Per tutti gli amanti del mystero e di fantarcheologia, ecco il libro che stavate aspettando: si tratta della nuova fatica di Roberto Volterri intitolata “Archeologia dell’impossibile – Tecnologie degli dei” (163 pagine corredate da più di 150 illustrazioni; 17 euro) e pubblicata da Eremon Edizioni.
Il volume si avvale anche della prefazione di Mario Pincherle.
Sarebbe ben arduo sperare di rintracciare in qualche museo alcuni dei reperti descritti in questo libro. Perché? Ma è semplice: perché… non esistono o non sono mai esistiti. Almeno “ufficialmente”…
Questo lavoro vorrebbe, quindi, colmare tale lacuna e dovrebbe essere inteso come un vero e proprio manuale di “Archeologia eretica”, indispensabile a tutti quei ricercatori dell’ignoto che vogliono affrontare uno studio sperimentale sulle “possibili tecnologie antiche”, con l’indispensabile apertura mentale necessaria a intraprendere una strada irta di ostacoli, ma soprattutto nel pieno rispetto dell’ortodossia scientifica.
L’autore, pur occupandosi in ambito universitario degli aspetti più concreti della ricerca archeologica, ha tentato di ricostruire impossibili oggetti, basandosi in alcuni casi su testi biblici, in altri su testimonianze storiche e in qualche caso facendo “atto di fede” nei confronti di qualche studioso del passato che ha sostenuto di averli visti o di averli realizzati egli stesso.
Pila di Baghdad? Arca dell’Alleanza? Lumi eterni? Bussola Caduceo? Specchi ustori? Urim e Tummim? Lente di Layard? Sono degli oggetti “impossibili”… ma non per tutti e, seguendo le indicazioni fornite in questo libro, anche voi riuscirete a realizzarli facilmente!
Buona lettura e… buona ricerca!