LA BALLATA DI BLACK TOM

Edizioni Hypnos ha pubblicato recentemente l’horror “La ballata di Black Tom” (98 pagine; 8,90 € la versione cartacea e 2,99 € l’e-book) di Victor LaValle su traduzione di Laura Sestri e con la copertina firmata da Ivo Torello.

Pubblicato nella collana “Visioni”, con “The Ballad of Black Tom”, questo il titolo originale dell’opera, l’autore Victor LaValle riprende uno dei classici del fantastico, “Orrore a Red Hook” di H.P. Lovecraft, immergendolo nella realtà degli afroamericani della New York degli anni Venti, raccontandoci del giovane nero Charles Thomas Tester e di cosa gli successe dopo l’incontro con l’occultista Robert Suydam a Flatbush.

“La ballata di Black Tom” ha portato Victor LaValle tra i finalisti dei Premi “Hugo” e “Nebula”, dello “Shirley Jackson Award” e dei “Bram Stoker Awards”, impressionando Laird Barron che ha dichiarato: «La novella di LaValle è un magnifico esempio di letteratura weird e di come dovrebbe essere scritta». E ancora Anthony Doerr: «Se gli dei della letteratura avessero mescolato insieme Haruki Murakami e Ralph Ellison, il risultato sarebbe Victor LaValle.».

Diamo uno sguardo alla trama. New York, anni Venti. Charles Thomas Tester è un “intrattenitore” nella Harlem del jazz. Lui sa come lanciare un incantesimo anche senza magia e come attirare la gente. Ma quando dovrà consegnare un pericoloso libro a una maga solitaria nel cuore del Queens e s’imbatterà in un ricco occultista di nome Robert Suydam a Flatbush, sulle cui tracce è l’investigatore Thomas Malone, il giovane nero di Harlem aprirà la porta a un regno di profonda e imperscrutabile magia, attirando l’attenzione di creature che sarebbe meglio lasciare dormienti. L’umanità sarà davvero spazzata via? Il globo tornerà di nuovo ad appartenere a… Loro?

Per farci un’idea dell’opera di LaValle, leggiamo un breve estratto dal romanzo:

“Quello che uomini come me avrebbero respinto come superstizione o, peggio, come male puro, io imparavo invece ad apprezzarlo. Più leggevo, più ascoltavo, più divenivo sicuro che un immenso e segreto spettacolo fosse in atto durante la mia vita, durante tutte le nostre vite, ma la maggior parte di noi era troppo ignorante, o troppo spaventata per alzare lo sguardo e guardare. Perché guardare significherebbe capire che lo spettacolo non è stato allestito per noi. Significherebbe apprendere che non siamo assolutamente di alcun interesse per gli attori”.

Victor LaValle, classe 1972, è autore americano di narrativa e saggistica. Del 1999 è “Slapboxing with Jesus”, raccolta di racconti dedicati alle condizioni degli afro e latino americani nella New York degli anni ‘70 e ’80. Seguono i romanzi “The Ecstatic” (2002), “Big Machine” (2009), con cui vince lo “Shirley Jackson Award”, “The Devil in Silver” (2012) e “The Changeling: A Novel” (2017). Con “The Ballad of Black Tom” (2016), originale ripresa del racconto “Orrore a Red Hook” di H.P. Lovecraft, è in lizza per la vittoria ai più prestigiosi premi dedicati al fantastico: “Hugo”, “Nebula”, “Shirley Jackson Award” e “Stoker”.

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Buona lettura.

A cura della redazione