La serie di “Matrix” è stata sicuramente una pietra miliare nella storia del cinema di fantascienza: vuoi per l’idea di fondo che trattava meglio di qualunque altra pellicola il genere della fantascienza cyberpunk; vuoi per la trama accattivante e piena di azione e soprattutto di sorprese che ha tenuto incollati tutti alle poltrone della sale cinematografiche del pianeta; vuoi perché, in un periodo storico in cui l’idea del mondo virtuale stava iniziando a prendere piede, questa è stata la prima volta che termini come “cyberspazio”, realtà virtuale, matrice, digitalizzazione sono passati dall’essere semplici concetti al diventare qualcosa di palpabile e soprattutto di visualizzabile; vuoi per gli effetti speciali all’avanguardia per quel periodo, realizzati proprio con il computer; vuoi per il sapiente dosaggio di più generi, che andavano dalla fantascienza tout court al western, dal cinema sulle arti marziali al mainstream, senza contare un pizzico di sentimento che non guasta mai e una spruzzata di humor nei momenti giusti.
Tutto ciò è opera di due fratelli, Andy e Larry (che oggi ha cambiato sesso e si chiama Lana) Wachowski, che fra il 1998 e il 2003 hanno scritto e girato tre film che ci offrono una panoramica totale di un pessimistico mondo futuro devastato, dove gli umani sono solo un concetto in una realtà virtuale costruita dalle macchine che ora dominano il pianeta… oppure semplicemente dei reietti nascosti nelle profondità della Terra e in fuga dalle micidiali armi e dalle mortali macchine da guerra costruite appositamente per stanarli e distruggerli totalmente. Per evitare l’annientamento del genere umano però, i sopravvissuti attendono il compiersi di una profezia…
Quando nel 1999 uscì il primo film della saga di “Matrix”, l’enorme e inaspettato successo riscosso in tutto il mondo convinse i due fratelli Wachowski a girare i due sequel che vanno a completare la trilogia, che a detta dei due registi furono ideati insieme al primo. I due seguiti vennero girati in contemporanea e distribuiti lo stesso anno, il 2003, nell’arco di sei mesi, ma entrambi non ottennero lo stesso successo di critica del primo capitolo, mentre di pubblico solo il secondo si rivelò un successo (raddoppiò infatti gli incassi ottenuti dal primo) e il terzo ebbe un risultato discreto ai botteghini (ma inferiore comunque al primo).
La trilogia è composta da: “Matrix” (1999), “Matrix Reloaded” (2003) e “Matrix Revolutions” (2003), ma per completare la storia della trilogia i fratelli Wachowski decisero di utilizzare anche dei cortometraggi riuniti nella raccolta “Animatrix” e i videogiochi “Enter The Matrix”, “The Matrix – Path of Neo” e “The Matrix Online”, che racchiudono all’interno veri e propri spezzoni di film inediti e situazioni originali, che riescono a dare un quadro più generale del tutto, creando una sorta di gigantesco affresco fantascientifico del futuro della Terra da loro creato.
Seguendo un ordine cronologico di tutto questo materiale scritto, diretto e prodotto dai Wachowski, si parte con l’episodio a cartoni animati contenuto nella raccolta “Animatrix” e intitolato “Il secondo Rinascimento – parte I e II”, scritto dai due fratelli e diretto da Mahiro Maeda. E’ l’inizio di tutto: qua si racconta la storia della nascita e dell’ascesa al potere delle Macchine sul nostro pianeta. È forse una metafora rovesciata in cui i robot sono operai oppressi e sfruttati, una minoranza di diversi discriminati e perseguitati dall’odio della popolazione umana, in un crescendo di tensioni sociali fino all’inevitabile guerra finale, nella quale gli esseri umani non mancano di dimostrare ancora una volta una certa stoltezza. Per questo vengono sconfitti… e il mondo non sarà più lo stesso.
Iniziamo ora a entrare nel dettaglio della storia cinematografica proprio con la trama del primo film, intitolato semplicemente MATRIX.
