IL “DEBUTTO” DI ALFRED HITCHCOCK E STANLEY KUBRICK (1963) – PARTE 05
…e altri ancora
E’ nel 1963 che iniziano le fantascientifiche avventure di 007, l’agente segreto con licenza di uccidere. James Bond, questo è il nome del personaggio nato dalla penna dello scomparso Ian Fleming (1908 – 1964), esordirà sugli schermi internazionali con grande successo grazie alla regia di Terence Young (1915 – 1994) e diverrà un vero e proprio mito cinematografico. Lo interpreta un allora quasi sconosciuto attore: Sean Connery il quale otterrà, proprio grazie a questo personaggio, una vasta fama. Giuste velleità artistiche gli faranno però lasciare il filone e verrà quindi sostituito da un fallimentare George Lazemby, da un ironico Roger Moore, da un inespressivo Timothy Dalton, da un realistico Pierce Brosnam e da un marmoreo Daniel Craig. Mentre vi anticipiamo che avremo modo di incontrare nuovamente e spesso, Sean Connery, vi segnaliamo questo primo capitolo bondiano. Si tratta di Agente 007: Licenza di uccidere (Doctor No) il quale sviluppa un tema che sarà abbastanza comune nelle avventure di 007: quello del geniale (leggi pazzoide) scienziato che vuole dominare o ricattare il mondo. Da segnalare, oltre all’uso accurato dei modellini, la prima apparizione sullo schermo dell’avvenente Ursula Andress. Noi in seguito citeremo solo i film di James Bond con qualche addentellato fantascientifico senza soffermarci troppo sugli innumerevoli imitatori tranne che non siano anche loro più attinenti al genere.
Dopo Un Professore tra le Nuvole ecco arrivare sui nostri schermi il sequel intitolato Professore tuttogas (Son of Flubber). Protagonista è ancora la mitica “Volma”, la sostanza in grado di vincere la forza di gravità che viene trasformata, in questo secondo episodio, in un gas che permette al solito gruppo di ragazzi di vincere un’importantissima gara di baseball. Piacevole e divertente, anche se non come il primo e diretto ancora da Robert Stevenson.
Di nuovo Roger Corman con l’interessante L’Uomo dagli occhi a Raggi X (The Man with X-ray Eyes) che narra di uno scienziato (Ray Milland, 1905 – 1986) il quale acquisisce, grazie a un liquido di sua invenzione inoculato nelle pupille, la capacità di vedere attraverso gli oggetti. L’effetto è cumulativo e lo alienerà presto dal resto della gente. Alla fine, ricercato dalla polizia e in preda alla disperazione, si strapperà gli occhi.
Atragon (Kaitei Gunkan) di Ishiro Honda, si eleva sopra la produzione media di questo prolifico regista, narrando le fantastiche e mirabolanti avventure di un supersommergibile atomico in lotta contro il terribile, antico impero dei Mu che intende conquistare la Terra. Sarà proprio questa super arma a distruggere l’ancestrale nemico. La storia è tratta dal racconto Kaitei Gunkan (La Corazzata Sottomarina) di Shunro Osikawa e da Kaitei Okoku (Il Regno Sottomarino) di Shigeru Komatsuzaki.
Il Trionfo di King Kong (King Kong tai Gojira), sempre di Ishiro Honda, mette per la prima volta a confronto lo storico scimmione con Godzilla. Nella lotta finale solo King Kong sembra emergere dalle acque dove il grande duello ha avuto le sue fasi finali. Nella versione giapponese, però, è stato aggiunto, il grido del grande drago, come a dire: “sono ancora qui, ritornerò… ce potete giurà…”.
L’esperimento del Dottor Zagros (Twice told tailes) di Sidney Salkow (1909 – 2000) fa parte di quella serie di pellicole ad episodi, tre in questo caso. L’Esperimento del Dottor Zagros: due scienziati, Alex e Zagros, scoprono un liquido che dona la giovinezza eterna ed essi sono intenzionati a portare in vita la moglie di Zagros, Sylvia, morta il giorno stesso del loro matrimonio, ma la donna è morta uccisa proprio da Alex, geloso del fatto che lei si sposasse con il suo amico. Durante la lotta che ne segue Alex uccide Zagros, il liquido perde il suo effetto, Sylvia muore nuovamente e Alex si ritrova solo e vecchio. La figlia di Rapaccini: uno scienziato inietta nelle vene della figlia un liquido grazie al quale chiunque possa avere un contatto fisico con la figlia ci resta secco.Ma ecco che la ragazza si vuole sposare con il suo fidanzato per cui lo scienziato è costretto ad iniettare il liquido anche a lui affinché non muoia a sua volta. Volendo liberarsi della micidiale sostanza i due prendono un antidoto che li uccide entrambi e Rapaccini, scienziato padovano, si suicida a sua volta. La casa delle sette finestre: Gerald sta cercando l’eredità di famiglia nella casa dei suoi antenati la quale è, ovviamente infestata dagli spiriti e l’uomo incontra la reincarnazione di un uomo arso sul rogo da un suo avo. Per fermarlo Gerald sacrifica sé stesso.
