DANIELA LUCCHI

Correre senza freni con i sogni e l’immaginazione: sono queste le cose che più affascinano Daniela Lucchi, scrittrice di fantasy e appassionata trekker. Autrice di racconti e del romanzo “Il Signore del Tempo” (Edizioni Albatros), Daniela è nata a Rovigo anche se da anni vive a Belluno. Tra le sue passioni vi sono la fisica e l’astronomia, la lettura di romanzi, il teatro. “Adoro i gatti anche se non ne possiedo nemmeno uno – ci dice -  e il caffè, nero, alla Janeway (si riferisce al capitano  Kathryn Janeway di Star Trek – Voyager, ndr). Inoltre, seguo la serie televisiva di Doctor Who e in maggio alla StarCon  pranzerò con il settimo. Per l’occasione ho ordinato un completino da cosplay alla Bbc”. Daniela ama anche viaggiare, soprattutto verso luoghi di mare: su questo argomento ha due sogni che ci racconta così: “Vorrei fare una vacanza da sola, sotto un faro, in un posto isolato, dove non vedere anima viva ma solo gabbiani… magari in Scozia, con vista sull’oceano. E poi vorrei visitare l’isola di Pasqua!”.

NON  C’E’ CHE DIRE DANIELA, SONO PROPRIO DUE SOGNI “FANTASTICI”!  MA AL DI LA’ DEI VIAGGI, COSA RAPPRESENTA PER TE IL MONDO DEL FANTASTICO?

E’ quel mondo creato dallo scrittore senza alcun obbligo di vincolo alle leggi della fisica o della logica, in cui l’istinto, la fantasia, l’ispirazione pura viaggiano a briglie sciolte.

IN QUESTO OVVIAMENTE  SI INSERISCE ANCHE LA TUA PASSIONE PER STAR TREK. COSA TI PIACE DELLA SAGA CREATA DA GENE RODDENBERRY E QUALI SONO I PERSONAGGI E LE SERIE CHE PREFERISCI?

Star Trek non attiene al fantastico bensì alla fantascienza, prova ne sia il fatto che molti oggetti “creati” da Roddenberry siano poi divenuti realtà: il replicatore, gli scudi spaziali, i comunicatori, i tricorder… lo amo Star Trek perché dipinge una umanità ideale, che ha abbandonato la bramosia di denaro, di potere, il razzismo, la violenza per trasformarsi in una società idilliaca, che rispetta l’universo, i suoi mondi, i suoi abitanti… va alla loro ricerca per conoscerli, non per conquistarli né tantomeno combatterli. La mia serie preferita è Voyager. Quanto ai personaggi, il mio amore va tutto, perché sì, di “Amore” si tratta… ai personaggi non umani: Data di Star Trek – The Next Generation e l’MOE, il dottore olografico.

AMI ANCHE INDOSSARE GLI ABITI DEI PERSONAGGI DI STAR TREK?

Indosso diverse divise, sì! Ma solo alle convention, non nella vita privata. Ma lo farei, se conoscessi fan nella mia provincia con i quali organizzare serate a tema.

PASSIAMO ALLA LETTERATURA FANTASTICA. CHE IMPORTANZA HA AVUTO NELLA TUA FORMAZIONE E QUALE INTERESSE, INVECE, HA NEL TUO PRESENTE?

In passato ho letto di tutto, soprattutto classici come Dostoevskij, Bulgakov, Shakespeare… ho attinto alla biblioteca paterna, passavo intere giornate a leggere, credo che il mio primo romanzo fantastico sia stato proprio “Il Maestro e Margherita” (Michail Bulgakov, ndr). In verità da ragazzina preferivo l’horror, in prima linea Lovecraft, ma anche la buona vecchia fantascienza, con Bradbury, Asimov e Fred Hoyle. Da grande ho deciso che avrei letto ciò che veramente amo: ossia fantascienza e fantasy. Purtroppo non trovo fantasy di grande qualità, dopo “Il Signore degli Anelli” e “Harry Potter” non resta molto altro. Quanto alla fantascienza sto leggendo pian piano tutti i romanzi di Star Trek, preferibilmente in lingua originale. Tra i classici amo follemente Philip K. Dick, che considero il massimo scrittore, come lui amava definirsi di Weird Books ossia libri strani, non ben definibili.

COME E QUANDO NASCE IL TUO ROMANZO “IL SIGNORE DEL TEMPO”. QUAL E’ STATO LO SPUNTO INIZIALE?

Dopo aver terminato “Il Signore degli Anelli” mi ero ritrovata orfana di quel mondo meraviglioso, ed ero talmente triste che mia figlia mi ha detto: “Beh, se non trovi niente altro che ti piace, perché non scrivi tu qualcosa?”. Mi sono messa davanti al computer… e “Il Signore del Tempo” mi è uscito dalle dita.

SENZA SVELARE LA TRAMA, MAGARI PER INCURIOSIRE IL LETTORE VUOI DIRCI  QUALCOSA DEL TUO ROMANZO?

I miei personaggi, tranne forse i due ragazzi protagonisti, sono figure dai contorni non troppo definiti. Bene e male albergano in loro come in ognuno di noi, e spesso sono le circostanze che ci spingono in una direzione o in un’altra. E’ la storia dell’amore di un figlio per suo padre, dell’amicizia fra due ragazzi appartenenti a razze diverse. Della complessità dell’animo umano, della coesistenza di istinti opposti. Di avventura e di magia.

FANTASCIENZA E FANTASY APPARTENGONO ENTRAMBE ALLA LETTERATURA  FANTASTICA. CHE RAPPORTI RITIENI ABBIANO TRA LORO? E’ POSSIBILE UNA CONTAMINAZIONE TRA QUESTI DUE SOTTOGENERI? COSA PENSI DELLA FANTASCIENZA? NE HAI MAI SCRITTA?

Credo che la contaminazione sia difficile, perché un genere, come ho detto prima, è slegato dalla scienza e dalle sue leggi, l’altro invece ne è del tutto vincolato. O almeno, ritengo che dovrebbe esserlo. Per questo non scrivo di fantascienza, in tutta onestà non ho conoscenze sufficienti a poterne scrivere di buona qualità, al massimo mi spingo nel regno del fantastico.

STAI SVILUPPANDO NUOVE IDEE? A COSA TI STAI DEDICANDO?

Attualmente scrivo racconti e piccole cose in un gruppo Facebook di amici trekker e scrittori: Writers Trek.

RINGRAZIAMO DANIELA PER LA GRADEVOLE  CONVERSAZIONE E LE AUGURIAMO DI REALIZZARE I SUOI SOGNI, SOPRATTUTTO QUELLI DI VIAGGIO. CHISSA’ CHE NON VENGANO FUORI NUOVI COINVOLGENTI RACCONTI!

Filippo Radogna