LA STORIA DEGLI UOMINI – LIBRO (1966) – PARTE 03
…e altri ancora
Fantomas 70 (Fantomas) di Andrè Hunebelle (1896 -1985) del 1965 con Jean Marais (1913 – 1998) e Louis De Funes (1914 – 1983) usa armi futuristiche per tentare di dominare il mondo, così come lo fa nella pellicola successiva, sempre di Andrè Hunebelle, Fantomas minaccia il mondo (Fantomas se Dechaine) del 1966 ancora con Jean Marais nel doppio ruolo del giornalista Fandor e di Fantomas e Louis De Funes nella parte dell’ispettore Juve. Il grande criminale, questa volta, rapisce degli scienziati che gli costruiscono un’arma ipnotica.
Dal Giappone proviene Il Mostro invincibile (Gamera tai uchi kaiju Bairusu) per la regia di Noriaki Yuasa (1933 – 2004): due piccoli giovani esploratori prendono in prestito un sottomarino tascabile appartenente al Laboratorio d’Investigazioni Marine e se ne vanno a spasso per il fondo dell’oceano dove incontrano l’amico Gamera. Un misterioso raggio arancione cattura tutti quanti e li porta a bordo della ennesima astronave aliena dove gli extraterrestri, studiando Gamera, scoprono che il suo punto debole sta nell’affetto che il tartarugone nutre per i bambini. Gli inseriscono nel collo un controllo che annulla totalmente il pensiero del mostro che è costretto ad ubbidire così agli alieni i quali lo riportano sulla Terra dove inizia la sua opera di distruzione. Ma le due pesti si liberano e distruggono il trasmettitore liberando così Gamera che distrugge la nave spaziale. Arriva così un altro mostro, il suo nome è Bairasu ed è il capo del corpo d’invasione. Questa specie di calamaro aumenta smisuratamente le sue dimensioni assorbendo i corpi dei suoi compari e inizia a combattere con Gamera il quale, anche se passato da parte a parte dal suo avversario, se lo porta negli strati alti dell’atmosfera per poterlo congelare e uccidere.
Lo stesso anno troviamo ancora la nostra tartaruga con Attenzione: arrivano i mostri (Gamera tai Barugon) di Shigeo Tanaka: essa se la deve vedere, questa volta, con una specie di drago dotato di un alito gelato e nato da un uovo apparentemente identico a un opale.
Restiamo sempre in Giappone ma andiamo dalla “concorrenza” e cioè la Toho Film per parlare di Katango di Ishiro Honda che verrà poi rieditato, nel 1976, come Katango, l’uragano della Metropoli (Furankenshutain no Kaiju – Sanda tai Garah). Una piovra gigante sta per affondare un bastimento, ma viene a sua volta attaccata da un altro mostro, Gaira.(nella versione italiana si chiama Katango). Anni prima il professor Paul Stewart (Russ Tamblyn) aveva avuto a che fare con una strana creatura chiamata Sanda (Gorinka, nella versione italiana), una specie di scimmiotto mansueto che però era fuggito senza che se ne sapesse più nulla. Si viene poi a sapere che da un frammento di Sanda è nato il cattivo e malvagio Gaira e mentre il secondo sta facendo strage dell’esercito giapponese che lo sta prendendo a cannonate, ecco intervenire Sanda che si porta via il malridotto gemelloide. Tutti i tentativi di Sanda per fare in modo che Gaira non commetta altre catastrofi si rivelano inutili per cui gli tocca ingaggiare una lotta mortale nell’oceano fino a che un vulcano sotterraneo non li inghiotte entrambi.
Altra produzione Toho è Il Ritorno di Godzilla (Gojira Ebira Mosura Nankai no Daiketto) di Jun Fukuda: un marinaio viene dato per morto a causa dell’affondamento della sua nave durante una tempesta nel Pacifico del Sud, ma suo fratello non è affatto convinto di questo, ruba uno yacht e, in compagnia di due amici e di un rapinatore di banche (Akira Takarada), si mettono alla ricerca per poi trovarsi, come naufraghi, su un’isola del Pacifico. L’isola non è però disabitata, anzi, vi spadroneggiano i Bambù Rossi, un gruppo militare e schiavista. I quattro seguono da un’altura quanto sta accadendo e così vedono due schiavi che fuggono lungo il litorale e si buttano in acqua alla ricerca della salvezza, ma ad attenderli c’è l’aragosta gigante Ebira. Una ragazza riesce a fuggire mentre tutti stanno osservando terrorizzati la scena e raggiunge i quattro. La ragazza si chiama Daiyo e spiega che lei e gli altri provengono da un’isola vicina, patria degli adoratori della falena gigante Mothra e stanno producendo una sostanza repellente che tiene lontana Ebira in modo che i Bambù Rossi hanno libero accesso sull’atollo.