Maciste contro i Mostri di Guido Malatesta (1919 – 1970) è ambientato nella preistoria in mezzo a mal riusciti mostri di cartapesta. Il nostro eroe salva una tribù dall’assalto di una specie di dinosauro.
In Italia appare anche Omicron di Ugo Gregoretti, un’allucinante favola sulla visita di un extraterrestre che s’impossessa del corpo di un operaio per poter verificare al meglio le possibilità di un invasione. In realtà la storia è un pretesto per presentare dei problemi sociale per risolvere i quali l’alieno dimenticherà la sua missione.
Di nuovo un film italiano, almeno in parte, si tratta de L’Ultimo Uomo della Terra di Ubaldo Ragona (1916 – 1987) e Sidney Salkow, nobilitato dalla presenza di Vincent Price e tratto dal romanzo I Vampiri (I am Legend) di Richard Matheson (1926 – 2013). La guerra atomica ha scatenato tra i superstiti un’orribile epidemia che li ha trasformati in vampiri, l’unico essere umano rimasto viene considerato come un mostro, un retaggio di una civiltà passata e corrotta per cui deve essere sterminato… Inizialmente il film venne prodotto dalla Hammer Film Productions in Inghilterra. In seguito a una decisione contraria il film venne consegnato alla U.S. Associates e prodotto da Robert L. Lippert in Italia. Benché alla regia sia accreditato Ubaldo Ragona, secondo alcune fonti in realtà il film sarebbe stato girato interamente da Sidney Salkow Alla stesura della sceneggiatura contribuì anche lo stesso Matheson, che però essendo rimasto parzialmente insoddisfatto del risultato finale, scelse di apparire accreditato con lo pseudonimo di “Logan Swanson”. Le riprese iniziano il 21 gennaio 1963, presso gli studi Titanus della Farnesina, per gli interni; gli esterni in varie località di Roma, tra cui il quartiere dell’Euro. Il film avrà poi due remake: 1975: Occhi Bianchi sul Pianeta Terra (The Omega Man) del 1971 e Io Sono Leggenda (I Am Legend) del 2007.
Il Castello dei Morti Vivi (1963) firmato a tre mani da Herbert Wise (Luciano Ricci, 1928 – 1973), Warren Kiefer (Lorenzo Sabatini) e Michael Reeves (1943 – 1969) costituisce l’esordio cinematografico di Donald Sutherland che, nel film, interpreta tre diversi ruoli, mentre quello da protagonista è riservato a Christopher Lee (1922 – 2015): a un piccolo circo si unisce anche un soldato napoleonico e tutti si dirigono verso il Castello del Conte Drago per tenere una rappresentazione. Una volta giunti, dopo le prime avvisaglie che qualcosa di diabolico sta per accadere, ecco che uno degli attori resta ucciso in quella che doveva essere una falsa impiccagione. Si scoprirà poi che la causa di tutto è il Conte Drago (Lee) il quale ha inventato un liquido pietrificante che vuole usare contro tutti i viventi per trasformarli in statue.
Clemèntine Chèrie (Clèmentine Chèrie) di Pierre Chevalier è una commediola leggera il cui pretesto fantascientifico si basa sulla scoperta fatta da Clementine, figlia del vicedirettore di una fabbrica di tessuti, di un costume da bagno che lascia alla pelle la possibilità di assorbire i raggi solari, il guaio è che non impressiona neppure i rullini fotografici, ma non perdiamoci d’animo…
(5 – fine)
Giovanni Mongini
Consigli per gli acquisti
Agente 007: Licenza di Uccidere Warner Home Video
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Il Castello dei Morti Vivi Passworld
Il Dottor Stranamore Sony/Columbia
L’Invasione dei Mostri Verdi (Il Giorno dei Trifidi)Passworld /Sinister Film
La Stirpe dei Dannati Sinister Film
L’Uomo dagli Occhi a Raggi X Sinister Film
Il Trionfo di King Kong Pulp Video
L’Ultimo Uomo della Terra Ripley’s Home Video