La vita dell’hacker Thomas Anderson, che nelle vesti di pirata informatico si fa chiamare Neo, viene sconvolta quando una specie di polizia segreta, guidata dall’inflessibile Smith, lo accusa di avere una relazione con Morpheus, inarrestabile leader di un gruppo di pirati informatici simili a lui. Neo non sa ancora bene chi sia il misterioso contatto, che lo spinge a seguire un coniglio bianco tatuato sulla spalla di una donna fino a lui. Nel frattempo, però, deve essere liberato dell’orrida cimice biomeccanoide inserita nel suo stomaco, che segnala a Smith tutte le sue mosse, dalla bella Trinity, braccio destro di Morpheus e donna dalle capacità fisiche potenziate. Neo viene ricevuto da Morpheus, che gli rivela un’incredibile verità: l’intero mondo dell’anno 1999 non è altro che il risultato di un programma virtuale stabilito da Matrix, superintelligenza artificiale che domina un pianeta semidistrutto dal grande conflitto dell’uomo contro le macchine. La crisi, iniziata nel lontano passato di fine secolo, ha visto l’uomo soccombere alle macchine, evolutesi a livelli superiori e bisognose dell’energia vitale umana per il sostentamento: i pochi superstiti all’olocausto sono “coltivati” come vegetali energetici in appositi campi, ridotti praticamente ad essere le batterie dei padroni robotici. Tutta la vita sul pianeta non è altro che un sogno collettivo, programmato da Matrix in modo da tenere sotto controllo gli uomini prima di assorbirli energeticamente. Il gruppo di hacker guidati da Morpheus rappresentano la resistenza, in attesa di una sorta di messia in grado di riscattare il genere umano. E Neo sembra il candidato ideale, dopo essere stato sottoposto a un duro training fisico-spirituale, dentro e fuori il cyberspazio. Da bordo del loro sofisticato sommergibile Nabucodonosor, i ribelli conducono una lotta disperata contro Matrix e le sue macchine, rischiando di essere annientati per il tradimento di uno di loro, Cypher, che preferisce vivere un mondo di sogno e piaceri piuttosto che una vita reale a contatto con la morte. Neo, ormai abile a confrontarsi col nemico, muovendosi velocissimo, evitando pallottole e agendo all’interno del mondo virtuale, affronta gli sgherri di Smith riuscendo a liberare Morpheus, caduto vittima dell’implacabile avversario e delle macchine-robot che hanno semidistrutto il sommergibile. Il confronto tra Neo e Smith si risolve con la disintegrazione di quest’ultimo: ora Neo può continuare ad assoldare elementi ribelli tra gli ignari esseri umani, costituendo una forte resistenza ai piani di Matrix.
Tra queste nuove leve, nell’episodio di “Animatrix” intitolato “Kid’s story”, ci viene mostrato che, allo stesso modo con cui Neo fu contattato da Morpheus, è stavolta lo stesso Neo che contatta The Kid, che si troverà ben presto braccato dagli agenti di Matrix, all’interno della stessa scuola frequentata dal ragazzo in una lunga fuga frenetica, resa con uno stile grafico cinetico e nervoso. The Kid (chiamato da tutti semplicemente Kid) è il giovane ragazzo pedante che poi accoglierà Neo appena tornato a Zion in “Matrix reloaded”. L’episodio è stato diretto da Shinichiro Watanabe, il regista della serie “Cowboy BeBop”.
A questo punto, cronologicamente parlando, si inserisce anche l’episodio “Final Flight of The Osiris” (“L’ultimo volo della Osiris”) sempre della raccolta di cartoni animati “Animatrix”: diretto da Andy Jones, il supervisore di “Final Fantasy“, l’anime è un breve prequel del film “Matrix Reloaded” e si pone anche come punto di partenza del videogame “Enter the Matrix”. Narra la storia dell’ultima missione della Osiris (nave simile alla Nabucodonosor del primo “Matrix”) e del suo equipaggio, missione che consiste nell’avvertire in tempo la città di Zion di una nuova terribile minaccia da parte delle Macchine.
Il citato “Enter the Matrix” è invece un videogioco d’azione, pubblicato sempre nel 2003, che si svolge parallelamente al film “Matrix Reloaded”, evidenziando eventi che nel film non erano mostrati oppure venivano soltanto accennati, o comunque vissuti da un altro punto di vista.
