Dopo un 2016 costellato di lutti di icone nerd, anche il 2017 inizia non proprio bene, con la scomparsa di John Hurt, a 77 anni per un cancro al pancreas, attore della scuola inglese, interprete di tantissimi film di qualità e di ogni genere, tra cui primeggiano vari titoli di genere fantascientifico e fantasy.
John Hurt è stato l’astronauta Kane, protagonista di una delle scene più celebri e terrificanti di Alien che poi riprese in Balle spaziali in tutt’altra chiave, il freak deforme di The Elephant Man di David Lynch ispirato a un fatto realmente accaduto, il ribelle contro il sistema di Orwell 1984 dall’omonimo romanzo, Trevor nella serie di Hellboy, il maestro di bacchette Olivander in Harry Potter, il dittatore Adam Sutler in V per vendetta e soprattutto il Dottore della Guerra in due speciali di Doctor Who, The night of the Doctor e The day of the Doctor.
Una carriera densa, in cui l’attore ha sempre saputo proporre la sua maschera che poteva essere a tratti eroica, a tratti malvagia, a tratti intrigante, dimostrando di essere uno dei migliori professionisti degli ultimi decenni, lavorando al cinema, in tv, in teatro e doppiando anche film d’animazione come La collina dei conigli e Il signore degli anelli.
Tutto questo, spesso, con poche battute a disposizione: il Dottore della Guerra appare in due sequenze, come nuova incarnazione di Who che si rivela fondamentale, mentre Olivander ha una scena nel primo Harry Potter e una nel penultimo, ma del resto ai grandi interpreti può bastare davvero poco.
L’occasione della sua scomparsa può essere quella di rivedere un po’ di sue interpretazioni, con altri film di genere come l’horror The Skeleton Key e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, e altri titoli come lo storico Un uomo per tutte le stagioni, il thriller L’assassino di Rillington Place n. 10, il drammatico Fuga di mezzanotte, il comico La pazza storia del mondo. Il suo ultimo film è stato Jackie, ultimato da lui qualche mese fa quando già sapeva di essere malato.