IL RITORNO DI KING KONG (1976) – PARTE 03
… ed altri ancora
I Carnivori venuti dalla Savana (Squirm) di Jeff Lieberman è la storia di una cittadina che viene letteralmente divorata da voracissimi vermi carnivori nel tempo record di una notte: solo tre persone scampano al massacro. La trama, per niente originale, è stata realizzata con abilissimo mestiere e senso dello spettacolo che rende il film di parecchi gradini superiore ad altri dello stesso tipo.
Centro della Terra: Continente sconosciuto (At The Earth’s Core) rappresenta una specie di seguito de La Terra Dimenticata dal Tempo, ma non tanto perché il regista e uno degli attori sono gli stessi (Kevin Connor e Doug McClure) quanto perché l’autore dei romanzi da cui le due storie sono tratte è il medesimo: Edgar Rice Burroughs, l’indimenticabile creatore di Tarzan. Una spedizione composta dal Professor Perry (Peter Cushing) e dal suo assistente David Innes (Doug McClure) penetra, con una invenzione del primo, nelle viscere della Terra, dove è situato, in un’immensa grotta illuminata da vapori vulcanici, il regno di Pellucidar. I mostruosi abitatori di questo regno sono i Mahars, creature orripilanti, i Sagoths e alcuni spauriti gruppi di esseri umani semiprimitivi. Tra essi, Gea (Caroline Munro), che aiuterà i due ardimentosi a liberare la sua gente dai mostri. Gli effetti speciali, che sono alla base di pellicole del genere, sono discontinui in quanto alcune scene appaiono ben realizzate, mentre altre rivelano errori assai ingenui; i mostri sono i soliti uomini truccati, stile giapponese.
Il Cibo degli Dei (The Food of the Gods) vede il ritorno nel settore di un vecchio regista specializzato in fantascienza: Bert I. Gordon. Egli sceglie, ancora una volta, un campo che gli è stato sempre congeniale: quello del gigantismo. Tramite una strana secrezione alcuni animali innocui, e altri meno, cominciano ad assumere proporzioni inusitate con logiche, catastrofiche conseguenze. Mediocre film ispirato a un famoso romanzo di Wells Il Cibo degli Dei.
Futureworld: 2000 anni nel Futuro (Futureworld) rappresenta un ideale seguito de Il Mondo dei Robot, realizzato con mezzi infinitamente maggiori ma con minore originalità, affidato a un certo Richard T. Heffron. Il mondo di Delos si è ingrandito, ma un altro pericolo si insedia tra le sue mura: uno scienziato duplica i visitatori del Parco e in particolare duplica gli uomini politici addestrando dei robot per la programmazione dei cloni. Due giornalisti scoprono il piano e lo sventano.
Ultimi bagliori di un Crepuscolo (Twilight’s Last Gleaming), diretto da Robert Aldrich, è una improbabile vicenda fantapolitica che descrive l’impresa di un gruppo di evasi, guidati da un ex generale americano, che s’impossessa della “Base Tre”, una postazione sotterranea dotata di missili Titan puntati su bersagli prestabiliti dell’Unione Sovietica. Se il Presidente degli Stati Uniti non renderà pubblico un documento che attesta l’assurda condotta americana nella guerra del Vietnam e non si consegnerà come ostaggio assieme a dieci milioni di dollari, i missili verranno poi lanciati. Dopo alcuni tentativi di liberare la base, il Presidente accetta il negoziato: si reca alla base per incontrare il Generale e i suoi uomini, ma franchi tiratori appostati lì intorno, uccidono lui e gli altri terroristi. Tutto viene di nuovo messo a tacere, documento compreso. Il film si basa sull’omonimo romanzo di Walter Wagner.
Dogs è un film di Burt Brickenroff interpretato da David McCallum e si inserisce in parte nei disastri a cui l’uomo sottopone la natura ma, soprattutto, riprende il tema della natura che si ribella. In un campus universitario viene installato un acceleratore nucleare di tipo avanzato; la sua messa in funzione comincia a causare strani guasti alle apparecchiature del campus e, soprattutto, risveglia gli istinti più primitivi dei cani randagi della zona, i quali attaccano a morsi il bestiame nei dintorni e poi assalgono gli uomini. Riunitisi in branco i cani devastano il campus e solo pochi, e a fatica, riescono a scampare.
Rabid o anche Rabid – Sete di sangue è un proseguimento della carriera di David Cronenberg che ne firma la regia narrando, con toni robusti e ben ritmati, il dilagarsi di un’epidemia mortale proveniente da una giovane donna (Marilyn Chambers), vittima di un incidente in moto. Il medico che la cura le innesta alcuni lembi di pelle sintetica di sua ideazione. Risultato finale: la crescita di una specie di pungiglione sotto l’ascella della donna che le permette di succhiare il sangue delle sue vittime e le trasforma, a loro volta, in idrofobi assassini propagatori del morbo. Lei stessa resterà vittima di uno dei contagiati. La protagonista era all’epoca una famosa stella del cinema pornografico.