La storia inizia con Niobe, capitano del Logos, e di Ghost, il suo primo ufficiale, che sono in missione per recuperare un pacchetto lasciato in Matrix dall’equipaggio della nave ribelle Osiride, recentemente distrutta. Dopo essere stati perseguitati da alcuni Agenti, Ghost e Niobe cercano di fuggire da Matrix con il pacchetto, che contiene un messaggio per gli uomini della città di Zion: li avverte che le macchine si avvicinano a Zion con un nutrito esercito di Sentinelle. Niobe e Ghost hanno il compito di chiamare il resto delle navi di Zion per coordinare una difesa. Venuti a conoscenza di questo fatto, i capitani delle varie navi tengono una riunione in Matrix per decidere la strategia di difesa migliore. Durante l’incontro, gli agenti della Matrice attaccano l’edificio in cui si trovano i capitani, anche se Niobe e Ghost sono in grado di aiutare la fuga dei loro alleati. In seguito, essi incontrano il Fabbricante di Chiavi, un programma in grado di accedere a qualsiasi area in Matrix, e che li conduce in salvo attraverso una porta appena rivelata. Il Fabbricante di Chiavi, poi, dà ai due una chiave che si suppone debba essere consegnata a Neo. Tuttavia, la chiave è stata rubata dagli uomini del Merovingio, un programma creato durante i primi giorni di Matrix e che gestisce ora un’organizzazione criminale clandestina all’interno di Matrix stessa. In seguito, il Merovingio distrugge la chiave, ma Niobe e Ghost sono in grado di sfuggire, quando il Fabbricante di Chiavi si rende conto che è troppo presto per consegnare la chiave da dare a Neo. Niobe si offre volontaria per andare a trovare il Nabucodonosor, la nave capitanata da Morpheus, su cui è presente Neo, e che è l’unica per tornare a Zion. Trovata la nave e il suo equipaggio, e assistendoli nella fuga da Matrix, Niobe e Ghost sono d’accordo di partecipare alla missione di Neo contro le macchine, e accettano di distruggere una centrale elettrica. Dopo che questa missione è completata, l’Oracolo, un programma che spesso dà i consigli agli umani, chiede che il protagonista venga e parlare con lei. Dopo la loro conversazione, ci si trova di fronte all’agente Smith, l’entità ribelle che cerca di distruggere sia il mondo umano che quello delle macchine. Il protagonista sfugge a malapena alle centinaia di cloni dell’agente Smith e all’originale. Una volta fuori da Matrix, la nave Logos viene attaccata dalle macchine. Le macchine vengono sconfitte da un impulso elettromagnetico. Il gioco si conclude con Niobe e Ghost in attesa nella Logos, che si augurano di essere salvati.
Torniamo ora a un altro episodio di “Animatrix” che si potrebbe collocare in questo segmento: si tratta di “Detective story”, anche questo scritto e diretto ancora da Shinichiro Watanabe, che, in un bianco e nero che si ispira al cinema noir degli anni Quaranta, narra la storia del detective privato Ash, che viene inaspettatamente assunto per un misterioso incarico, catturare una pericolosa hacker chiamata Trinity.
Anche “World record”, sempre da “Animatrix”, potrebbe far parte del lasso di tempo che intercorre fra “Matrix” e “Matrix reloaded”: scritto da Yoshiaki Kawajiri, ma diretto da Takeshi Koike, l’episodio si concentra su Dan, un velocista detentore del record mondiale. La sua incredibile forza di volontà, prima ancora che la potenza e la forza fisica, durante una gara, gli permettono per un attimo di rompere quella simulazione della Matrice che – come un fato inevitabile – comanda occultamente i destini degli esseri umani. Ma gli agenti di Matrix non lo possono certo permettere.
