Più generazioni unite da Star Wars. E’ stato bello vedere, lo scorso 15 ottobre alla Reunion del Fan Club Yavin4 di Trieste, schierati in prima fila i bambini e poi i ventenni e ancora a seguire gli adulti che erano bambini nel 1977, quando con Guerre Stellari George Lucas diede avvio alla straordinaria saga cinematografica. Così a parlare di “Tutte le Guerre Stellari”, ossia dei sette episodi che, in quasi quarant’anni, sono stati prodotti (passando da George Lucas a Irvin Kershner a Richard Marquand sino a J.J. Abrams) la comunità del fandom starwarsiano si è data appuntamento nello stupendo capoluogo friulano, polo della cultura italiana ed europea che tra le sue personalità annovera Umberto Saba e Italo Svevo. Lo Star Wars Day è stato ospitato negli spazi dell’ampia libreria Lovat al terzo piano del Grande magazzino Oviesse (di via XX Settembre, vivace strada del Centro storico) che ha avviato una proficua collaborazione con Yavin 4 Fan Club. Il programma della serata ha previsto un’ampia e documentata conferenza con gli interventi del presidente di Yavin4, Filippo “Jedifil” Rossi, e del giornalista Luca “Lucabaldi” Baldissera esperto di Star Wars. L’incontro è stato coordinato dalla fumettista e docente di disegno, Paola Ramella, brava nel coinvolgimento del pubblico che ha avuto la possibilità di interloquire e confrontarsi con i relatori. Una nota è da evidenziare, ossia la presenza di appassionati provenienti da varie regioni: dal Nord al Centro al Sud Italia a testimonianza dell’interesse che il tema “Guerre Stellari” suscita.
Appassionato dibattito Rossi-Baldissera su Star Wars. Dal 15 dicembre il nuovo film “Rogue One” nelle sale italiane.
Ma passiamo alla cronaca della manifestazione introdotta da Paola Ramella. Nella presentazione dei due relatori è stato anzitutto annunciato come la conferenza fosse propedeutica alle celebrazioni dei quarant’anni, nel 2017, di Star Wars. In proposito sta per essere ultimata la pubblicazione, da parte di Yavin 4, di un volume curato proprio dal presidente Filippo Rossi e da Paolo Gulisano, noto e stimato chirurgo e studioso di saghe del fantastico, a partire dal Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. L’ambizioso progetto del volume è raccogliere e spiegare tutte le vicende e le avventure contenute in Guerre Stellari. Seguita da milioni e milioni di spettatori in tutto il mondo, la saga di Star Wars ha sviluppato intrecci nelle storie, vecchi e nuovi protagonisti, novità nelle trame dell’eterna lotta guerra tra il bene e il male, pregi e difetti mai propriamente attribuibili a questo o a quel personaggio.
Per quanto attiene agli episodi essendo stati girati in un assetto narrativo non in ordine di tempo, il pubblico deve ogni volta ricomporre mentalmente il quadro, i fatti, le origini, le circostanze, le vicende. E a chiarire il tutto tenendo per mano i presenti ed effettuando una vera e propria esegesi della “Saga delle saghe” sono stati Filippo e Luca in una dissertazione-confronto; soprattutto con uno sguardo rivolto al futuro, rispondendo anche alle tante domande della platea che ha potuto chiedere informazioni sui nuovi e vecchi film ed eventuali indiscrezioni sui prossimi.
