Peter Dyneley
Sylvia Anderson
Shane Rimmer
David Holliday
Matt Zimmerman
David Graham
Ray Barrett
Christine Finn
Origine: Gran Bretagna, AP Films e Independent Television (ITV)
Ideazione: Gerry Anderson
Durata: 2 stagioni per un totale di 32 episodi di 50 minuti
Siamo nel 2026: International Rescue è un’organizzazione che è stata creata dall’ex astronauta Jeff Tracy con lo scopo di dare soccorso a chi si trova in grave pericolo. Utilizza mezzi tecnologicamente avanzati e dotati di meravigliosi gadget e di sofisticate apparecchiature, appunto i Thunderbirds. I mezzi sono pilotati dai suoi cinque figli: Scott (Thunderbird 1), Virgil (Thunderbird 2), Alan (Thunderbird 3), Gordon (Thunderbird 4) e John (Thunderbird 5). I nomi Scott, Virgil, Alan, Gordon e John sono un omaggio agli astronauti Scott Carpenter, Virgil Grissom, Alan Shepard, Gordon Cooper e John Glenn.
L’organizzazione, nata dopo che Tracy perse la moglie Lucille in un tragico incidente, ha sede in un’imprecisata isola dell’Oceano Pacifico: ad aiutare l’ex astronauta ad approntare i mezzi di soccorso troviamo il genio dell’elettronica Brains.
Benché International Rescue presti soccorso alle vittime di disastri naturali, spesso l’organizzazione si trova anche a che fare con incidenti causati da sabotaggio. Un nemico dell’organizzazione, innominato nella serie ma noto come The Hood, di tanto in tanto provoca incidenti allo scopo di far venire allo scoperto i Thunderbirds e spiarli o, addirittura, rubarli.
A dar la caccia a The Hood e ad altri nemici dell’organizzazione, troviamo l’agente di International Rescue a Londra, Lady Penelope Creighton-Ward, regina del jet-set internazionale (la cui voce originale è di Sylvia Anderson), e il suo autista maggiordomo Aloysius “Nosey” (“ficcanaso”) Parker: i due vanno in giro su una Rolls-Royce color rosa shocking chiamata FAB 1, equipaggiata con gadget in stile James Bond (la Rolls-Royce diede effettivamente l’autorizzazione a riprodurre la griglia del radiatore nei primi piani dell’automobile) e, nei casi in cui ci si sposti via mare, su uno yacht chiamato FAB 2.
Thunderbirds fu una serie televisiva britannica di fantascienza ideata nel 1964 da Gerry Anderson (“Spazio 1999”, “Stingray”, “Ufo”, “Gli invincibili” e il bellissimo film “Doppia immagine nello spazio”), prodotta nel biennio 1964-1965 dallo stesso Gerry Anderson e sua moglie Sylvia per la casa di produzione AP Films e trasmessa dal network britannico Independent Television (ITV) a partire dal 1965. Si trattava della quarta serie per ragazzi prodotta da Gerry Anderson, e gli attori erano marionette, frutto di una tecnologia chiamata “Supermarionation”.
Thunderbirds trae origine da un episodio della vita reale: Gerry Anderson si ispirò a un disastro minerario avvenuto in Germania nei primi anni Sessanta: il pesante equipaggiamento di soccorso era difficile da trasportare e questo influì sulla sorte di molti minatori. Nacque quindi l’idea di una serie televisiva i cui protagonisti fossero i membri di un’organizzazione di soccorso (l’International Rescue), capace di prestare aiuto anche in condizioni estreme. Uno dei temi ricorrenti della serie è, infatti, la corsa contro il tempo. Il nome Thunderbirds fu invece ispirato da una lettera scritta anni prima a Gerry Anderson dal suo fratello più anziano, che durante la Seconda Guerra Mondiale prestò servizio presso una base aerea americana chiamata “Thunderbird Field”.
La serie, prodotta in due annate e composta in totale di 32 episodi di 50 minuti ciascuno (ma venivano allungati a 60 minuti con l’inserimento della pubblicità), è tuttora programmata e ha ispirato diverse altre serie televisive e film, tra cui un film con attori in carne e ossa chiamato appunto Thunderbirds di Jonathan Frakes (noto come attore in “Star Trek – The next generation” nel ruolo del comandante Riker e come regista di film come “”Star Trek: Primo contatto”, “Star Trek: L’insurrezione”, “Clockstoppers”, “Librarian 2 e 3”) con Bill Paxton (“Terminator”, “Aliens – Scontro finale”, “Il buio si avvicina”, “Predator 2”, “Apollo 13”, “Spy Kids 2 e 3”, “Edge of tomorrow”), Vanessa Anne Hudgens (“Viaggio nell’isola misteriosa” e Ben Kingsley (“Specie mortale”, “Tuck evelasting”, “Prince of Persia”, “Iron Man 3”, “Ender’s Game”, “Hugo Cabret”, “Il segreto del Sahara”).
Nel 1991 Gerry Anderson diresse il videoclip del brano dei Dire Straits Calling Elvis in cui appaiono i veicoli usati nella serie Thunderbirds e anche alcune marionette, principalmente quella di Jeff Tracy.
Matt Stone e Trey Parker, i creatori di South Park, produssero nel 2004 il film Team America: World Police. Il tema del film è ironico e trae ispirazione in forma parodistica dai temi trattati in Thunderbirds, cui peraltro il film rende tributo. Lo stesso Gerry Anderson si dichiarò divertito da tale film.
I cinque piloti dei Thunderbirds vestono un’uniforme azzurra girocollo, pantaloni e stivali. Ogni pilota è identificato da una bandoliera di diverso colore, la quale funge anche da fondina: Scott quella celeste, per Virgil quella giallo scura, Alan indossa quella bianca, Gordon ha una bandoliera arancio chiara, mentre John quella violetta.
I cinque potenti mezzi Thunderbirds sono: Thunderbird 1: un missile ipersonico con ala a geometria variabile, usato per accesso veloce e ricognizioni volanti. È lungo 35 metri, la sua apertura alare è di 24 metri, e la velocità massima raggiungibile è Mach 12,6; Thunderbird 2: un aeroplano supersonico di grossa taglia, usato per il trasporto di mezzi di soccorso. E’ ungo 76 metri, alto 18, apertura alare di 55 metri, e velocità massima di Mach 4,1; Thunderbird 3: un’astronave riutilizzabile, idonea al soccorso spaziale e alla manutenzione del Thunderbird 5. E’ lungo 87 metri, largo 7, larghezza massima inclusi i reattori 24 metri, velocità massima Mach 5,86; Thunderbird 4: un sommergibile usato per il soccorso sottomarino che normalmente viene trasportato da Thunderbird 2, ma è autosufficiente. E’ lungo 9 metri, largo 3; Thunderbird 5: una stazione spaziale orbitante, che ha il compito sia di scandire l’etere per ricevere eventuali richieste radio di soccorso, che di mantenere le comunicazioni con l’organizzazione. E’ lunga 122 metri, larga 90 e alta 83 metri.