Con MATRIX RELOADED continua la lotta di Neo e dei suoi compagni contro Matrix, il supercomputer che tiene la razza umana prigioniera di una realtà virtuale per assorbirne le energie vitali. Centinaia di uomini sono stati liberati dal controllo di Matrix e hanno fondato la città sotterranea di Zion da dove conducono la resistenza contro le robo-sentinelle, che stanno per attaccare in massa. Per salvare Zion dall’assalto finale delle macchine Neo, Morpheus e Trinity, a bordo del Nabucodonosor, devono compiere una missione impossibile nel mondo virtuale, suggerita dall’Oracolo: trovare prima il Fabbricante di Chiavi, l’uomo che può aprire ogni porta del mondo creato da Matrix, che è prigioniero del Merovingio per poi risalire al geniale progettista del sistema di Matrix, l’Architetto. Neo sa però, avendolo più volte sognato, che il tentativo di annientare Matrix si risolverà con la morte di Trinity ed è roso dalla scelta che dovrà fare. Grazie a Persephone, moglie tradita del Merovingio e disposta ad aiutare i ribelli, Neo e i suoi trovano il Fabbricante di Chiavi, lottando nel frattempo con Mr. Smith, che ha acquisito la capacità di riprodursi centinaia di volte come un virus telematico, e con i Gemelli, due creature albine in grado di teleportarsi. Dopo innumerevoli scontri a colpi di kung-fu volanti, sulle autostrade tra giganteschi incidenti e in ambienti fantastici ricreati da Matrix, Neo raggiunge finalmente l’Architetto del sistema, che lo pone di fronte alla tragica scelta: salvare il mondo dalle macchine o la sua donna da morte certa. Neo salva Trinity e nel frattempo Zion viene attaccata e distrutta dalle robo-sentinelle. L’unico superstite, accolto dai ribelli sopravvissuti di Morpheus, è un uomo, nel quale si riproduce Mr. Smith.
Passiamo ora a vedere cosa ci riserva “Animatrix” con i suoi corti a disegni animati per l’intervallo fra il secondo e il terzo capitolo della saga. “Beyond” porta la firma di Koji Morimoto, il supervisore di “Akira“: ci troviamo in quella in cui tutto fa pensare a una tranquilla città, un’ordinaria periferia dove nulla succede. Ma anche una perfetta simulazione come Matrix ha i suoi bug (errori di programmazione) e questo ha generato una piccola zona anomala dove le leggi fisiche sono sospese, dove tutto sembra possibile. La giovane Yoko e alcuni bambini lo vedono come un fantastico campo di giochi. Ma stanno per arrivare i debugger.
Inseriamo qua un altro episodio dell’antologia a cartoni animati “Animatrix”, da vedersi come una sorta di flashback, prima della distruzione di Zion. In “Program” la location è il paesaggio invernale di un Medioevo giapponese, l’ambiente simulato in cui Cis, aspirante guerriera di Zion, viene addestrata. Sarà chiamata a scegliere tra l’amore e la fedeltà alla causa del genere umano. Il disegno si ispira alle tematiche e allo stile dei capolavori degli antichi pittori del Sol Levante. Regia e soggetto sono di Yoshiaki Kawajiri.
L’ultimo episodio di “Animatrix”, che inseriamo a questo punto, è “Matriculated”, scritto e diretto da Peter Chung. Una sonda-robot di Matrix viene catturata da un piccolo gruppo di ribelli, avventuratisi in superficie. Gli umani vi si collegheranno in una onirica simulazione, tentando di insegnare alla macchina cosa significhi la condizione umana. Riflessione sul rapporto di interdipendenza uomo-macchina, visto dall’originale punto di vista della macchina. È anche l’episodio dallo stile più marcatamente sperimentale, grazie alla fusione di varie tecniche espressive.
La saga continua con MATRIX REVOLUTIONS. Perduto nella realtà virtuale generata dal supercomputer Matrix, Neo, alfiere dei ribelli umani di Zion, viene cercato dai compagni Morpheus e Trinity mentre una terribile offensiva di robo-sentinelle sta per scatenarsi sui superstiti della precedente battaglia. Grazie all’Oracolo, il nuovo messia degli umani torna nel suo universo, solo per scoprire che Smith, riprodotto in un uomo dell’equipaggio del Nabucodonosor e sempre in grado di moltiplicarsi all’infinito, è diventato di fatto un programma ribelle allo stesso Matrix e quindi pericoloso per entrambe le fazioni in guerra. Le robo-sentinelle attaccano intanto in massa la colonia umana di Zion, scatenando un’epica battaglia che, per quanto strenuamente sostenuta dai ribelli, ben presto vede gli uomini sconfitti. Solo il ritorno degli ultimi due mezzi corazzati umani fa sì che lo scontro finale venga provvisoriamente sospeso. Neo e Trinity tentano un’ultima sortita nel cuore del sistema di Matrix, nel tentativo di indicare in Smith il nuovo nemico comune, potenzialmente fatale per entrambe le parti. Durante il viaggio, Trinity perde però la vita, come era stato previsto, e Neo raggiunge da solo il cuore di Matrix, convincendo l’Architetto della realtà della minaccia di Smith. In un pirotecnico scontro finale, Neo, potenziato da Matrix, affronta e distrugge Smith, suggellando la tanto agognata (e forse solo momentanea) pace tra uomini e macchine.