E dallo sguardo rivolto al futuro è partito il vulcanico presidente di Yavin4. Infatti, Filippo Rossi ha voluto proiettare un video concernente le scene del prossimo lungometraggio dal titolo “Rogue One: A Star Wars Story”, che sarà nelle sale italiane dal 15 dicembre. “Rogue One”, diretto da Gareth Edwards regista e sceneggiatore inglese di altre pellicole di fantascienza tra cui “Monster” e “Godzilla”, è solo il primo capitolo di quello che si preannuncia come un avvincente ciclo annuale di film che rientreranno in una nuova serie denominata “Star Wars Anthology”, prodotto dalla Lucasfilm e distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures. La serie sarà imperniata sulle avventure e sulle imprese dei personaggi che gravitano attorno ai vari episodi di Star Wars e sarà totalmente libera dalle vicende legate a Luke Skywalker. L’avventura fantascientifica, le cui riprese sono state girate nei suggestivi scenari delle Maldive nell’Oceano indiano, in Islanda e in Giordania sono iniziate nell’agosto 2015 e si sono concluse nello scorso luglio. La storia collocata tra “La Vendetta dei Sith (Episodio III)” e “Una nuova speranza (Episodio IV)” narra di un manipolo eroico di ribelli che si mette insieme per trafugare i piani della Morte Nera, la terrificante arma dell’Impero. Tra gli attori protagonisti troviamo Felicity Jones graziosa star britannica che con il film “La teoria del tutto” (2014) ha ricevuto una candidatura per l’Oscar quale migliore attrice ma che ha anche lavorato al fianco di Tom Hanks nel recente thriller “Inferno” diretto da Ron Howard e basato sul romanzo best-seller di Dan Brown. Felicy Jones interpreta Jyn Erso, la protagonista, giovane donna, fiera e agguerrita, che con grande abilità combatte, in un’ardua missione, per l’Alleanza Ribelle. Inoltre, nel cast troviamo attori del calibro di Diego Luna, che ha partecipato al film premio Oscar “Milk, Cogan – Killing Them Softly” (2012) e che in “Rogue One” è Cassian Andor, ufficiale dell’Alleanza Ribelle. Da citare anche Ben Mendelsohn alias Orson Krennic, avido ufficiale dell’Impero. Da aggiungere Donnie Yen nel ruolo di Chirrut Îmwe, guerriero non vedente che si rifà fortemente alla vita Jedi, e ancora gli attori Mads Mikkelsen, Alan Tudyk, Riz Ahmed, con Jiang Wen, Forest Whitaker e Riz Ahmed. Insomma, un cast di grande livello che dovrebbe dare qualità all’avventura fantascientifica sceneggiata da due nomi di tutto rispetto quali Chris Weitz e Tony Gilroy.
“Qualcuno dice che il nuovo film potrebbe essere un po’ cupo e violento perché spinge molto sull’hard science fiction – ha avvertito Rossi – ma noi siamo ottimisti e siamo certi che sarà un ulteriore tassello teso a costruire il grande e articolato mosaico di Star Wars. Con questo secondo film – ha aggiunto – dedicato dalla Disney, dopo un anno dall’Episodio VII, viene sviluppata l’operazione tesa a rilanciare la Saga delle saghe che alternerà i futuri episodi della Terza trilogia con altri spin-off dedicati ai vari personaggi”. Infatti, nella nuova serie ci saranno, in seguito, i prequel su due personaggi chiave quali Han Solo e Obi-Wan Kenobi.
Per l’Episodio VIII la regia è stata affidata a Rian Johnson. Oggi Star Wars fa tendenza.
Nella conferenza è stato fatto riferimento anche al prossimo Episodio, l’ottavo. La regia è stata affidata a Rian Johnson. Le riprese tra Londra e l’Irlanda sono ormai concluse e, nel frattempo, si sta procedendo al montaggio. Tra gli attori ci saranno, prima di tutto Mark Hamill e Carrie Fisher. E ancora Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Da aggiungere celebrità come Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran. La produzione è affidata a Kathleen Kennedy e Ram Bergman. I produttori esecutivi sono J.J. Abrams, Jason McGatlin e Tom Karnowski. Il film sarà nelle sale a dicembre 2017 e, anche se c’è il massimo riserbo sulla trama, sicuramente si proseguirà con le avventure già presentate nell’Episodio VII “Star Wars: Il Risveglio della Forza”. Sulla qualità dell’Episodio VII si è soffermato nella sua relazione il presidente di Yavin 4 definendolo entusiasmante, innovativo e preziosa prosecuzione della Trilogia classica 1977/1983, secondo solo all’Episodio IV.
A parere di Rossi forse ciò che è mancato nel lungometraggio sono le sequenze più segnatamente mistiche o poetiche, come la scena finale in cui compare Luke Skywalker, ma per il resto il film di J.J. Abrams era completo: vi erano il fiabesco, la space-opera, la space fantasy sino alla science-fantasy. In Star Wars vi è di tutto: dal “Signore degli Anelli”, alla leggenda di Re Artù, passando per i Samurai di Kurosawa e i diversi generi di film girati nell’universo hollywoodiano: dai western ai film di guerra alle commedie.
