LUIGI COZZI… PROGETTI FUTURI

Eclettico creatore di storie, regista di film considerati veri e propri cult, editore lungimirante e sempre un passo avanti rispetto al mercato… ma quante cose si possono dire di Luigi Cozzi e rendersi poi conto che non bastano mai? Beh, per questo abbiamo deciso di intervistarlo nuovamente: hai visto mai che ha ancora un sacco di cose dirci?

CIAO LUIGI, E’ UN PIACERE RITROVARTI SU QUESTE PAGINE. L’ULTIMA VOLTA E’ STATO PER PARLARE DEL TUO NUOVO FILM “BLOOD ON MELIES’ MOON”. PARTIAMO PROPRIO DA QUESTO: COME STIAMO PROCEDENDO E A CHE PUNTO SIAMO?

Il montaggio del film è terminato, ora stiamo incidendo le musiche e  sistemando il resto della colonna sonora. Entro fine marzo sarà tutto ultimato e pronto per essere visto.

C’E’ QUALCHE ANEDDOTO PARTICOLARE CHE VUOI RACCONTARCI IN MERITO ALLA LAVORAZIONE DI CUI ANCORA NON CI HAI RESO PARTECIPI?

E’ stata una lavorazione particolare, nel corso di due anni e mezzo: ogni tanto, quando tutto  era pronto, giravamo una scena e poi di nuovo fermi, anche per due-tre mesi, in attesa che fosse tutto a posto per la scena successiva da realizzare. In questa maniera sono riuscito ad avere tutto quello che era previsto dalla sceneggiatura, che non ho fatto leggere a nessuno. Tutti gli attori hanno recitato infatti conoscendo soltanto le loro battute e non la storia del film. Però il risultato mi sembra molto interessante lo stesso…

RECENTEMENTE HAI PRESENTATO AL “TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2015” UN LUNGHISSIMO SPEZZONE DELLA PELLICOLA: COM’E’ ANDATA E COME E’ STATA ACCOLTA?

Al Festival di Trieste la proiezione è andata molto bene. Il 21 gennaio poi ho proiettato la prima ora del film al Cinema Trevi di Roma, su invito del Centro Sperimentale di Cinematografia e dalla Cineteca Nazionale. Anche questa proiezione è andata benissimo, il pubblico è rimasto piacevolmente sorpreso e si è divertito molto.

QUANDO POTREMO FINALMENTE VEDERE QUESTA TUA NUOVA FATICA? E SOPRATTUTTO DOVE?

Il film uscirà in dvd e in televisione, da settembre in avanti.

PASSIAMO AD ALTRO. ESCE IN QUESTO PERIODO PER LE EDIZIONI PROFONDO ROSSO LA RISTAMPA DEL TUO LIBRO CULT “IL CINEMA DEI MOSTRI”, CON UNA NUOVA VESTE ARRICCHITA E AGGIORNATA DI QUESTO ORMAI INTROVABILE VOLUME. CE NE VUOI PARLARE? COME E’ NATO QUESTO LIBRO?

IL CINEMA DEI MOSTRI è uscito nel 1988 e da tanti anni è diventato introvabile. Per questo ho deciso di ristamparlo, completandolo. Ho infatti aggiunto nuovi capitoli e poi l’ho aggiornato, per cui è venuto due volte più lungo dell’edizione precedente. Quindi la mia ristampa attuale l’ho dovuta dividere in due volumi: il  primo è già uscito e verso settembre uscirà il secondo libro che arriva fino ai mostri degli anni 2000: si intitolerà IL CINEMA DEI NUOVI MOSTRI.

E COSA POTRANNO TROVARE DI DIVERSO GLI APPASSIONATI LETTORI IN QUESTO NUOVA VERSIONE?

Il primo di questi due tomi, IL CINEMA DEI MOSTRI contiene alcuni capitoli in più rispetto all’edizione precedente: quello sui mostri atomici, sugli olocausti radioattivi, etc. Il secondo volume poi sarà quasi completamente composto da mio materiale inedito.

