ALIEN 3

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Alien 3
Regia: David Fincher
Soggetto: Vincent Ward
Sceneggiatura: David Giler, Larry Ferguson e Walter Hill
Direttore della fotografia: Alex Thomson
Montaggio: Terry Rawlings
Musica: Elliot Goldenthal
Effetti Speciali: Richard Edlund e Tom Woodroof
Produzione: Walter Hill, Gordon Carrol e David Giler
Origine: USA-GB
Durata: 1h e 55’
 
CAST
Sigourney Weaver, Charles Dance, Lance Henriksen, Charles S. Dutton, Paul McGann, Brian Glover, Danny Webb
 
TRAMA
L’acido di un alieno, infiltratosi con la Regina Madre sulla Sulaco, provoca un incendio a bordo e le capsule ibernanti con i corpi dei sopravvissuti allo scontro vengono espulse dall’astronave. Il mezzo di salvataggio precipita su Fiorina 161, un pianeta-penitenziario abitato da ergastolani di sesso maschile e fanatici religiosi. Nell’impatto, il caporale Hicks e Newt, la bambina salvata su LV-426, muoiono sul colpo, Ripley è costretta ad una permanenza forzata nella colonia penale, in attesa di un’astronave della Compagnia che venga a prelevarla. Anche un alieno è sopravvissuto e comincia a mietere vittime tra i prigionieri. Il capo della prigione Andrews non crede alla storia della donna ma quando viene aggredito dal mostro i detenuti sono costretti ad aprire gli occhi. Dopo la morte di Clemens, il dottore della colonia, unico a prendere le difese di Ripley, questa è costretta a cercare l’alleanza di Dillon, il fanatico rappresentante dei prigionieri, per sconfiggere l’alieno. I resti dell’androide Bishop rivelano a Ripley che anche stavolta la Compagnia era consapevole della presenza di un alieno sulla Sulaco e non è tutto: la donna stessa è “pregna” di una Regina Madre, incubatole durante l’ipersonno. La lotta con il mostro si fa terrificante, tutti i detenuti vengono uccisi. Dillon appresta una trappola in una vasca di piombo fuso, facendo da esca, e Ripley riesce a farvi cadere la creatura biomeccanoide, che esplode. Nel frattempo, un’astronave della Compagnia scende sul pianeta e Bishop II cerca di convincere la donna a mettersi nelle loro mani. Ripley preferisce gettarsi in un altoforno: mentre cade, l’alieno fuoriesce dal suo torace, viene da lei trattenuto, insieme scompaiono tra le fiamme. Fiorina 161 viene chiuso, Morse, il detenuto superstite, portato via.
 
NOTE

Infelice terzo capitolo della saga, “Alien 3” recupera l’unicità dell’alieno, cercando di costruire claustrofobiche atmosfere medievaleggianti nella colonia penale priva di ogni gadget tecnologico, ma la suspense è quasi nulla, i personaggi sono bidimensionali, gli effetti speciali pura routine. Se nella prima parte del film è possibile enucleare buone intuizioni visive (che sarebbero state meglio utilizzate in una pellicola al di fuori della saga di “Alien”), nella seconda si piomba in pieno videoclip. A ben altri fasti si sarebbe potuto consegnare il personaggio di Ripley (e spiace dover accettare la morte dell’eroico Hicks): nonostante l’inedita versione calva, l’intrepida capitana ha perso parecchio dello smalto dei due capitoli precedenti e una sceneggiatura passata per troppe mani (ben sei i collaboratori) non contribuisce certo ad elevare lo standard della storia. Il regista Fincher, alla sua opera prima, non sembra poter dire nulla di coinvolgente o innovativo in un contesto che invece si sarebbe prestato per una miriade di altre interessanti soluzioni (ben altro valore avrà il recupero dell’atmosfera di “Alien 3” nel suo film successivo, l’osannato thriller “Seven”, 1995). La serie prosegue con “Alien 4: Clonazione”.

22/11/2007, Michele Tetro