MEDIUM, L’ULTIMO HORROR DI CATIA PIERAGOSTINI

Mary Shelley, la celebre autrice del romanzo gotico “Frankenstein” sosteneva che i sogni erano per lei una sorta di rifugio e di piacere. Abbiamo voluto iniziare il presente articolo con questa riflessione perché ci piace pensare che anche Catia Pieragostini, autrice emergente nel panorama della narrativa horror italiana, come la grande scrittrice inglese, ami immergersi nelle proprie storie considerandole un riparo e un impareggiabile abbandono alle proprie fantasie.

Tra i suoi ultimi lavori vi è un e-book dal titolo “Medium”, racconto realizzato per partecipare alla collana “Halloween Nights”, della Delos Digital, che ha selezionato sette validi autori italiani, tra i quali è meritatamente entrata anche Catia Pieragostini.

“Medium” si inserisce nel filone del sovrannaturale con una trama che si dipana nella classica ambientazione della notte di Halloween.

L’intento dell’autrice marchigiana (è nata a Fermo anche se vive a Bologna) è stato raccontare qualcosa di profondo in cui potersi riconoscere. Qualcosa di oscuro e subdolo che può albergare in ognuno di noi e che può generare azioni non sempre buone, anzi dell’esatto contrario.

La storia di cui stiamo parlando si svolge in poche ore: quattro sedicenni hanno deciso di utilizzare la notte di Halloween per mettere in atto un piano segreto. Qualcuno o qualcosa di non ben definito, forse un’entità, tenterà di mettersi in contatto con uno dei ragazzi sulle conseguenze della loro impresa e sulla seduzione del male che spinge fin dove l’essere umano non vorrebbe mai giungere.

“Utilizzare Halloween – sottolinea – che tutti sappiamo appartenere alla tradizione americana, in un contesto di tranquilla provincia italiana è stata una sfida. Mi sono divertita nel tentativo di creare un’atmosfera originale pur inserendo gli elementi più tipici della festa, quelli che tutti conosciamo: dolcetto o scherzetto, le classiche maschere da vampiro o da mummia, da Frankenstein e le zucche intagliate. Speravo che, partendo da un’ambientazione così nota e dunque rassicurante, la componente sovrannaturale che s’insinua via via avrebbe creato la giusta ansia in un crescendo di tensione”.

Come spesso avviene per chi conosce i testi scritti da Catia Pieragostini  in “Medium” vi sono tratti ironici che divertono i lettori, ma vi sono anche i morti: “Siamo o non siamo ad Halloween?”, aggiunge l’autrice. Ma per scoprire in che misura compaiono è necessario leggere il racconto.

“Non ci sono scene efferate – riprende la scrittrice – amo quell’horror che si basa su un’atmosfera palpabile, capace di far rabbrividire senza indugiare nell’abbondanza di dettagli macabri”. Come in  tutti i racconti di Catia Pieragostini lo stile è asciutto e ritmato. Non ci sono descrizioni prolisse e panegirici. “Ho usato – aggiunge in proposito – la prima persona e il tempo presente perché il lettore si potesse calare al massimo nell’azione, attraverso gli occhi del protagonista come una ripresa cinematografica in soggettiva”.

Va detto che “Medium” si differenzia dai lavori precedenti perché, per la prima volta, affronta anche una tematica attuale come il bullismo. Quello che invece lo accomuna alle passate storie è l’atmosfera di suspense, di tensione ma sempre senza sconfinare nel pulp.

Ricordiamo che Catia Pieragostini ad oggi ha pubblicato molti racconti tra cui segnaliamo “Quando arriva la pioggia” per Giallo Mondadori nell’ambito dell’antologia “Giallo 24”, e “Le Gatte”, vincitore del Premio Blackwood 2012, poi comparso sulla rivista di settore Writers Magazine (n. 35). Tra quelli non ancora pubblicati segnaliamo “Morti ammazzati”, già finalista al prestigioso Premio Gran Giallo Città di Cattolica nel 2013, concorso nel quale l’autrice fermana ha sfiorato la vittoria. Frattanto il curatore di Halloween Nights, Francesco Spagnuolo, ha fatto sapere, nello scorso dicembre, che “Medium” è stato uno dei titoli più venduti della collana, secondo solo a un autore straniero. “Da un punto di vista personale – asserisce ancora – sono molto soddisfatta per quanto riguarda il feedback con i lettori. Molti mi hanno contattata personalmente per comunicarmi il loro apprezzamento, alcuni blogger di settore hanno recensito “Medium” grazie al passaparola e, pur essendo un e-book breve di sole 21 pagine e di un genere particolare, ha ottenuto più di venti recensioni positive su Amazon. Essendo il mio primo titolo in solitaria, fuori da un’antologia, lo ritengo un piccolo successo per aver ottenuto un consenso così unanime, anche nei piccoli numeri”. Insomma, l’esito di “Medium” ci sembra più che positivo; la spiegazione, a nostro parere, sta nella buona penna di Catia Pieragostini, ma anche nel tanto impegno ed entusiasmo che in lei non manca mai e che senz’altro la condurrà  verso traguardi sempre più importanti.

Per altre informazioni i link consultabili sono quello di Amazon, Kobo e iTunes.

Filippo Radogna