E’ un grande artista, un creatore di effetti speciali, e non solo, che ha saputo trasformare il proprio sogno e la propria passione in un lavoro: parliamo di Giuseppe Cordivani, uomo dalle mille risorse e dai mille volti che da anni si muove fra il cinema, la televisione, il teatro, la pubblicità e molto altro ancora per trasformare in realtà il parto della fantasia di registi, produttori e addetti ai lavori. Conosciamolo meglio.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È GIUSEPPE CORDIVANI?
Nasco come scultore e pittore, diplomato maestro d’arte all’Istituto d’Arte “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno e grande appassionato di cinema ed effetti speciali da quelli artigianali a quelli digitali. Nel 1995 ho aperto il mio laboratorio – Cordivani FX Studio – dove riesco a fornire servizi di effetti speciali, special makeup, maschere in lattice e silicone, animatronics, scenografie, creature di ogni tipo e dimensione e vendita diretta oppure online sul mio sito internet.
COME HAI COMINCIATO A OCCUPARTI DI EFFETTI SPECIALI E COME E’ NATA QUESTA PASSIONE?
Come quasi tutti quelli della mia generazione pre-internet, sono nato come autodidatta, senza corsi o scuole specifiche ma solo armato di tanta curiosità di capire, quando vedevo un effetto speciale o una creatura nei film, come funzionava e come ricrearla.
NEL CORSO DELLA TUA CARRIERA HAI FATTO UN PO’ DI TUTTO: VUOI PARLARCI DELLE PRODUZIONI A CUI SEI PIU’ LEGATO?
Sono legato a tutto ciò che produco, ogni scultura o creatura mi lascia sempre ricordi e sensazioni. Ricordo con piacere la pubblicità realizzata per Italia 1 sui presidenti delle squadre di calcio che rubavano la coppa in stile “Point break”, o l’installazione realizzata per un museo sui Longobardi dove ho ricostruito meticolosamente una tomba con tutti gli ori e reperti vari, compreso ossa, esattamente come fu ritrovata, e una ricostruzione di un rito funebre con statue a grandezza naturale simile ad antiche statue di legno. O di un bebè realizzato in silicone e mosso da cavi e tubi usato sul set di un film horror girato in Sicilia.
FRA I TUOI LAVORI RECENTI ANNOVERIAMO LA COLLABORAZIONE CON LUIGI COZZI NEL SUO ULTIMO FILM “BLOOD ON MELIES’ MOON”. DI COSA TI SEI OCCUPATO?
Nell’ultimo film di Luigi Cozzi mi sono occupato nella ricostruzione dell’interno di una cabina di un’astronave, immaginando su come potevano essere quelle astronavi usate nei film di Georges Melies, esagerando alcuni particolari su indicazione di Luigi. Poi ho avuto il piacere di fare una piccola parte in questo film.
E COME E’ IL TUO RAPPORTO CON LUIGI?
In un certo senso la conoscenza di Luigi è legata all’inizio della mia carriera lavorativa che poi si è trasformata in amicizia e rispetto reciproco. Conoscevo Luigi solo di fama attraverso i suoi film e negli ultimi anni di scuola, 1988-1989 credo, vidi una pubblicità su un giornale di questo negozio, Profondo Rosso. Data la mia passione per tutto quello che riguardava il cinema non passò molto che andai in questo negozio surreale dove potevo trovare tutto quello che un appassionato come me può desiderare. E fu proprio qui che feci il mio incontro con quel fantastico materiale che è il lattice di gomma con cui realizzai le mie prime maschere horror.
HAI REALIZZATO EFFETTI SPECIALI, TRUCCHI E SCENOGRAFIE PER IL CINEMA, LA TELEVISIONE, LA PUBBLICITA’, OLTRE A MUSEI E PARCHI A TEMA: COME SI DIFFERENZIANO I VARI APPROCCI PER OGNUNO DI QUESTI LAVORI?
Non si differenziano molto, anzi sono simili, cambiano solo materiali e dimensioni.
VUOI PARLARCI DEL PROCESSO CHE INTERCORRE DALL’IDEA DI UN EFFETTO DA PARTE DI UN COMMITTENTE FINO ALLA SUA REALIZZAZIONE FINALE?
