AMORE ED ENERGIA (1974) – PARTE 03
FLESH GORDON (Flesh Gordon)
Flesh Gordon, andata e ritorno dal Pianeta Porno (Korno) di Howard Ziehm e Michael Benveniste, merita un discorso particolare. Si può considerare la fantascienza come un argomento serio sul quale disquisire in mille modi diversi, ma è anche vero che la si può trattare con divertimento, con ironia ed anche… spingersi più in là. Al di là di questo, un merito di questo film è quello di aver concesso largo spazio a Jim Danforth (L’ammazzagiganti, Avventura nella fantasia, Quando i Dinosauri si mordevano la coda, ecc…) e ai suoi effetti speciali. Danforth usa la stessa tecnica di Ray Harryhausen, di cui fu allievo, spesso con risultati anche più accurati di quelli del suo “maestro”.
Misteriosi raggi dallo strano effetto erotico investono la Terra: chi ne è colpito prova il subitaneo desiderio di un amplesso, anzi di più amplessi. La provenienza di questi raggi è un misterioso pianeta: Korno. (Il primo nome, Porno, è stato velocemente sostituito in un secondo tempo dai distributori italiani). Flesh Gordon (da non confondersi con il grande eroe dei fumetti di Alex Raymond Flash Gordon. Infatti Flash vuole dire “lampo” e Flesh “Carne” e siamo in tema…) è a bordo di un aereo che sta sorvolando una zona quasi disabitata, quando il veicolo viene investito dai misteriosi raggi. Ciò che accade a bordo del velivolo è abbastanza logico ed è altrettanto logico che l’aereo precipiti al suolo. Unici due superstiti, lanciatisi con un paracadute, sono Flesh Gordon (Jason Williams) e Dale Ardor (Suzanne Fields). I due vagando per i dintorni incontrano un uomo, uno scienziato di nome Vaffa (Joseph Hudgins), il quale ha costruito un’astronave dalla forma di fallo allo scopo di andare a esplorare il misterioso pianeta Korno (o Porno, se preferite).
I tre decollano e, dopo un avventuroso viaggio lungo le intricate strade dell’affollatissimo traffico spaziale che crea non pochi problemi ai nostri astronauti e fa accendere due scritte d’avvertimento a bordo della nave spaziale, Cavoli Amari e Cavoli Amarissimi, giungono alla loro meta. Una volta atterrati il primo incontro dei tre ardimentosi è con i “Penosauri”, dei mostri la cui forma è chiaramente indicata dal nome e che se ne sbucano dal terreno con l’invidiato desiderio di conficcarsi su… Dale.
L’incontro con il malefico tiranno che governa il pianeta, Wang, (William Hunt), non è certamente dei più cordiali perché questi tenta, a più riprese, di eliminare Flesh Gordon senza naturalmente riuscirvi. Anzi, a un certo punto, Flesh si allea con una sorta di Robin Hood stellare (Lance Larsen) dalle inequivocabili tendenze omosessuali e questo fatto (l’alleanza, non l’omosessualità) costringe il dittatore a liberare il mostro più possente, più crudele. E’ una delle scene più spassose del film perché il mostro in questione parla con spiccato accento siculo e dopo aver ordinato “alla piccola scoreggia” e cioè al nostro Dittatore, di spostarsi, questi se ne esce all’esterno per affrontare i nostri eroi.
Colpito sul fondo schiena dove, parole sue, soffre di emorroidi, la gigantesca creatura precipita dall’alto di un torrione travolgendo il tiranno. Il nostro eroe può così ritornare sulla Terra.
La trama riassunta non rende però giustizia alle molte, curiose e anche simpatiche battute di cui il film è costellato. Se poi il genere fanta-erotico non dovesse piacere, il film merita comunque di essere visto per gli effetti speciali. Va aggiunto che in origine, il film godeva di alcune sequenze di aperta pornografia con amplessi di tutti i tipi ripresi puntigliosamente dal vero. Nella versione di normale circuito esse sono state (sic) tagliate…
(3 – continua)