Antonio Margheriti ci propone La Morte viene dal pianeta Aytin che è la storia di un’invasione aliena eseguita da esseri che vivono in un mondo gelido e la leggenda terrestre sullo Yeti nascerebbe dalle basi da loro poste nei punti più freddi della Terra… ah, l’invasione fallisce, ovviamente.
Daleks, il futuro tra un milione di anni (Daleks Invasion Earth 2150 A.D.) di Gordon Flemyng (1934 – 1995) si ispira al serial televisivo Dr. Who in cui questo eclettico personaggio compie, a suo piacimento, escursione nel tempo e nello spazio. Nella pellicola in questione egli sventa un’invasione da parte di creature metalliche. Con questi stessi nemici è apparso nel 1965 un altro film inedito in Italia editato poi, sottotitolato, in DVD. In entrambi il protagonista è Peter Cushing. Si tratta di Dr. Who and the Daleks, per la regia di Gordon Flemyng, primo adattamento sul grande schermo delle teleserie scritte da Terry Nation, In questo film, viene spedito con nipotina e maldestro assistente nel futuristico pianeta Skaro dalla macchina del tempo e dovranno affrontare con gli alleati Thals i malvagi alieni mutanti Daleks.
Il Pianeta Selvaggio (Le planete sauvage) per la regia di Renè Laloux (1929 – 2004) è una storia di animazione che ha dovuto attendere il 1973 per apparire nelle sale cinematografiche: Le piccole creature che abitano Ygam si chiamano Oms i quali sono gli schiavi della razza gigante dominatrice del pianeta e detta Draag. Gli Oms sono trattati alla stregua di animaletti domestici mentre esistono degli Oms che vivono allo stato selvaggio. Uno di questi docili schiavi ruba a un Draag uno strumento in grado di fornire la conoscenza e spiegare qualunque problema e lo porta ai suoi fratelli liberi: in questo modo essi riusciranno ad abbattere il dominio dei Draag per cui si allontaneranno verso un pianeta artificiale chiamato Terra.
Laser X – Operazione uomo (The Projected Man) di Ian Curteis ci parla nuovamente del trasferitore di materia che tanti guai aveva provocato al Dottor K ed altrettanti ne provocherà in futuro. Qui lo scienziato in questione si trasforma in un essere metà umano e metà cavia da laboratorio e dotato in più di tendenze criminali. Il solito incendio farà giustizia di tutto.
Per i patiti di James Bond dobbiamo segnalare brevemente 007: Operazione Tuono (Thunderball) per la regia di Terence Young (1915 – 1994). La Spectre, per mano di uno dei suoi agenti, riesce a impossessarsi di due missili a testata atomica della NATO e minaccia di lanciarli uno contro una città statunitense e l’altro contro una città inglese, a meno che i due governi non paghino un enorme riscatto in diamanti. Ancora una volta l’intervento di Bond è risolutivo. Il film ci permette di assistere ad alcune riprese subacquee realizzate da quel Ricou Browning che passerà comunque alla storia del cinema come Il Mostro della Laguna Nera.
Thunderbirds: I Cavalieri dello Spazio (Thunderbirds are go) è anch’esso la trasposizione filmica di un serial TV curato da Gerry e Sylvia Anderson, specialisti in marionette animate. La serie parla di un mecenate che ha attrezzato la sua isola e ne ha fatto, assieme ai suoi figli, un’organizzazione segreta denominata International Rescue. Dotato di mezzi potentissimi e di razzi ad alta tecnologia, il gruppo interviene in soccorso in imprese da altri ritenute impossibili. Nel caso di questo film il loro compito è quello di salvare da un disastroso atterraggio un’astronave che ha compiuto il primo volo umano sul pianeta Marte. La regia è di David Lane.
Stazione Luna (Way way out) è un altro film comico interpretato da Jerry Lewis per la regia di Gordon (Assalto alla Terra) Douglas. Qui, il nostro eroe si trova in una base lunare in compagnia di un’avvenente fanciulla e una coppia di astronauti sovietici loro vicini… di casa.
