioni sui lavori di Ishtar vi suggeriamo la sua pagina Facebook.
Buon ascolto.