Certo la Trilogia classica è divenuta “mito” e oggi la formula che prevede i nuovi personaggi e messo da parte le vicende di Anakin Skywalker e Darth Vader, elaborando nuove storie, è un’operazione utile e necessaria. Secondo Rossi dopo il film di Abrams la Saga è tornata in modo esemplare sugli schermi e gli sviluppi che potrà avere potranno essere vastissimi. Un cenno è anche stato fatto a “Star Wars: Episodio IX”, per il quale il regista sarà Colin Trevorrow, giudicato un “ottimo artigiano” del cinema, che ha girato il film “Jurassic world”. Insomma, oggi più che mai, Star Wars fa tendenza e vedere i bambini andare al cinema, ma anche essere presenti in prima fila a una conferenza su “Guerre Stellari” è veramente degno di nota e ciò significa che l’obiettivo che la Disney si era posta è stato esaurientemente raggiunto.
Dal capolavoro di Kubrick alla svolta di Guerre stellari. A fine Anni ’90 i fan club anche in Italia.
E a proposito di bambini, Luca Baldissera ha ricordato che era bambino (nel 1977 aveva sette anni) quando durante le feste di Natale i genitori lo portarono al cinema alla proiezione di “Guerre Stellari”: il film negli Stati Uniti era uscito nelle sale nel mese di giugno. Luca, come tanti, rimase letteralmente stregato e nei giorni successivi alla visione di Star Wars con il papà tornò più volte al cinema. Baldissera nella conversazione ha fatto presente che gli Anni ‘70 sono stati un periodo non facile per la fantascienza cinematografica. Dopo il capolavoro “2001: Odissea nello spazio” ci si era fermati completamente (sottolineiamo che il film ebbe due artefici capiscuola, ognuno nel proprio campo: Stanley Kubrick per la regia; la storia invece fu tratta dal racconto “La sentinella” del grande scrittore britannico Arthur C. Clarke). C’era qualcosa solo in televisione con le serie in bianco e nero e “Spazio 1999”. Così quando venne fuori “Guerre stellari” fu l’inizio di una nuova proficua stagione che insieme ad “Alien” e “Blade runner” (entrambi diretti da Ridley Scott) rilanciò la fantascienza cinematografica portando anche a rifiorire “Star Trek”.
A parere di Baldissera negli Anni ’90 si verificò un nuovo periodo di stanca, non c’era più nulla, così si creò molto materiale, il cosiddetto “Universo espanso”: si scrivevano libri e ci furono novellizzazioni realizzate anche da fan. Comunque si leggeva abbastanza e Luca si formò su autori del fantastico come Asimov, Herbert e Tolkien. Poi, nel 1997 arrivò la notizia del rifacimento su laser disc dei film classici e quindi poco tempo dopo l’annuncio che Star Wars riprendeva nel ‘99 con l’Episodio I. Da lì si è ricominciato e poi anche in Italia si sono via via creati i Club, che negli Stati Uniti erano già operativi da anni. In seguito è arrivata la rete internet, strumento basilare per la saga, e si è verificata la diffusione del fandom come lo conosciamo adesso (oggi con i social network il fenomeno è totalmente esploso mentre prima si andava avanti con le fanzine cartacee spedite per posta). E se nell’ambito di Yavin 4 Filippo Rossi rappresenta il gruppo che sostiene l’insuperabilità della serie classica, Luca Baldissera è tra coloro che ha molto apprezzato anche i nuovi film.