VISTO CHE SI PARLA DI MOSTRI E DI CINEMA: QUAL E’ STATO IL FILM DI GENERE CHE PIU’ TI E’ PIACIUTO?

Il film che preferisco è “2001” di Kubrick, che però non è di sicuro un film di genere. Nel genere vero e proprio amo molto la fantascienza cinematografica degli anni Cinquanta o la prima Hammer nell’horror… ma ho gusti molto variegati e mi piacciono  un’infinità  di titoli, anche recenti.

E QUALE INVECE IL MOSTRO CUI SEI PIU’ AFFEZIONATO?

Ovviamente il mostro che più mi ha colpito è Godzilla, sin da quando ero giovanissimo. Per anni ho avuto anche un cane che avevo chiamato proprio così…

E QUELLO CHE INVECE RITIENI IL PEGGIORE IN ASSOLUTO?

Perfino nel film più brutto io riesco sempre a trovarci qualcosa di buono, purchè rientri nel genere fantastico. E poi i film brutti, quando sono così brutti da diventare persino divertenti, sono insuperabili…

VENIAMO ORA AL CATALOGO PROSSIMO VENTURO DELLE EDIZIONI PROFONDO ROSSO, DA TE GUIDATE: COSA HAI IN SERBO PER IL 2016?

Profondo Rosso è diventato anche una produzione cinematografica e quindi nel 2016 può darsi che diamo inizio a un secondo film, se il primo, BLOOD ON MELIES’ MOON, verrà ricevuto bene. Ma contemporaneamente manderemo avanti anche l’attività come casa editrice, dedicando nel 2016 particolare attenzione agli autori italiani di narrativa: tra gli altri pubblicheremo nuovi libri scritti da Alda Teodorani, Ivo Scanner e Nicola Lombardi, che sono raccolte di racconti molto horror ed estreme. Poi naturalmente ci sarà l’uscita dei soliti libri di cinema, nella collana superspecializzata che quest’anno festeggerà la pubblicazione del centesimo volume. E pubblicheremo pure due volumi di archeologia mysteriosa estremamente interessanti.

VISTO CHE ULTIMAMENTE CAPITA SEMPRE PIU’ SPESSO DI LEGGERE LIBRI ANCHE IN FORMATO DIGITALE, SECONDO TE QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’EDITORIA? VEDREMO PIAN PIANO SCOMPARIRE IL CARTACEO A FAVORE DEGLI E-BOOK O PENSI CHE QUESTE DUE REALTA’ POSSANO CONVIVERE ANCORA PER LUNGO TEMPO?

I giovani in genere non leggono più i libri, quindi il ricambio usuale nel pubblico che c’è sempre stato in passato, adesso si è rotto. Da qui l’attuale crisi del libro su supporto cartaceo. Contemporaneamente però si  è sviluppato il mercato del libro elettronico, che è in salita, anche se secondo me si tratta di un pubblico abbastanza diverso da quello che comprava i libri cartacei. In pratica il mercato si è sdoppiato, ma è ovvio che alla lunga resisteranno soprattutto i libri elettronici.

E LA TUA CASA EDITRICE PASSERA’ MAI AGLI E-BOOK O CONTINUERAI SULLA STRADA DEL CARTACEO?

Profondo Rosso pubblica già da tre anni gli e-book, anche se abbiamo un catalogo ancora ridotto rispetto a quello su carta. Ma da almeno un paio di anni quasi tutte le novità che pubblichiamo escono prima su carta e poi in formato elettronico. E continueremo a fare così.

ULTIMA DOMANDA: COSA DOBBIAMO ASPETTARCI ANCORA DA LUIGI COZZI?

Io intendo continuare a fare ciò che ho sempre fatto finora: occuparmi del fantastico in tutti i suoi aspetti, continuare a fare libri e, perchè no?, magari girare anche un altro film. In fondo sono appena 54 anni che opero in questo campo professionale e non sono ancora pronto ad andare in pensione…

E NOI STAREMO QUA AD ASPETTARE… ANCHE NOI NON SIAMO ANCORA PRONTI PER LA PENSIONE!

Davide Longoni