Per rendere tutta la saga ancora più completa o per darle, a seconda delle scelte effettuate, inaspettate strade alternative, i due registi hanno sviluppato anche il videogame “The Matrix: Path of Neo”, che mostra la trama della trilogia cinematografica di “Matrix” vissuta però dal punto di vista di Neo, riprendendo fedelmente il filo narrativo della trilogia, ma inserendo alcune licenze studiate personalmente da Andy e Larry/Lana Wachowski e con il finale totalmente modificato per dare senso alla rigiocabilità del gioco dopo averlo terminato.
Il gioco inizia con la scelta tra pillola rossa (si svela l’enigma di Matrix, con conseguente inizio alla “carriera” di Neo nel Mondo Reale) o pillola blu (cancellazione di alcuni ricordi sulla “non-realtà” di Matrix). Dopo questa scelta, Neo farà un sogno sulle sue possibilità di Eletto. Quindi, il gioco inizierà da dove inizia il film, ovvero negli uffici dove lavora Neo. In questo caso, è possibile scegliere due strade (farsi catturare, con la trama che prosegue con l’interrogatorio da parte di Smith, o raggiungere Trinity e fuggire con lei in moto). Per rendere più emozionante il gioco e insegnare al giocatore i comandi base, l’addestramento di Neo (che nel film dura ore ma è sintetizzato in pochi secondi, con Neo semiaddormentato) viene vissuto invece in prima persona. Dopo questo tutorial, si ripercorrerà tutta la trama del film fino al raggiungimento (non mostrato) della città delle macchine, con battaglia finale di Neo contro l’esercito di Smith e, come dicevamo, un nuovo finale completamente riscritto.
“Matrix Online” era invece un videogame multiplayer online di massa sviluppato dalla Monolith Productions creata da Richard Carroll. Era in pratica il sequel ufficiale della storyline della trilogia di “Matrix”. Il gioco fu aperto nel 2004 e continuò a funzionare assiduamente fino al 31 luglio 2009 quando venne ufficialmente e definitivamente chiuso.
Tutto inizia, come nel primo film, quando il giocatore assume il ruolo di una Pillola Rossa (umano liberato da Matrix) o di una Pillola Azzurra (umano che non ha coscienza di vivere in un mondo fittizio, ovvero Matrix). Durante la creazione del nuovo personaggio, il giocatore ha la possibilità di scegliere una Pillola Azzurra che ritorna alla propria vita precedente (abbandonare il gioco) o una Pillola Rossa, che libererà le menti delle Pillole Azzurre da Matrix e che permetterà loro di uscirne e di scoprire qual è il mondo reale. I giocatori quindi devono scegliere tra la Pillola Rossa che li condurrà fuori da Matrix o la Pillola Azzurra che li farà restare nella neuro-simulazione interattiva creata dalle Macchine. Subito dopo la scelta tra le due pillole, il giocatore assisterà ad un tutorial sui comandi del gioco, incluse le modalità delle missioni e il sistema di combattimento. Dopo il tutorial, i giocatori sono quindi liberi di vagare per Mega City (la gigantesca metropoli in cui si sviluppa la storia di Matrix).
Ci sono tre classi principali in Matrix Online: Coder, Hacker e Operative. I Coder creano uno speciale “simulacro” che combatte per loro. Gli Hacker manipolano il codice di Matrix per raggiungere amici e nemici a distanza, sia per danneggiarli, declassando le loro abilità nel combattimento, sia per curarli e per potenziarli. Gli Operative sono i soldati ordinari visti nei film: lottatori di arti marziali, uomini armati, e la nuova classe di Spie, concentrata esclusivamente sui combattimenti furtivi e sul lancio di coltelli.