“A me – ha rivelato il giornalista – sono piaciuti tutti gli episodi. Sono comunque tra i pochi che pur essendo della precedente generazione ha apprezzato tantissimo i nuovi film. George Lucas ha inventato i prequel, concetto che adesso sembra normale. Nei nuovi film c’è tanta innovazione tecnologica. L’Episodio I è stato il primo lungometraggio girato nel 1999 interamente in digitale e ha aperto delle strade. Poi, narrativamente è complesso e così è anche per gli altri, per cui mi sono piaciuti subito”. Ma come è cambiato “Star Wars”, e soprattutto cosa pensa dell’Episodio VII? Luca ha riserve sulla storia girata da Abrams ritenendo che manchi di originalità per via della presenza forzata di attori come Harrison Ford, Mark Hamill e Carrie Fisher in quanto inserendo i relativi personaggi Han Solo, Luke Skywalker e Leia Organa è stata indebolita la struttura narrativa, quasi il film non potesse avere una propria vita autonoma. Per quanto riguarda invece il prossimo, l’Episodio VIII, Baldissera vorrebbe una maggiore credibilità dei cattivi poiché Kylo Ren, almeno nell’Episodio VII a suo parere non è stato proprio convincente.
Star Wars tra la cultura hippies, l’edonismo reaganiano e il ballo di Barack e Michelle Obama con R2 D2.
Molte le domande del pubblico che, sollecitato dalla brava moderatrice Paola Ramella, è intervenuto ponendo domande agli oratori: dalle musiche realizzate da John Williams definite visivamente ed emozionalmente potenti, al ruolo non sempre positivo e anzi a volte oscuro dei Cavalieri Jedi (e di mostri sacri come Obi-Wan Kenobi), alla genialità di George Lucas che, nel creare Star Wars, ha magistralmente rielaborato studi e letture ma ha anche dato vita a uno straordinario fenomeno di merchandising. Sino ai contesti dei periodi storico sociali americani nei quali sono stati realizzati i film in cui, a parere di Rossi e Baldissera, c’è sempre un velato riferimento all’attualità e agli avvenimenti storici e politico-sociali mondiali. Nel primo film, ad esempio, ci sarebbero richiami anche alla cultura hippies; negli Anni ’80 all’edonismo reaganiano; negli anni Novanta e Duemila, con le presidenze Usa a Bush padre e figlio, i richiami sono alla Guerra del Golfo e a quella in Afghanistan. Sino alle riacutizzazioni geopolitiche, negli anni odierni, in cui gli Stati Uniti sono stati governati da Barack Obama, nei quali si inserisce anche il tema della crisi d’identità delle giovani leve. Ma, a proposito di Barack Obama aggiungiamo una nota di colore: l’uscente presidente degli Stati Uniti, che è un appassionato starwarsiano, quest’anno nel corso dello “Star Wars Day” nello studio ovale della Casa Bianca ha ricevuto i fan della saga e ha simpaticamente festeggiato ballando con il robottino stormtrooper R2-D2, accompagnato dalla sua consorte Michelle. Il video del super gettonato siparietto è visionabile sul web.
Una parentesi dell’incontro triestino ha quindi riguardato i libri dedicati alla trilogia classica pubblicati dalla Mondadori. Si tratta di Una nuova speranza, L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, quelli pubblicati lo scorso anno, nei quali Filippo Rossi, da esperto, è stato chiamato alla supervisione dell’edizione italiana. “Sono stato veramente felice – ha raccontato Rossi – di aver messo il mio nome quale supervisore su vari dettagli tecnici e con suggerimenti nella rilettura delle opere. In particolare nella stesura ex novo del Ritorno dello Jedi che è un testo bellissimo e articolato, mentre gli altri due a mio parere sono più semplici. Sono comunque testi importanti poiché si tratta delle sceneggiatura e sono all’origine di tutto. Pertanto li consiglio vivamente agli appassionati”. Per quanto riguarda i programmi e i futuri appuntamenti del Fan Club Yavin 4, continuerà la proficua attività tesa, come avviene oramai dal 2004, a invitare sempre nuovi ospiti e a promuovere appuntamenti tesi all’approfondimento della Saga delle saghe, anche ovviamente divertendosi e coinvolgendo tutti coloro, iscritti e non, che condividono la passione per Star Wars.
