Titolo originale: Pete’s Dragon
Anno: 2016
Regia: David Lowery
Soggetto: da un racconto di S.S. Field e Seton I. Miller
Sceneggiatura: David Lowery e Toby Halbrooks
Direttore della fotografia: Bojan Bazelli
Montaggio: Lisa Zeno Churgin
Musica: Howard Shore
Effetti speciali: Karl Chisholm, Tony Baldridge, Weta Digital e Legend 3D
Produzione: James Whitaker e Barrie M. Osborne per Walt Disney
Origine: Stati Uniti
Durata: 1 h e 42’
CAST
Bryce Dallas Howard, Wes Bentley, Karl Urban, Robert Redford, Oakes Fegley e Oona Laurence
TRAMA
Il piccolo Pete sta viaggiando in auto con i suoi genitori e il suo libro di storie sul cane Elliott in mezzo alla foresta delle Montagne Rocciose quando la sua famiglia ha un incidente. Solo lui sopravvive e trova nel folto di alberi dove nessuno entra da secoli una presenza amica, un drago. Sei anni dopo la ranger Grace, cresciuta con le storie del padre su draghi misteriosi, incontra Pete, ormai cresciuto nei boschi, in mezzo agli alberi, e scopre il suo segreto. Mentre la burocrazia umana cerca di dare una sistemazione a qualcuno che si credeva perduto da tempo e Pete conosce comunque nuovi amici, c’è chi pensa di approfittare della presenza di un drago per arricchirsi. Ma i draghi non sono creature che si possano sottomettere o adattare.
NOTE
Il drago invisibile, film per ragazzi dell’estate 2016, è stato presentato come remake di Elliott il drago invisibile del 1977. In realtà i due film sono piuttosto diversi, come trama e ambientazione: nella versione anni Settanta ci si trovava in un paesino marinaro all’inizio del Novecento, qui siamo in mezzo a montagne e foreste (Nuova Zelanda spacciata per Stati Uniti e ancora una volta perfetta come sfondo per una storia fantasy) oggi; Pete nel vecchio film era un bambino vessato da alcuni cattivi per cui doveva lavorare, qui si perde nel bosco dopo la morte dei genitori e cresce come Mowgli in mezzo agli alberi con l’aiuto del drago, salvo poi tornare nel mondo umano senza dimenticare il suo amico, cosa peraltro reciproca.
Il drago invisibile presenta quindi tematiche più ecologiste mescolate con il fantastico, ricordando come esistano ancora, anche se in misura ormai molto piccola, luoghi incontaminati come foreste impenetrabili, minacciate però dall’avidità umana con i loro abitanti animali, che non sono draghi e quindi possono difendersi molto meno.
Il drago è una figura magica e archetipa che nel corso dei secoli ha avuto varie incarnazioni, sia buone che cattive: in origine era un essere diabolico e pericoloso da sconfiggere, basti pensare al mito di San Giorgio e il drago, una delle tante storie pagane fatta propria dal cristianesimo, e questa visione è tornata anche in film come Il regno del fuoco, ma in tempi più recenti e di più rispetto per gli animali, al drago è stata data un’aura eroica e saggia, come nei due film su Elliott ma soprattutto in Dragonheart. I draghi continuano ad essere comunque amatissimi e popolarissimi, sia quando sono buoni che quando sono cattivi e anche quando hanno caratteristiche super partes e una certa temibilità, come i tre draghi di Daenerys ne Il trono di spade.
Tra ambientazioni suggestive, bravi interpreti, su cui primeggiano Bryce Dallas Howard, non al primo film di genere fantastico, e Robert Redford, altro grande vecchio del cinema, e una storia di fantasia emozionante e avvincente, Il drago invisibile si dimostra un bel film d’intrattenimento per tutta la famiglia, per bambini certo, ma piacevole anche per chi è più grande e che magari da piccolo ha sognato di volare su un drago con Falcor, il Fortunadrago de La storia infinita.