Dopo una serie iniziale di missioni introduttive, i giocatori possono unirsi a una delle 3 organizzazioni che operano dentro Matrix, ognuna di esse con obiettivi, ideali e metodi diversi l’una dall’altra: Zion, le Macchine e i servi del Merovingio.
Al fine di ottenere missioni altamente critiche e spinose, i giocatori devono svolgere missioni al servizio delle organizzazioni di cui fanno parte, che incrementeranno la loro reputazione con essa ma, al tempo stesso, la rovineranno con le altre due.
Cominciamo con il vedere Zion, l’ultima città reale composta da umani sulla Terra, nascosta nelle viscere terrestri, vicino al nucleo, e sempre pronta a proteggere i suoi cittadini dalle Macchine che vedono coloro che si sono “risvegliati” come una potenziale minaccia per coloro i quali sono ancora connessi a Matrix. Quelli che scelgono di stare dalla parte di Zion normalmente vengono arruolati nel suo esercito e vedono questa cosa come la maniera migliore per proteggere gli ideali di libertà del popolo di Zion.
La motivazione principale per stare invece dalla parte delle Macchine è che questa organizzazione è vista come la maggior contribuente nel mantenere lo status-quo dentro Matrix e nel proteggere le vite di coloro che sono ancora connessi ad esso, le Pillole Azzurre. Ciononostante, ci sono anche quelli che credono che la sola maniera per migliorare i rapporti uomini-macchine è quella di lavorare a stretto rapporto con esse, giudicando l’associazione a questo gruppo in modo del tutto positivo.
Quelli infine che lavorano per il Merovingio sono nella posizione di non agire per scopi ben precisi né di stare dalla parte delle Macchine né da quella di Zion, bensì agiscono solo quando c’è una possibilità di profitto e lucro per l’intera organizzazione. Allo stesso tempo, questa organizzazione viene scelta da alcuni giocatori poiché è l’unica a proteggere gli Esuli, ovvero i programmi che non sono più utili per il sistema e che pur di non essere cancellati da Matrix preferiscono risiedervi comunque illegalmente in esso, venendo nascosti dal potente trafficante di informazioni quali è il Merovingio.
All’interno del mondo di Matrix inoltre esistevano anche delle sub-organizzazioni, ma nel gioco non era possibile compiere missioni per queste fazioni, dato che, al fine di continuare la storia della trilogia, erano leggermente separate dalle loro fonti originali, ovvero le 3 organizzazioni maggiori e quindi non era possibile, giocando per esse, dare un sequel alla storia, cosa che era l’intento principale di “Matrix Online”.
Le due principali erano, per cominciare l’EPN – E Pluribus Neo, originata da Zion. I membri della EPN erano devoti a quella che essi chiamavano “l’Eredità di Neo”. Essa permetteva soprattutto di dare la possibilità alle Pillole Azzurre di porsi domande sulla vera natura della loro “realtà”, su Matrix e di avere la scelta se restarci oppure uscirne divenendo Pillole Rosse. Nemici acerrimi delle Macchine, e dei Cypheriti in particolare, alcuni membri di questa organizzazione facevano parte di alcune scuole di pensiero fondamentaliste che credevano che l’unica maniera per risolvere i problemi degli umani fosse quella di liberare tutti quanti loro da Matrix. I discepoli di questa scuola di pensiero erano guidati da Kid (una Pillola Azzurra liberata da Neo che i fan hanno conosciuto come schiavo di Matrix in “Animatrix” e poi Pillola Rossa liberata in “Matrix Reloaded” e “Matrix Revolutions”) e dalla sua vecchia amica Shimada, che svolgeva anche il ruolo di supervisore delle missioni.
La seconda sub-organizzazione era quella dei Cypheriti, originati dalle Macchine. Visti normalmente come l’elemento estremista dell’organizzazione delle Macchine, i Cypheriti ricalcavano i passi di Cypher (la talpa nella nave di Morpheus nel primo film per conto delle Macchine), volendo essere reinseriti in Matrix come Pillole Azzurre, in modo da dimenticare la vera natura della neuro-simulazione interattiva creata dalle Macchine per tenere sotto scacco gli umani. Il nome del loro hovercraft, Blue Dreamer, rispecchiava queste loro intenzioni. Erano capitanati da Cryptos e dal suo capitano in seconda, la traditrice di Zion, Veil. Quando si è venuto a sapere che Cryptos era un programma delle Macchine che viveva nel corpo di una Pillola Rossa, Veil ha assunto il comando dell’organizzazione.