Sempre sul comico, ma inferiore di parecchi gradi, è un film diretto da Lucio Fulci (1927 – 1996) e interpretato dal duo comico Franco Franchi (1928 – 1992) e Ciccio Ingrassia (1922 – 2003) intitolato 002: Operazione Luna. Essi vengono mandati nello spazio al posto di due astronauti russi di cui sono i sosia perfetti e vengono creduti dispersi nel cosmo. Ma i due ritornano dalle rispettive mogli che sono ora con i veri astronauti.
Un milione di anni fa (One Million years B.C.) di Don Chaffey (1917 – 1990), i cui effetti speciali sono opera di Ray Harryhausen è interpretato da Raquel Welch ed è il remake di una pellicola del 1940 intitolata Sul sentiero dei Mostri. Due tribù, una dislocata tra le rocce e un’altra in riva al fiume, vivono ignare dell’esistenza una dell’altra: la prima è primitiva e selvaggia, la seconda più gentile e sociale. Un gigantesco terremoto finisce per unire i due gruppi e i superstiti si organizzano assieme per il futuro.
Ancora i tempi preistorici in Le Donne del pianeta preistorico (Women of the prehistoric planet), che offre il pretesto al regista Arthur C. Pierce (1923 – 1987) di portarci in un mondo abitato da cavernicoli. Due astronavi stanno solcando l’iperspazio quando una delle due precipita. L’altra per raggiungerla, a causa della teoria della relatività, ci metterà degli anni per cui, quando giungono sul pianeta dove è naufragata la nave spaziale, trovano solo un superstite, figlio di uno dei componenti l’equipaggio precedente. La nave riparte, ma il ragazzo, in compagnia di una donna, restano volutamente sul pianeta e, mentre la nave si allontana, scopriamo che si tratta di una Terra agli albori della civiltà.
2+5 Missione Hydra di Pietro Francisci (1906 – 1977) è un esempio di Science Fiction all’italiana che unisce la fantascienza e lo spionaggio con risultati discontinui. Un gruppo di alieni rapisce dei terrestri e poi tutti quanti si trasferiscono sul mondo alieno perché, nel frattempo, la Terra si è autodistrutta in un conflitto nucleare.
Citiamo ora Agente H.A.R.M. (Harm Machine) per una ragione ben precisa: anche se si tratta di un’ennesima avventura stile James Bond in chiave minore, non si può passare sotto silenzio il fatto che la solita organizzazione criminale che mira alla conquista del mondo, è in possesso di un’arma molto particolare: una rivoltella che spara proiettili contenenti una sostanza ameboide, un blob in altre parole, il quale fagocita ogni essere vivente. Tale spora, secondo la storia, era contenuta in un meteorite caduto sulla Terra. La regia è di Gerd Oswald (1919 – 1989).
Stato d’allarme (The Bedford Incident), interpretato da Richard Widmark (1914 – 2008) e Sidney Poitier, narra la storia dell’ostinato inseguimento di un sommergibile americano nei confronti di un sommergibile sovietico. La caccia spietata sarà la causa dell’inizio della terza guerra mondiale. La regia è di James Harris.
Batman (Batman) proviene dall’omonima serie TV. Il personaggio ideato da Bob Kane deve vedersela con i suoi più mortali nemici che si sono alleati per sconfiggerlo. Regia di Leslie Martinson.
Le spie vengono dal semifreddo è il seguito di Dr. Goldfoot di cui abbiamo parlato nell’anno precedente. La leggenda narra che la produzione italiana offrì a quella americana di realizzare il seguito del film in Italia assicurando una resa spettacolare a costi inferiori. Si narra che la produzione cadde nella rete con il risultato che questo film, interpretato oltre che da un sempre gagliardo Vincent Price, ha usato i soliti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia con i penosi risultati del caso. Uno scienziato pazzo (Vincent Price) costruisce delle Bomb Girl che devono esplodere al Cremlino. Due agenti, ingaggiati dall’FBI (Franco Franchi e Ciccio Ingrassia) devono sventare il piano diabolico. Il regista Mario Bava cerca di fare del suo meglio.
Visti i successi commerciali ottenuti dai film di James Bond, ai produttori nostrani e non, sembrò assolutamente irresistibile cercare di sfruttare il filone. Lo fecero nel solito modo pressapochistico: spendendo il meno possibile sia come attori, sia come effetti speciali. Il risultato generale fu di regola mediocre, il che era logico, date le premesse. Comunque sia alcune di queste pellicole, alcune delle “missioni impossibili” di questi agenti speciali, nascosti sotto le più fantasiose sigle, hanno degli addentellati fantascientifici.