E in attesa della Yavincon XIV del 2017 alla multiconvention Starcon di Bellaria-Igea Marina (Rimini), dove giungono sempre ospiti di grande rilievo (lo scorso anno partecipò l’artista scultore Brian Muir, che ha lavorato sul set di Star Wars, mentre quest’anno è stata la volta di Nalini Krishan che ha interpretato il ruolo di Padawan Jedi Mirialana Barriss Offee in “Star Wars II: L’attacco dei cloni”) a dicembre ci sarà un nuovo raduno che si terrà nel primo weekend dopo l’avvenuta proiezione di “Rogue One”. La manifestazione si terrà a Ravenna e sarà organizzata in collaborazione con l’EmpiRa Star Wars Fan Club, importante sodalizio starwarsiano che annovera oltre cento soci molto giovani e attivi. Si prevede lo svolgimento di seminari, proiezioni di film e mostre artistiche, di gadget, libri e riviste e non mancheranno i giochi a squadre.
Continuando con il programma di Yavin 4 è prossimamente prevista una conferenza, da ripetere nella libreria Lovat di Trieste, con Mario Alberti prestigioso artista-fumettista collaboratore di Sergio Bonelli Editore e noto per i suoi lavori con la Marvel. Alberti recentemente è risultato vincitore dell‘ILM Art Department Challenge, concorso per effetti speciali dell’Industrial Light & Magic il cui fondatore è nientemeno che George Lucas. Comunque, per chi voglia tenersi informato segnaliamo che l’attività del Club Yavin4 viene divulgata attraverso la rivista “Living Force Magazine”, la newsletter mensile “La Voce della Forza”, il sito internet www.yavinquattro.net, oltre che dalla pagina Facebook (per quanto riguarda le email sono: jedifil@yavinquattro.net e consiglio@yavinquattro.net).
Le riflessioni di due fan: la scrittrice Sara Kaleb e l’astrofisico Salvatore Salis.
Per dare spazio anche al pubblico e ascoltarne le impressioni abbiamo raccolto le testimonianze di due dei partecipanti all’incontro. Si tratta della scrittrice Sara Kaleb e di Salvatore Salis, astrofisico, entrambi ovviamente fan di Star Wars. “L’incontro – ci ha detto Sara – è stato davvero interessante, e per me entusiasmante. Ho partecipato in qualità di semplice fan. Filippo, Luca e Paola sono stati strepitosi, ciascuno con una sfumatura diversa”. A questo punto abbiamo chiesto a Sara come si è avvicinata alla saga ideata da George Lucas: “Ho amato Star Wars sin da bambina quando di nascosto guardavo gli episodi che mio zio aveva registrato e gelosamente custodiva sulle VHS. Da subito Chewbecca è stato per me uno dei personaggi più cari e lo rimane tuttora, mentre successivamente ho apprezzato la straordinaria ironia di Han Solo. Le battaglie e i conflitti tra i personaggi allora mi sembravano un mero gioco. Solamente parecchi anni più tardi ho compreso la complessità e la profondità del capolavoro di Lucas”.
Ma cosa è piaciuta alla scrittrice della serata. Come ha giudicato la lettura proposta dai relatori? “E’ proprio l’analisi su più livelli che mi ha particolarmente colpito durante gli interventi di Filippo Rossi e Luca Baldissera. Sono riusciti a esporre, in maniera chiara, una storia per niente lineare offrendo numerosi spunti di riflessione e facendo balzare sulle sedie più di qualcuno con interventi talvolta provocatori. La moderatrice Paola Ramella ha fatto un ottimo lavoro nel coinvolgere il pubblico in particolare i bambini presenti in sala. Ho apprezzato molto anche i parallelismi con l’universo di Tolkien e i suoi personaggi”. Rispetto ai prequel, Sara ha fatto presente che rimane affezionata alla Trilogia originale. Quanto all’ultimo film, ha apprezzato tantissimo Daisy Ridley e il personaggio Kylo Ren “azzeccato”. E da “Rogue one” cosa si aspetta? “Vedremo”, mentre per i futuri programmi di Yavin 4 suggerisce di ripetere la serata. Sottoscriviamo e a proposito di serate dedicate alla fantascienza segnaliamo che il 24 novembre prossimo Sara presenterà il suo romanzo dal titolo “Om-Ega, Mondi in Collisione”, l’appuntamento è fissato nella sala conferenze del New Age Center (in via Nordio 4/c) sempre a Trieste. Tra i relatori ci sarà Filippo Rossi. Una serata quindi da non perdere per tutti coloro che amano la science fiction.