Di solito quando mi commissionano degli effetti speciali, i clienti mi espongono idee molto generiche che io poi cerco di sviluppare tenendo conto dell’idea originale e la realizzo al meglio, informandomi anche del tipo di inquadrature che vuole girare.
DOVE TRAI LE ISPIRAZIONI PER I VARI EFFETTI DI CUI TI OCCUPI?
Le ispirazioni le prendo da qualsiasi cosa si trova in natura. Se si sa dove guardare, la natura stessa nasconde molte forme che noi sempre più distratti ci lasciamo sfuggire.
E QUAL È DI SOLITO LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DI UN EFFETTO SPECIALE?
Per quando riguarda me la parte più difficile è realizzare oggetti relativamente piccoli. Come deformazione professionale trovo più facile realizzare sculture enormi o molto grandi, mentre ci metto più tempo del previsto a scolpire oggetti o modellini piccoli. Per molti un vero controsenso.
FRA LE TUE PRODUZIONI CI SONO MOLTE MASCHERE E COSTUMI: QUALI SONO I PIU’ RICHIESTI E PER CHI VENGONO PRINCIPALMENTE REALIZZATI?
Le più richieste sono sicuramente quelle ispirate ai film culto o i più generici horror. In genere vengono realizzati sia per appassionati e ultimamente anche per il fenomeno sempre crescente dei cosplayer.
FRA LE ALTRE COSE, TI OCCUPI ANCHE DI CORSI E STAGE: CE NE VUOI PARLARE?
Sì, quando ho tempo mi dedico anche a svolgere stage e corsi a persone interessate al processo della costruzione delle maschere e a persone che sono interessate al make up professionale. Per quanto riguarda il primo stage si parte dalla progettazione di una maschera prima su carta poi su scultura, si passa quindi alla formatura dello stampo, all’uso del lattice per realizzare la maschera fino alla sua decorazione. Per quanto riguarda il secondo stage si studia tutto il processo per realizzare un make up con protesi, dal calco dell’attore fino all’applicazione sulla pelle delle protesi.
QUALI SONO STATI I TUOI ALLIEVI MIGLIORI E IN COSA SI SONO RIVELATI DOPO IL DIPLOMA?
Sono particolarmente fiero di una ragazza tedesca che dopo i miei corsi e aver collaborato con me nel mio laboratorio, ora tornata in Germania, ha aperto una ditta tutta sua dove sta realizzando il suo sogno che poi è anche il mio da sempre, cioè fare della propria passione un lavoro.
IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?
Il fantastico è stato da sempre il filo conduttore di tutte le mie creature. C’e’ un film che mi ha segnato e che mi ha indirizzato verso questa passione. “Labyrinth”, un’opera del geniale Jim Henson.
QUALI SONO I TUOI REGISTI PREFERITI E QUALI INVECE I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO?
I miei registi preferiti sono Tim Burton, Tarantino, Rodriguez, Cameron, Abrams e molti altri. Per i miei film preferiti non possono mancare generi fantastici ed horror che mi appassionano da sempre, ma non disdegno ogni tanto commedie, storici ed epici.
CON QUALE REGISTA CON CUI NON HAI ANCORA AVUTO A CHE FARE VORRESTI LAVORARE UN GIORNO?
Vorrei lavorare con Carlo Verdone, solo per vedere un mostro sacro del nostro cinema all’opera.
E COSA TI PIACEREBBE INVECE REALIZZARE CHE ANCORA NON TI E’ CAPITATO DI FARE?
Mi piacerebbe lavorare in un bel film fantastico realizzato in Italia con una grossa produzione senza problemi di mezzi e budget come purtroppo da sempre siamo abituati.
DI COSA TI STAI OCCUPANDO RECENTEMENTE?
In questo periodo sto progettando una linea di corpi interi umani realistici in silicone da utilizzare per qualsiasi esigenza nel cinema, pubblicità, teatro, affitto e vendita.
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
Sogno nel cassetto? Niente di che, semplicemente continuare a fare questo lavoro per sempre.
IN BOCCA AL LUPO!
Davide Longoni