LA “MODA” DELL’ECOLOGIA (1970) – PARTE 02
…e altri ancora
La morte viene dal passato (The Hauser’s Memory) è un buon film che narra la storia di uno studioso il quale si sottopone volontariamente a un esperimento iniettandosi la “memoria” di uno scienziato scomparso. In questo modo affiorano alla sua mente immagini e ricordi non suoi che lo costringono a una lunga lotta mentale e fisica con spie e politicanti, a tratti confusa, ma che si conclude in ogni modo con la sua morte. Il film è diretto con mestiere da Boris Sagal (1923 – 1981).
Tropis, uomo o scimmia? (Skullduggery) ci pone davanti all’interessante problema della definizione di “uomo”. Ciò avviene quando, in una zona sperduta dell’Amazzonia, viene scoperta una nuova razza di uomini-scimmia che in un primo momento vengono sfruttati come mano d’opera per i lavori pesanti. A causa di questo fatto, viene imbastito un processo che culmina con l’angosciante interrogativo, ancora oggi senza risposta. La spenta regia è, non sembra vero, di Gordon Douglas, quello di Assalto alla Terra.
La città degli acquanauti (City Beneath the Sea) di Irwin Allen narra la storia di una fantascientifica metropoli sottomarina minacciata da un asteroide che si dirige, in rotta di collisione, sulla zona dove essa si trova. Contemporaneamente viene perpetrato un tentativo di furto per rubare le ingenti ricchezze d’oro e di minerali preziosi che si trovano in questo mondo subacqueo. Il comandante della base sgomina la banda, dirige una salva di missili verso l’asteroide e, a tempo perso, si discolpa da un’accusa di omicidio.
Alcuni effetti speciali sono ben girati: sfruttando poi le stesse scenografie, sono state realizzate varie serie di telefilm, alcuni dei quali sono approdati sui nostri teleschermi.
Quando i dinosauri si mordevano la coda (When Dinosaurs Ruled the Earth) rappresenta quasi l’ultima fatica di Val Guest nel campo della fantascienza. Si tratta del suo film, forse, meno riuscito: una storia sul tempo preistorico che si salva soprattutto per gli ottimi effetti speciali di Jim Dantfort, che ha realizzato i mostri preistorici con ottimo mestiere. Per di più la pellicola, che nell’originale non è dialogata, è stata definitivamente rovinata da un commento del compianto Carlo Romano (1908 – 1975), grande doppiatore, che per tutto il film tenta di strappare al pubblico almeno un risolino; la colpa non è sua, ma il risultato è egualmente penoso.
Anche gli uccelli uccidono (Brewster McCloud) di Robert Altman (1925 – 2006) è la storia di un ragazzo che vuole volare. A questo scopo è aiutato da una donna misteriosa che egli però alla fine tradisce: la donna se ne va e il ragazzo, tentando il suo volo, precipita al suolo. La trama non è naturalmente così semplice, ma piena di allegorie e di personaggi, ognuno dei quali dovrebbe avere il suo preciso scopo e significato.
L’inafferrabile, invincibile, Mister Invisibile è una pellicola italiana che si avvale di un regista, Anthony Dawson, che è in realtà Antonio Margheriti, e di un attore, Dean Jones (1931 – 2015), famoso per essere stato l’interprete dei maggiori film della Walt Disney Productions, tra i quali ricordiamo, di sfuggita, il semifantastico Maggiolino tutto matto. L’inafferrabile, invincibile, Mister Invisibile non vuole essere altro che un’imitazione di questi film, destinato quindi a un pubblico giovanile, ma la trovata di questo scienziato che scopre e sperimenta su se stesso il siero dell’invisibilità e sgomina con questo una banda di truffatori, è troppo debole e scontata per essere veramente divertente.
Più impegnato, ma in definitiva meno rilassante, è La ragazza di latta, storia di un’androide capace di sentimenti e desiderosa di provare tutte le sensazioni umane. Privo di effetti di particolare rilievo e realizzato, come al solito, italianamente al risparmio, il film è ancora una volta la dimostrazione visiva della poca fiducia dei nostri produttori per il genere. Regia di Marcello Aliprandi (1934 – 1997).
Atom, il mostro della galassia (Nankai no Daikaiju) è un altro “capolavoro” giapponese dove il consueto mostro, una specie di piovra, minaccia l’umanità. Finale scontatissimo, a cura del solito Ishiro Honda.
King Kong, l’impero dei draghi (Gamera to Jiger) ci porta all’Expo 70 a Osaka: lì si recano due amici mentre, nell’Isola di Pasqua, viene trovato un totem chiamato Il Fischio del Diavolo. Essendo un ritrovamento storicamente importante esso viene portato in Giappone per essere esaminato, ma una volta arrivatovi, emette una sorta di suono che risveglia il mostro Jaigar. In una lotta contro Gamera la buona tartaruga viene gravemente ferita, ma questo anche per dare il tempo a Jaigar di combinare una buona e nutrita serie di disastri prima di scontrarsi nuovamente con la nostra tartarugona prontamente ristabilitasi.
E’ un’ennesima, allucinante avventura giapponese zeppa di mostri e di assurdità che ormai girano totalmente a vuoto. Il responsabile è Noriaki Yuasa (1933 – 2004).
Dotata di piacevoli attimi di comicità, grazie al suo interprete, Louis De Funés (1914 – 1983), è la pellicola di Edouard Molinaro (1928 – 2013) Il nonno surgelato (Hibernatus). Lo spunto fantascientifico è qui offerto dal corpo congelato del nonno della moglie di un industriale parigino che, una volta riportato in vita, combina un sacco di guai e di problemi al malcapitato che si trova costretto a recitare la parte di un familiare della propria moglie e di vivere in un’atmosfera tipo “anni ’20″ per non creare uno shock allo scomodo e redivivo parente.
Renè Cardona torna al fantahorror con Korang la Terrificante Bestia Umana (La Horripilante Bestia Humana – 1970). Un famoso medico pur di poter salvare la vita al proprio figlio l’opera dandogli sangue e cuore di gorilla, in questo modo il giovane si trasforma in un feroce e mostruoso assassino.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
2000: La fine dell’Uomo Golem
Anche gli Uccelli uccidono Sinister Film
Atom, il Mostro della Galassia Password
La Città degli Acquanauti Sinister Film
King Kong l’Impero dei Draghi Mosaico Media
Korang la Terrificante Bestia Umana Mosaico Media
Il Nonno Surgelato Medusa
Quando i Dinosauri si mordevano la Coda 01/ Sinister Film
(2 – fine)