Ed ecco l’altra riflessione. E’ di Salvatore Salis, classe 1987, uno che con stelle, galassie e… mondi lontani ha un rapporto quotidiano soprattutto dal punto di vista scientifico, anche se ciò non gli impedisce di sognare, amare l’avventura, la fantasia e le battaglie epocali contenute in Star Wars: “Sono stato catturato dalla saga di Star Wars non da giovanissimo, infatti avevo circa venti anni quando vidi per la prima volta la Trilogia Originale e dopo la Trilogia Prequel. Inizialmente mi avvicinai spinto da una curiosità puramente scientifica. Essendo astrofisico di studi, ero interessato a vedere come l’arte cinematografica fosse in grado di rendere sullo schermo temi come i viaggi intergalattici, mondi popolati da specie differenti dagli esseri umani ed espedienti e tecnologie per raggiungerli. Rimasi stupefatto dalla figura di Yoda e dal concetto di Forza, l’idea dell’Universo permeato da un campo invisibile ma attivo riconducibile, seppur con ovvie licenze artistiche, a numerose teorie scientifiche e cosmologiche in auge proprio negli anni di Episodio IV. Da allora, a ogni successiva visione, l’amore per Star Wars non ha smesso di crescere”.
E qui il nostro amico non manca di fare riferimenti alle preferenze relative agli episodi. In questo senso ci dice come l‘Episodio VII è quello che egli ha gradito maggiormente ritenendolo il più “smaliziato” della saga. Le motivazioni, aggiunge Salvatore sono “La ben salda dicotomia Bene/Luce- Male/Lato Oscuro, già lievemente sfumata nella Trilogia Prequel, si dissolve per lasciar spazio ad un’unica vita con tutta la sua intricata complessità”. Come potrebbe proseguire? “Mi aspetto una Rey improvvisamente tormentata e insicura e la redenzione di Kylo Ren…”.
Beh, Salvatore, come tutti noi dovrà attendere il prossimo anno per capire come si evolveranno i personaggi. Tornando alla conferenza di Trieste cosa gli è rimasto, quale considerazione aggiuntiva intende fare sugli argomenti sviscerati? “La conferenza organizzata dal Club Yavin 4 è stata indubbiamente illuminante perché, grazie alla bravura e all’entusiasmo di Filippo e Luca è stato passato al vaglio ogni singolo dettaglio della Saga, mostrando che è possibile, attraverso Star Wars, ottenere un’immagine della società coeva a ciascuno degli episodi e interpretare questi ultimi come manifestazioni di pensieri e orientamenti del genio di Lucas. Per questo, a mio parere, la visione di Star Wars va oltre il piacere di un bel film, ma diventa una vera e propria esperienza emotiva.
E’ un’opera d’arte – ha asserito il giovane astrofisico – attraverso cui è possibile riflettere sulla vita presentata da un punto di vista fantastico, sebbene in fondo realistico. Non meno bello è passare delle serate in ottima compagnia di fan conquistati dalla Saga solo di recente o dei più passionali come quelli iscritti da anni al Fan Club Yavin 4”.
Concludiamo il nostro resoconto con i pensieri di Sara Kaleb e Salvatore Salis convinti che siano interessanti e rispettabilissimi, anche perché vengono da componenti dell’universo del fandom, sempre molto attento. E qui da cronisti, non possiamo che osservare come il fenomeno, a distanza di quasi quarant’anni dall’uscita di Guerre Stellari, con le necessarie trasformazioni, rimane tra i più eclatanti e spettacolari nella storia della fantascienza cinematografica. E adesso la parola passa a “Rogue One”: reggerà il confronto? Per saperlo non ci resta che recarci nelle sale dal prossimo 15 dicembre. Poi magari ne riparliamo!
PS. La serata si è conclusa in modo conviviale gustando un’ottima pizza napoletana e con un “prototipo” di spada laser che circolava tra i commensali. Così i vecchi e nuovi appassionati, iscritti e non a Yavin 4, hanno avuto modo di parlare e scambiarsi opinioni, non solo sui film e sulla fantascienza. E’ stato un piacevole momento per conoscersi, confrontarsi e far nascere nuove amicizie e iniziative. Star Wars è anche questo.