OMAGGIO A SUZUKI SEIJUN: TEO MANZO

Un macellaio obeso, il Teo Manzo del titolo, è solito frequentare la parrocchia, andare a messa e ricevere spesso la comunione. Faster, sua moglie, e Neo Master, l’amante di lei, approfittano delle sue assenze regolari per incontrarsi a casa di Teo.

Un giorno però, a causa dell’improvvisa morte del prete, il macellaio torna a casa ben prima del previsto; sorprende i due a letto insieme e involontariamente li uccide: il grassone cade sull’uomo schiacciandolo, mentre una trave, divelta dalla stessa caduta di Teo, impala la donna; doppio contrappasso? Ogni ipotesi è buona. Fatto sta che per disfarsi dei corpi il marito tradito li trasforma in hamburger.

Il giorno seguente va a denunciare la scomparsa della moglie. I poliziotti, una volta al corrente della relazione fra la signora Manzo e Neo Master e dopo aver appurato  anche la scomparsa dell’amante, ritengono i due fuggiti insieme; ne informano con cautela Teo e cominciano le loro ricerche. Senza insistere troppo.

Intanto, gli hamburger umani posti in vendita dal macellaio nella Germania di Fritz Haarman ottengono un successo a dir poco strepitoso; la voce del loro gusto eccezionale si sparge rapidamente in città, fino a giungere a Beo Lullu e Shawn Pipelt, dirigenti di una grande azienda alimentare, la O BOOTE FROTE. Questi contattano Teo allo scopo di acquistare la sua ricetta: lui naturalmente rifiuta.

Il rimorso fa dimagrire il macellaio a vista d’occhio, in proporzione alle scorte di hamburger umani che vanno esaurendosi.

Conosce una donna affascinante, Pufu, che lo seduce; in realtà trattasi di un’emissaria della anzidetta ditta. Quando Teo lo scopre, nauseato dal nuovo tradimento, si reca da Beo e Shawn e confessa loro che i suoi hamburger sopraffini erano di carne umana: i due affermano che saranno lieti di fornirgli i cadaveri. Inorridito e affranto, Teo vende negozio e casa, dà il ricavato in beneficenza e diventa scheletrico barbone come malamente ricalcato su se stesso.

Un giorno, mentre chiede l’elemosina nei pressi della OBF, Shawn lo riconosce e gli propone di diventare uomo-sandwich dell’azienda. Teo accetta. Al termine della sua prima giornata di lavoro, il cartellone della OBF ancora addosso, torna in chiesa dopo molto tempo: lì confessa il suo crimine  e riceve un’ostia tanto sottile quanto tagliente (1).

Gianfranco Galliano

(1)“Benché il colore rosso del fiore abbia tutta l’apparenza di stagliarsi realmente contro lo sfondo monocromatico dell’inquadratura, sappiamo che è stato ormai cancellato al fiore ogni spessore, proprio come al fiore schiacciato fra le pagine di un libro.”

(H. Shigehiko, “Un’estetica del silenzio: Suzuki Seijun”)