M-FILES: GLI AGENTI SEGRETI DI MARCONI

Come ci aveva già annunciato l’ultima volta che ci siamo sentiti, Giulio Leoni è tornato e si è buttato anima e corpo nella serie “M-Files: Gli agenti segreti di Marconi” (148 pagine; 1,86 euro; disponibile in formato Kindle su Amazon).

Si tratta di un serial, a cura di Enrico Luceri e Massimo Pietroselli, che uscirà con ritmo mensile ad opera di autori diversi, il cui primo episodio è stato scritto proprio da Giulio Leoni che tratta fenomeni paranormali, mostruosità, bizzarrie e scienza di confine nel Ventennio. Le avventure della Sezione M, specializzata nell’affrontare i casi più incredibili e misteriosi nell’Italia dei telefoni bianchi, ci porterà a vivere avventure mozzafiato tra scienziati pazzi e affascinanti spie internazionali, macchine infernali, cospirazioni e sigarette Macedonia.

Leggiamo direttamente dal blog di Giulio Leoni di cosa si tratta: “E’ terminata da poco la riproposizione in tv della famosa serie “X-Files”, dopo diversi anni di interruzione.

Benissimo, la attendevo anche io con ansia. Ma prima ancora di sapere di questo ritorno, da tempo con alcuni amici si lavorava al recupero degli “M-Files”, episodi del Ventennio ben più cupi e misteriosi dei loro emuli americani!

Casi inquietanti, ai limiti della scienza conosciuta. Perché l’Italia tra le due guerre, sotto la coltre rasserenante delle veline ministeriali e dei telefoni bianchi, era davvero piena di misteri.

Nel ’33 un’astronave cadde vicino Varese? E Marconi, che forse nel ’21 aveva intercettato dei messaggi radio da Marte, mise a punto il raggio della morte? E’ vero che il generale Nobile si spinse verso il polo alla ricerca dell’accesso al regno sotterraneo di Agharti? E dove finì il ventiseiesimo aereo della trasvolata di Balbo, sparito in mezzo all’Atlantico? Chi era il misterioso giocatore che a Venezia fece saltare il banco sette volte, prima di sparire con il suo incredibile metodo, e a chi apparteneva il sommergibile privo di insegne che in quegli anni assaltava le navi nel Tirreno? E il chimico Varilov, riparato in Italia dalle purghe staliniste, che produce un oro artificiale in grado di ingannare anche i tecnici della Banca d’Italia? C’era una setta neopagana dietro l’attentato a Mussolini del ’31? E le ricerche genetiche per il miglioramento della razza, che fecero inorridire Agostino Gemelli? E… insomma tanti X-Files nostrani, o appunto M-Files, visto il contesto.

Tutta roba “autentica e garantita”, un intero archivio di storie tratte dalle avventure dagli agenti della sezione speciale del gruppo RS-33: giovani universitari arditissimi ma certo poco ortodossi come rappresentanti del Regime. E che verranno raccontate nei prossimi tempi, su carta e on line, per telefono, a voce, tradotte anche in figure e in codice Morse: interni rigorosamente Art Déco, donne affascinanti, spie e treni internazionali, laboratori e scienziati pazzi, gangster in ghette e marsina, macchine impossibili, piroscafi e trimotori, aroma di Mitsouko…”.

E se proprio non resistete e volete farvene un’idea in attesa dei primi episodi, leggetevi il piccolo assaggio scritto da Giulio Leoni su Amazon, mentre per gli aggiornamenti seguite la pagina M-Files su Facebook: “ne vedrete delle belle (certo, anche belle donne, naturalmente)”, come tiene a precisare il nostro Giulio.

Buona lettura.

A cura della redazione