STATELESS

Esce per le Edizioni Asino Rosso il nuovo lavoro di Sandro Battisti intitolato “Stateless” (82 pagine; 4,49 euro), disponibile in formato Kindle su Amazon a cura di Roberto Guerra… ovvero “Microversi da un Avatar quantico”.

Più noto come esponente di spicco della nuova fantascienza italiana cosiddetta Connettivista, con diverse pubblicazioni rilevanti alle spalle, già anche Premio Urania Mondadori, Sandro Battisti presenta ora nanosperimentazioni linguistiche e semplicemente sorprendenti. Anche, infatti, blogger creativo (scrive fra l’altro su Fantascienza com) nel suo personal universo parallelo nella Rete, oltre a cartografare puntualmente il divenire della science fiction contemporanea, da tempo innesta parole diversamente poetiche compresse come un microchip quantico. In una manciata letterale di versi dilatati come coriandoli lanciati nello spazio, la parola esita come in assenza di gravità, sembrano messaggi criptati di una specie aliena inviati sulla Terra con password prossime alla pubblicità d’avanguardia ancora non creata oppure a ideogrammi Zen o geroglifici o persino Haiku d’Oriente.

Ha detto in merito lo stesso autore: “I miei lavori letterari, di speculazione cerebrale ed empatica, sono costantemente sulla frontiera dell’umano e spesso e volentieri vanno oltre. Amo essere oltre il limite del conosciuto, provo così poca attrazione per le miserie umane da voler costantemente cercare l’espressione dell’inumano, oltre anche il postumano; voglio, in altre parole, sondare l’etereo, spostare la speculazione esistenziale oltre il range dell’incarnato, così foriero di problemi e limitazioni da non interessarmi: percepire il libero fluire dell’energia senziente mi riempie di emozione, attenzione, surrealtà, mi rende libero da ogni miseria umana”.

Sandro Battisti, scrittore di fantascienza italiano, è di Roma ed è nato nel 1965: il suo esordio è del 1993 con il racconto “Il gioco” pubblicato da Stampa Alternativa. Tra i primi blogger attivi in Italia, noto in rete con lo pseudonimo di “Zoon”, nel 2004 è stato uno dei fondatori del movimento letterario Connettivista. A partire dal 2005 si è dedicato allo sviluppo di uno scenario comune a molti suoi lavori successivi, noto come “Impero Connettivo” dapprima con racconti apparsi inizialmente su NeXT, la fanzine del movimento di cui ha assunto anche la direzione, e con il fumetto “Florian”, successivamente in più romanzi, tra cui spiccano: “PtaxGhu6”, scritto in collaborazione con Marco Milani (2010), “Olonomico” (2012) e “L’impero restaurato” (2015), con cui vince il Premio Urania (ex aequo con “Bloodbusters” di Francesco Verso). Suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie Noir no War (a cura di Alda Teodorani e Marco Milani), Supernova Express (a cura di Giovanni De Matteo e M. Zolin), Frammenti di una rosa quantica (a cura di Lukha B. Kremo), Notturno alieno e Terra Promessa (entrambe a cura di Gian Filippo Pizzo), The Origins (a cura di Marco Milani), NeXT-Stream (curato assieme a Lukha B. Kremo e Giovanni De Matteo), oppure in e-book (tra gli altri “La mappa è una contrazione” e “Ancient name”). Nel 2009 ha curato l’antologia di racconti connettivisti A.F.O. – Avanguardie Futuro Oscuro. Ha pubblicato articoli e racconti anche sul sito Fantascienza.com e sulla rivista Futuro Europa. Con altri connettivisti ha scritto il cortometraggio “La trentunesima ora”, prendendovi parte come attore. Dal 2010 collabora con Kipple Officina Libraria come editor. Conduce sulla webradio radionation.it il programma radiofonico Tersicore. Nel 2015 pubblica due raccolte di racconti, una dedicata all’universo dell’Impero Connettivo, “I dispacci imperiali”, e l’altra, dal titolo “Nel paradigma olografico”, riservata alle altre tematiche care all’autore. Nel 2016 è tra gli autori di “Futurismo Renaissance – Marinetti e le avanguardie virtuose”, e-book (D-Editore) a cura di R. Guerra e P. Bruni.

Buona lettura.

A cura della redazione