ROBOCOP 2

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Robocop 2
Anno: 1989
Regia: Irwin Kershner
Soggetto: ispirato ai personaggi di Edward Neumeier e Mike Miner
Sceneggiatura: Frank Miller
Direttore della fotografia: Mark Irwin
Montaggio: Frank Urioste
Musica: Leonard Rosenman
Effetti Speciali: Rob Bottin, Phil Tippett, Dale Martin e Peter Kuran
Produzione: Jon Davidson
Origine: USA
Durata: 2h
 
CAST
Peter Weller, Nancy Allen, Dan O’Herlihy, Belinda Bauer, Tom Noonan, Stephen Lee, John Glover, Bill Bolender
 
TRAMA
Neanche Robocop è più in grado di arrestare la violenza urbana di Detroit. La OCP decide di produrre “Robocop 2”, un nuovo cyborg destinato a sostituire il vecchio modello, ormai obsoleto. Mentre una nuova, letale droga (Il nukem) appare sul Mercato, la progettista senza scrupoli Foxx convince il “Gran Vecchio” ad affidarle la gestione di Robocop 2. Utilizzando il cervello di uno spacciatore di nukem, Cain, messo fuori causa da Robocop, la scienziata crea un mostro colossale per niente disposto a collaborare con la polizia. Subito fuori controllo, Robocop 2 vuole vendicarsi del proprio catturatore, spargendo il panico in tutta la città. Murphy, che nel frattempo è stato fatto a pezzi da feroci teppisti imbottiti di nukem, viene riassemblato in fretta e furia grazie all’agente Ann Lewis per poter fronteggiare l’impazzito “collega”. Lo scontro minaccia di distruggere tutta Detroit ma alla fine Robocop riesce ad “impossessarsi” del cervello biologico dello spacciatore, frantumandolo a terra. Robocop 2 crolla disattivato e il “Gran Vecchio” trova il modo di scaricare le sue colpe incastrando l’ambiziosa scienziata.
 
NOTA

Veramente pessimo questo sequel del campione d’incassi “Robocop”, girato da Irvin Kershner (“L’impero colpisce ancora”, “Mai dire mai”), regista esperto di “parti seconde”. Il tasso di violenza è intollerabile e completamente gratuito, il film è plumbeo, fracassone, noiosissimo e scarsamente attendibile, nonché involontariamente ridicolo nella figura del piccolo baby-boss spacciatore di nukem. La sceneggiatura è curata da Frank Miller, soggettista di fumetti cui si deve l’ultima versione di “Batman”, in cui l’eroe è più violento e dark del solito. Svanita tutta l’originalità e l’ironia del predecessore, in questa apocalittica pellicola si salvano solo i superbi effetti speciali in stop-motion del mago Phil Tippett.

08/11/2007, Michele Tetro