Curioso il film Embryo di Ralph Nelson. Curioso perché vede Rock Hudson (1925 – 1985) impegnato in un film di fantascienza, accanto a Roddy McDowall (1928 – 1998) e Barbara Carrera. Qui si parla di uno scienziato che cerca di creare l’homo superior, anzi dovremmo parlare di donna, in questo caso. E che donna! Bellissima ed estremamente intelligente. Poi l’esperimento sfugge di mano allo scienziato che si ritrova costretto a distruggere quella che è diventata una “mostruosa” creatura.
A proposito di film curiosi, Spermula (Spermula) è diventato ormai un cult tra gli amanti di trash, cioè quello che oggi, e ancora a giusta ragione, viene definito cinema spazzatura, intendendo con questo termine non sempre un film orribile ma anche duro, acre, che nulla concede alla debolezza umana. Ma torniamo alla pellicola di Charles Matton che narra la storia del pianeta Spermula, condannato a perire, a meno che le sue abitanti non possano nutrirsi del “seme” terrestre. Con estrema originalità la missione di sopravvivenza fallisce perché una delle abitanti si lascia trascinare dai gorghi della passione.
Per la regia di Bruce Geller, con evidente ispirazione a Swarm Incombe, arriva sugli schermi Bees: lo sciame che uccide (The Savage Bees), ancora una volta parliamo di api assassine. Una nave, nei pressi di New Orleans, entra in collisione con un’altra nave proveniente dal Brasile che portava un carico di frutta. Quando cominciano a verificarsi degli inspiegabili casi di omicidio si viene a sapere che una particolare e pericolosissima specie di api, provenienti dal Brasile ed evidentemente trovatisi sulla nave da carico, è la responsabile dei morti. Ogni tentativo per distruggere gli insetti fallisce, persino l’intervento di un esperto (Horst Bucholz, 1933 – 2003) non sortisce l’effetto sperato, anzi, egli stesso resta vittima delle api. Alla fine i due protagonisti riescono a condurre le api in un luogo isolato e ad abbassare la temperatura fino ad uccidere tutti gli insetti. Forse tutti, perché nella scena finale, cogliamo un piccolo movimento vitale in uno degli insetti…
Carrie lo sguardo di Satana (Carrie) di Brian De Palma ci interessa perché la protagonista, Carrie (Sissy Spacek), è una giovane dotata di poteri paranormali, ma insicura e soggetta a scherzi anche feroci da parte delle sue compagne di liceo. Né le cose nella sua casa funzionano meglio in quanto la madre (Piper Laurie) è una donna ipocrita e crudele, tutta dedita a una ottusa visione religiosa e paranoica. Ella considera i poteri di sua figlia come una cosa diabolica e maligna e costringe la giovane a subire delle punizioni per queste sue particolari doti. Durante la festa da ballo di fine corso Carrie viene eletta reginetta della festa ma alcuni suoi compagni (tra essi spicca un ancora imberbe John Travolta) le organizzano uno scherzo crudele innaffiandola con sangue di maiale. I suoi poteri telecinetici entrano in funzione e scatena un incendio nel quale la maggior parte dei ragazzi e degli insegnanti perdono la vita. I suoi poteri si liberano anche a casa: Carrie uccide la madre e provoca un altro incendio nel quale lei stessa perisce. Unica superstite una sua compagna, Sue, tormentata da incubi spaventosi…
Ritorna ancora una volta Ishiro (o Inoshiro) Honda con il film Distruggete Kong: La Terra è in pericolo (Mechagojira No Gyakushu). Un altro tentativo di invadere la Terra viene fatto dagli alieni che con il mostruoso Titano Kong affondano un sottomarino impegnato in rilevazioni scientifiche. Il governo giapponese cerca di indagare sull’attività del Professor Mafune, ma la figlia dello scienziato, Katsura (Tomoko Ai) li allontana. Essa è ormai una creatura artificiale, completamente ricostruita dagli alieni e ha nel suo torace i comandi per muovere Titano Kong e Mechagodzilla. Quando i due attaccano Tokyo interviene il vero Godzilla e anche Katsura, resosi conto di quello che è diventata, darà una mano al risolversi della vicenda suicidandosi. Godzilla spazza via gli ultimi rimasugli di mostri meccanici e si allontana soddisfatto. Nella versione americana è stato aggiunto un prologo di cinque minuti per giustificare, nel cast, l’apparizione di nomi americani. Da notare anche la trasposizione dei nomi: in realtà il Titano Kong sarebbe il Titanosaurus e Mega Godzilla è il più giusto MechaGodzilla.
