L’UOMO CHE VENDETTE LA LUNA

È uscito in versione stampata e in formato e-book per i tipi di Delos Books nella collana “Odissea” il romanzo “L’uomo che vendette la luna” (112 pagine; 12,80 euro la versione cartacea mentre l’e-book lo trovate a 3,99 euro) di Cory Doctorow, una storia di ideali, di open source, di crowd funding e di stampanti 3D, che ha vinto il “Premio Theodore Sturgeon”.

Era da un anno che non uscivano più volumi di “Odissea” e da due anni e mezzo che non usciva un volume di “Odissea” tradotto in italiano: è quindi con molto piacere, ci dicono i responsabili della casa editrice, che annunciamo il ritorno di questa collana con un titolo di grande livello, “L’uomo che vendette la luna”, ovvero “The Man Who Sold the Moon” di Cory Doctorow”. Però, ci ricordano ancora dalla casa editrice, “il volume è uscito in tiratura limitata, in vendita su Delos Store e su alcune librerie online (Amazon e IBS). Non cercatelo in libreria, non lo troverete: Delos Books è ormai editoria digitale, e i pochi libri cartacei saranno venduti solo online”.

Il titolo del romanzo ai lettori più esperti ricorderà Robert Heinlein, e in effetti c’è un parallelo, anche se la storia è del tutto diversa. Come spesso accade con Doctorow è una storia di grandi idee, molto legata all’attuale scena tecnologica, ma anche di forte impatto emotivo.

Nel 1950 Robert A. Heinlein scrisse un romanzo breve intitolato “L’uomo che vendette la luna” nel quale ipotizzava che il futuro della conquista dello spazio fosse nelle mani dell’impresa privata. Oggi, con i voli della Virgin Galactic e della SpaceX la predizione di Heinlein sta cominciando ad avverarsi, ma Cory Doctorow fa un ulteriore passo avanti: perché il futuro non è fatto solo di profitti ma anche di sogni, e il sogno della conquista della luna forse deve essere portato avanti dai sognatori, dai nerd che vivono di tecnologia, di fantascienza e di ideali.

Cory Doctorow è nato a Toronto, in Canada, nel 1971. Ha vissuto a Londra per diversi anni e nel 2011 ha ottenuto la cittadinanza britannica; attualmente vive in California. Cresciuto in una famiglia di attivisti dell’antinucleare e di Greenpeace, è stato coordinatore per l’Europa dell’Electronic Frontier Foundation, l’organizzazione senza scopo di lucro che si batte a favore del software libero. È ed è stato collaboratore del Guardian, del New York Times, di Publishers Weekly, di Wired, ma la maggiore notorietà l’ha ottenuta come fondatore e curatore di Boing Boing (boingboing.net), forse il più famoso blog del pianeta. Ha scritto vari romanzi, tradotti in una dozzina di lingue e rilasciati tutti, dopo la pubblicazione, con licenza Creative Commons e download gratuito. Il suo ultimo romanzo, “Little Brother”, una distopia per ragazzi, è stato candidato a tutti i maggiori premi del settore. Nel 2008 ha vinto il “Premio Locus” col romanzo “Infoguerra”, pubblicato sempre da Delos Books nella collana “Odissea”, e nel 2015 il “Premio Theodore Sturgeon” con questo “The Man Who Sold the Moon”. È sposato e ha una figlia di otto anni.

Buona lettura.

A cura della redazione