Un altro degli aspetti significativi e distintivi di “Matrix Online” era l’inclusione e l’importanza di quello che era chiamato “il prosieguo della storia”. Bisogna infatti sapere che il gioco era il seguito ufficiale dell’universo, della storia e dei personaggi creati con la saga di Matrix che include la trilogia cinematografica di Matrix, i cortometraggi di Animatrix, i tre videogames e per finire anche una serie di fumetti ufficiali chiamati “The Matrix Comics”. Questa continuazione fu scritta dal pluri-premiato scrittore di fumetti Paul Chadwick con la conseguente collaborazione del capo-designer del gioco, Ben “Rarebit” Chamberlain. La continuazione è stata accettata ufficialmente dopo una verifica dei creatori di Matrix, i fratelli Wachowski.
La storia continuava in tempo reale, con uno schema pianificato che includeva i seguenti elementi: nove nuove missioni critiche (tre per ciascuna delle tre organizzazioni del gioco) ogni sei settimane, rilasciate settimanalmente come parte integrante del pacchetto di gioco; e nuovi disegni cinematografici fatti a mano ogni sei settimane in coincidenza con l’inizio di un nuovo sub-capitolo; infine eventi giornalieri in diretta e incontri organizzati su vasta scala (uno ogni mese).
La Sony Online Entertainment chiuse inaspettatamente i battenti del gioco a causa del basso numero di registrazioni ottenuto nel giugno del 2009. Il servizio venne meno alla mezzanotte del 1º agosto 2009. In seguito vennero di conseguenza chiusi tutti i server, e l’evento fu descritto dal sito Giant Bomb attraverso una serie di video chiamata “Not Like This” (“Così no” nella versione italiana), in riferimento a una frase in lingua originale pronunciata da Switch nel primo film di MATRIX. Nel gran finale tutti i giocatori online dovevano essere annientati, ma a causa di un problema tecnico del server, molti giocatori vennero disconnessi prima che si concludesse l’evento. Ciò che venne visionato fu un ultimo urrà trapelato tramite un macabro slide-show. Suoni potenti e bassi fotogrammi creati dagli sviluppatori diedero poteri (con effetti grafici ricercati) e abilità avanzate a tutti i giocatori, uniti tramite l’interfaccia utente della chat che, sovraffollandosi, non permise a numerosi utenti di poter vivere l’evento finale come volevano. Dato che a ogni utente vennero dati tutti i poteri degli sviluppatori, sui server PVP (soprattutto sul server Vector) bastava un solo colpo per uccidere e annientare l’avversario (in gergo “oneshot”).
Parallelamente ai videogame, i fratelli Wachowski licenziarono anche il marchio “The Matrix Comics”, una serie di brevi storie, fumetti e illustrazioni ambientati nel mondo di Matrix. Intorno al concept si radunarono alcuni dei mostri sacri del fumetto contemporaneo per produrre racconti a fumetti ambientati tra il futuro mondo reale di Zion e l’allucinazione consensuale chiamata Matrix, tra cui Bill Sienkiewitcz, Dave Gibbons, Neil Gaiman, Geof Darrow, Frank Miller, Steve Skroce, Tim Sale e Gregory Ruth. I comics furono originariamente pubblicati sul sito ufficiale di “Matrix” tra il 1999 e il 2004: si trattava di ben tre serie di webcomics (poi raccolte in volume) con l’aggiunta di vari artworke pin up, molti dei quali furono poi raccolti in due successivi volumi pubblicati dalla Burlyman Entertainment, la company dei fratelli Wachowski, insieme a tre storie a fumetti mai realizzate per internet. L’editor dei fumetti era Spencer Lamm e il materiale in tutto venne così suddiviso:
◾ The Matrix Comics Series 1 (1999)
◾ The Matrix Comics Series 2 (2000–2002)
◾ The Matrix Comics Series 3 (2002–2003)
◾ The Matrix Comics Volume 1 (2003)
◾ The Matrix Comics Volume 2 (2004).
E adesso è giunto il momento della fatidica domanda: cosa scegliete, pillola rossa o pillola blu?