Continuiamo il nostro personale viaggio nel mondo della letteratura fantastica alla scoperta delle nuove leve con “Viaggio nel passato” (100 pagine; 12 euro), pubblicato da Centro Minerva Edizioni: si tratta di una raccolta di sei brevi, ma inquietanti e misteriosi racconti, posti tra realtà e finzione, dell’autore esordiente Marco Pezza, il cui stile si ispira a E. A. Poe. Pezza riprende infatti quel gusto neo-gotico dell’angosciante, dell’orrido, dell’incubo tipico del famoso scrittore americano.
Vediamo nel dettaglio cosa ci serverà questa antologia. In “Viaggio nel passato” il protagonista svela, dopo più di mezzo secolo, la sua scioccante avventura tra i ghiacci dell’Antartide dove, nel gennaio del 1927, avrebbe visto, fra terrore e sbalordimento, “qualcosa che non apparteneva al mondo, allo spazio e al tempo che conosciamo”: forse Atlantide, “il continente che diecimila anni fa sarebbe scomparso inghiottito dalle acque”. Miraggio, allucinazione o verità? Verrà mai per l’umanità il momento in cui credere in fenomeni, segni o eventi apparentemente assurdi, incoerenti e illogici senza per questo essere considerati pazzi?
Una lotta fraterna per l’eredità si sviluppa in “Incubo o realtà?”. La bramosia per il dio denaro, il desiderio di sbarazzarsi dei propri consanguinei per stringere una maggiore ricchezza nelle proprie mani, e infine il buio, il soffocamento in una bara sotto metri di terra… La presunta vittima diventa l’omicida, chi escogita il delitto si trasforma in vittima.
“L’uomo dagli occhi di vetro” riporta invece all’orrore dei campi di concentramento: unghie staccate, ustioni, percosse, scosse elettriche ai genitali e tutte le varie sevizie e sperimentazioni sui corpi umani vivi.
Gerald Tribe, tra stenti ed espedienti di ogni sorta, soprattutto illegali, si lascia coinvolgere da un sporco affare che, in “L’ultima scommessa”, terrà il lettore con il fiato sospeso fino all’infausta fine del protagonista.
“La casa in vendita”, isolata dal resto del mondo, immersa nella massima quiete, è il posto ideale per chi desidera starsene in pace. E sebbene la casa sia maledetta, trova comunque degli affittuari, tra cui James Nestfield che, incurante della fama della casa, decide di stabilircisi, a suo rischio e pericolo.
Cosa prova l’uomo in punto di morte? Quali sono le sensazioni nell’esperienza pre-morte successiva a un trauma fisico? Lo psichiatra James Cornall decide di sperimentare personalmente cosa accade “Tra la vita e la morte” facendosi portare in coma clinico.
Il lettore non potrà che essere trasportato intensamente ed emotivamente da questi racconti in cui si alternano allucinazioni, incubi, percezioni illusorie, ossessioni, orrori, soffocamento, mistero, morte, avidità umana, finzione e realtà. Ai protagonisti è riservato un finale sempre drammatico che conduce alla pazzia o al decesso. L’indefinibile e l’incomprensibile, la freddezza e il calcolo sono alla base di questo libro, scritto in modo scorrevole e coinvolgente.
Buona lettura!