L’ANNO DI “2001” (1968) – PARTE 02
I DUE MONDI DI CHARLY (Charly)
Grazie a una avveniristica operazione chirurgica un ritardato mentale, Charly (Cliff Robertson, 1923 – 2011), diventa dapprima un individuo d’intelligenza normale e poi un genio. La sua nuova condizione, il suo evolversi verso una nuova vita, fa conoscere a Charly delle sensazioni nuove e tra queste l’amore verso la dottoressa Alice Kinian (Claire Bloom), che lo ha seguito e lo ha aiutato nel suo progredire verso una nuova vita.
L’operazione ha però un effetto temporaneo e Charly si rende conto che, a poco a poco, la sua mente sta regredendo e che è destinato a ritornare l’anormale di un tempo. Forse il mondo nel quale si è ritrovato non lo soddisfa pienamente, ma ciò che egli prova ora, gli fa accettare il suo destino dapprima con rabbia, poi con dolore e quindi con rassegnazione.
La storia d’amore tra Charly e la sua dottoressa ha i giorni contati, i dolcissimi ricordi tendono ad affievolirsi sempre di più e, prima di ritornare quello che era una volta, preferisce abbandonare la donna che ama. L’ultima, struggente scena vede Alice osservare da lontano un parco di divertimenti dove, sopra un’altalena, si dondola il vecchio, idiota, ma felice Charly.
E’ una favola bellissima tratta da un altrettanto splendido racconto: Fiori per Algernoon di Daniel Keyes (1927 – 2014), “Premio Hugo per il miglior racconto” poi ampliato a romanzo con lo stesso titolo, nel 1966.
Cliff Robertson è stato premiato con un Oscar per la sua interpretazione di Charly Gordon, resa in effetti con ottimo mestiere. Il soggetto aveva destato l’interesse di Elio Petri (1929 – 1982), ma Robertson, che era il detentore dei diritti della trasposizione cinematografica, non ha voluto assolutamente cederli. La delicata regia è di Ralph Nelson (1916 – 1987).
(2 – continua)