Torna l’amica Joe Lake con un nuovo romanzo, un fantasy-thriller che vi terrà inchiodati dalla prima all’ultima pagina: si tratta di “Virtual Life – Realtà parallele” (130 pagine; 10 euro), pubblicato su Youcanprint e disponibile in tutti i principali e-store (Mondadori Store, La Feltrinelli, IBS, Hoepli e Libreria Universitaria).
In un futuro non molto lontano l’inquinamento terrestre ha raggiunto livelli esponenziali. Aria fetida e piogge acide minacciano la salute e l’equilibrio psichico degli abitanti. Perseguitati da una pubblicità ossessiva ad ogni angolo, dominati da regimi polizieschi e dittatoriali, gli esseri umani trovano rifugio nelle loro case. L’unica via d’uscita: collegarsi alla rete per vivere una virtual life, ovvero una realtà parallela che li ripaghi dello scempio subito, ma… tutto non è come sembra.
E’ in questo contesto che prende corpo la narrazione dell’ultimo romanzo della scrittrice Joe Lake dal titolo “Virtual Life – Realtà Parallele”. In una città di provincia come Padova, lungo le vie impregnate di una miscellanea di odori asfissianti si aggira Carlo Grasso, uno dei protagonisti che, come tutti, desidera tornare a casa dopo il suo turno di lavoro alla catena di fast food “Pizza&Pasta”. Una vita semplice e scialba, la sua, che si intervalla tra le prepotenze del dirigente Lissitzkij Van t’Hoff, detto anche Lesso Van Fan Brodo e un bilocale di 35 mq; unico conforto la sua seconda vita interattiva.
Due mondi, uno reale e uno virtuale fusi insieme, scandiscono lo scorrere quotidiano dove ognuno cerca la realizzazione di sé stesso, ma “Dreamland”, la terra dei sogni, non è la panacea promessa. Ogni sogno cela un incubo popolato da paure, mostri e atrocità.
“L’ispirazione per la stesura del romanzo, ci racconta Joe Lake, mi è venuta quando un amico del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova mi parlò di un dispositivo impiantabile nel cervello per monitorare l’attività neuronale dei malati di Parkinson. Da ciò è nata l’idea di un microcip sottocutaneo che permettesse un diretto contatto con il mondo interattivo, suscitando una serie di stimoli sensoriali tali da far vivere alle persone collegate alla Rete un “Cyberlife” a tutti gli effetti.
A questo pensiero ho collegato una serie di esperimenti genetici che, solitamente, precedono e seguono tali studi. Vedendo delle foto in internet riguardanti la creazione di ibridi umani-animali al fine di produrre organi da poter essere reimpiantati, mi è nata l’idea delle “Tenaglie”, le creature mostruose presenti nel mio romanzo”.
E poi conclude: “Anche in questo mio ultimo lavoro, non potevo dimenticarmi della mia grande passione: la Storia, portando alla luce personaggi non molto conosciuti o poco citati nei libri. Ne è un esempio, il Cardinale di Bamberg, vissuto nell’epoca della Grande Inquisizione, l’alibi perfetto per perpetuare le proprie perversioni e crudeltà. E ancora, Anna Perotti, donna di spicco in epoca napoleonica che affianca il marito nella conquista della libertà, ribellandosi al giogo della dominazione tirannica”.
Giornalista freelance, una laurea in lingue straniere, scrittrice giunta al suo terzo romanzo con “Virtual Life” pubblicato nel 2015, dopo il successo dei due suoi romanzi: il primo, dal titolo “Mr. Bonnet”, distribuito dalla casa editrice Uni Service, e il secondo, “Il Teschio di Baphomet”, pubblicato nel 2013. La scelta di chiamarsi Joe Lake per i lettori è dettata da una sua esigenza inconscia, ovvero quella di estraniarsi da sé stessa, in quanto donna e avvicinarsi il più possibile anche al sentire maschile, in modo tale che la sua scrittura possa appassionare un pubblico eterogeneo. Avere uno pseudonimo è come indossare una maschera che dà la libertà di esprimersi liberamente perché, paradossalmente, dietro la maschera si è più veri e più liberi di dire ciò che realmente si è.
Da sempre la sua passione è stata la scrittura. Fin da bambina inventa storie fantastiche che le permettono di mettere nero su bianco ciò che con la fantasia la faceva volare alto, estraniandola dalla realtà. Così iniziò questa avventura che solo da pochi anni si sta concretizzando nella pubblicazione dei suoi scritti. Scrivere non è difficile per l’autrice, il problema della “pagina vuota” non le appartiene, alcune volte i suoi personaggi si impadroniscono della sua mente, quasi volessero gridare le loro sensazioni ed emozioni. Definire i suoi romanzi, inquadrandoli in un genere specifico, risulta difficile. Diciamo che predilige il genere “thriller” anche se spesso le storie si intersecano con altri generi, come il fantasy, l’horror e il drammatico.
Buona lettura… e godetevi prima il booktrailer!