Guerra Spaziale (Wakusei Daisenso – The War in Space) di Jun Fukuda non rientra nel novero dei film di mostri giapponesi ma, piuttosto, assomiglia di più ad Atragon. Anno 1988: l’avvistamento di oggetti volanti non identificati si sta moltiplicando. Dalla stazione spaziale Terra le comunicazioni vengono interrotte subito dopo che sono state segnalate delle navi spaziali sconosciute in rotta di avvicinamento verso il nostro pianeta. Gli alieni attaccano distruggendo le maggiori capitali del pianeta. Una superastronave chiamata Gothen, costruita dal Professor Takigawa (Ryo Ikebe, 1918 – 2010), si dirige sul pianeta degli invasori, il povero e malridotto Venere, le cui piogge acide non impediscono di mandare contro l’indistruttibile nave spaziale stormi di dischi volanti. Dopo altri tentativi andati a vuoto ai Venusiani non resterà che morire disintegrati.
Segnaliamo poi Gli Uomini di Marte (Mars Men), con una battaglia di mostri terrestri e marziani per il possesso di una statuetta dai poteri magici. La, chiamiamola regia, appartiene a Seika Den.
Il Fantabus (The Big Bus) di James Frawley è un mezzo a propulsione nucleare inventato da uno studioso con l’aiuto di due assistenti ma durante il suo collaudo un misterioso sabotatore cerca di demolire il fantastico mezzo. Il tutto in tono di commedia.
Ora dobbiamo fare un attimo i conti con i figli di King Kong, con i derivati cioè dal film di John Guillermin, tentativi di imitazione, come vedremo, molto approssimativi.
Il Gigante dell’Himalaya (Hsing Hsing Wang) di Meng-Wa Ho, non ci racconta nulla di nuovo anzi, ambienta la solita avventura del solito scimmione alla caccia dell’altrettanto solita ragazza, nel mondo cinese. Un amore impossibile e il povero gigantesco primate ne farà le spese.
Queen Kong (Queen Kong – Queen Godzilla) è, invece, un film inglese di Frank Agrama, in realtà una commedia dove una gorilla rapisce un uomo.
Infine Super Kong (Ape Super Kong) di Paul Leder, è un tentativo di rifare il film di Schoedsack entrando in concorrenza con il remake di Guillermin, ma per il resto la storia è nota: il gorilla rapisce la fanciulla che viene poi salvata a spese del gigantesco scimmione.
Assemblando alcuni episodi del serial TV Spazio 1999, nelle sale cinematografiche è uscito Spazio 1999 (Space 1999) di Lee H. Katzin che ha firmato l’episodio pilota intitolato Separazione (Breakaway), ma il film è composto con i ritagli di altri due episodi: Gli Occhi di Tritone (Ring around the Moon) per la regia di Ray Austin e Un altro tempo, un altro luogo (Another Time, Another Space), diretto da David Tomblin. In questa versione, realizzata apposta per il mercato italiano, la colonna sonora è di Ennio Morricone.
Fantascienza e horror in questo film spagnolo dovuto alla regia di Narciso Ibanez Serrador, il titolo: Ma come si può uccidere un bambino? (Quien puede matar a un nino?). Marito e moglie vanno in vacanza su un’isola della Spagna, Almanzora, e qui si accorgono con terrore che i bambini dell’isola hanno eliminato tutti gli adulti e ora danno la caccia a loro. La donna muore e il marito si salva ma viene ucciso dal guardiacoste per errore. I bambini s’impossessano della barca dopo aver massacrato i poliziotti e si dirigono verso la costa per moltiplicare la loro nuova feroce genìa.
Gli Occhi di Laura Mars (Eyes of Laura Mars) per la regia di Irvin Kershner: Laura Mars è una fotografa di successo che scopre di essere in grado di “vedere” dei delitti mentre stanno avvenendo come se li vedesse attraverso gli occhi dell’assassino.
Il Triangolo delle Bermude (The Secrets of Bermuda Triangle) di Renè Cardona Jr. narra della scomparsa di uno yacht con a bordo due famiglie e che svanisce misteriosamente nel malefico Triangolo.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
I CARNIVORI VENUTI DALLA SAVANA 30 Holding
CARRIE LO SGUARDO DI SATANA Koch Media
CENTRO DELLA TERRA CONTINENTE SCONOSCIUTO Eagle Pictures
IL CIBO DEGLI DEI Golem Video
DISTRUGGETE KONG: LA TERRA E’ IN PERICOLO Pulp Video
DOGS General Video (VHS)
EMBRYO Cult Media
LA FUGA DI LOGAN Panarecord (VHS)
FUTUREWORLD: 2000 ANNI NEL FUTURO Pulp Video
IL GIGANTE DELL’HIMALAYA Quadrifoglio
GUERRA SPAZIALE Pulp Video
KING KONG (1976) Dall’Angelo Pictures
MA COME SI PUO’ UCCIDERE UN BAMBINO? Cecchi Gori
GLI OCCHI LAURA MARS Columbia (VHS)
RABID SETE DI SANGUE Pulp Video
SPAZIO 1999 Pulp Video
IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE Pulp Video/Emi/Cult Media
ULTIMI BAGLIORI DI UN CREPUSCOLO Storm Video
UOMINI DI MARTE Torino Video (VHS)
(3 – fine)