Agente 777 Operazione Mistero di Henry Bay, pseudonimo di Enrico Bomba, ci racconta la storia di uno scienziato che ha inventato un siero in grado di far resuscitare i morti, ma dopo varie peripezie decide che è meglio distruggere la formula.
Poi abbiamo Agente S03 Operazione Atlantide di Paul Fleming, e cioè Domenico Paolella (1915 – 2002), dove il solito agente di turno scopre che Atlantide è la sede di una centrale nucleare nemica.
E ancora: Dodici donne d’oro di Frank Kramer (Gianfranco Parolini) dove il solito criminale vuole conquistare la Terra usando delle bellissime donne trasformate in robot grazie a una formula chimica nefasta.
Di nuovo Antonio Margheriti, diventato più famoso per il cinema dell’orrore che per la fantascienza, si cimenta con Operazione Goldman, dove un ricchissimo industriale costringe uno scienziato a costruirgli una superarma. Dalla Luna egli minaccia di distruggere il pianeta, ma il solito agente speciale riuscirà a mettergli i bastoni tra le ruote.
Originalissima la trama di Agente Logan – Missione Ypotron di George Finley (Giorgio Stegani): il solito scienziato sta per distruggere il mondo grazie alla sua invenzione, ma l’altrettanto solito agente segreto sventa i suoi diabolici piani… poveri scienziati pazzi… mai una volta che gli andasse bene!
La serie televisiva dell’agente segreto Napoleon Solo (Robert Vaughn) e di Ilya Kuriakyn (David McCallum) dell’U.N.C.L.E. ha generato anche dei film. Noi segnaliamo quelli a carattere fantascientifico e, fra questi, la pellicola di E. Darrell Hallenbeck (1922 – 1987): La spia che non fece ritorno, dove i due devono vedersela con una donna scopritrice del filtro della giovinezza.
Siamo sempre nel 1966 e il film di cui parliamo ora è I conquistatori degli abissi (Around the World Under the Sea) di Andrew Marton. Un sottomarino atomico percorre gli abissi per posare dei sensori che prevengano i terremoti. Durante questa lunga avventura, oltre alle discussioni e ai litigi per il possesso della donna di bordo, i nostri eroi incontreranno dei mostri marini.
Sull’isola dei gabbiani dove una ragazza è ospite dei coniugi Hargrove per un periodo di riposo, tutto sembra effettivamente pacifico e tranquillo se non fosse per il fatto che la signora Hargrove, viene uccisa da uno stuolo di api assassine. Il signor Hargrove, uomo scorbutico e misterioso, è un allevatore di api, così come lo è un suo vicino e amico. La cosa non è stata un incidente: il colpevole ha inventato un liquido particolare che attira le api e anche la ragazza sta per essere la sua vittima. Questa è la trama de L’Isola dei Gabbiani (The Deadly Bees – 1966) di Freddie Francis.
Infine curioso, questo film: Il Castello del Male (Castle of Evil - 1966) per la regia di Francis D. Lyon (1905 – 1996). Uno scienziato miliardario muore e lascia i suoi averi ai suoi eredi, ma il robot da lui costruito, preso da un eccesso di avidità meccanica, si mette a uccidere gli eredi per restare il solo e unico beneficiario.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
002: Operazione Luna Cde
007: Operazione Tuono M.G.M.
2+5 Missione Hydra Raro Video
Attenzione: Arrivano i mostri Avo Film (VHS)
Il Conquistatori degli Abissi Golem
Daleks, il Futuro tra un Milione di anni Sinister (Dr.Who Film Collection)
Le Donne del Pianeta preistorico Fox Video-Punto Zero
Dr. Who and the Daleks (sottotitolato) Sinister (Dr.Who Film Collection)
Fantomas ’70 Dall’Angelo Pictures
Fantomas minaccia il mondo Dall’Angelo Pictures
Katango uragano della Metropoli Pulp Video
Laser X: Operazione Uomo Sinister Film
Madra, il terrore di Londra Sinister Film
Un Milione di Anni fa Koch Media
Il Mistero dell’isola dei gabbiani Sinister Film
La Morte viene dal Pianeta Aytin Medusa Video (Cofanetto “Gamma Uno”)
Il Ritorno di Godzilla Pulp Video
Le Spie vengono dal semifreddo IIF
Thunderbirds: I Cavalieri dello Spazio M.G.M. (“Thunderbirds Are Go”)
(3 – fine)