Ho sentito Sergio Alteri giusto una ventina di giorni fa, via mail come sempre: eravamo d’accordo per una nuova intervista dedicata a “Magellan”, il suo ultimo libro facente parte della saga di “Terminal War”, pubblicato da TeaDue in questi giorni. Era stato lui a fare il mio nome all’ufficio stampa della casa editrice e loro mi avevano contattato per un articolo dedicato al romanzo.
Subito dopo scrissi a Sergio per ringraziarlo e lui mi rispose così:
“Hey David
Grande grazie della tua presenza! Seguo sempre & con grande interesse la tua straordinaria Zona Morta: kudos to you!
Riguardo a TW, well, immagino che tra zone morte assortite, we need to stick together.
Resto quindi on call per qualsiasi iniziativa futura, della quale ti ringrazio di nuovo. Un abbraccio e a sentirci a tua discrezione.
Sergio”.
Mi parlava sempre con il suo slang misto inglese e misto italiano e si complimentava sempre per il mio operato sulla Zona Morta… era troppo buono… e anche per questo lo ammiravo davvero tanto, ma non per la stima che ogni volta mi dimostrava, bensì perché nonostante fosse un Maestro, in realtà si comportava semplicemente come un amico, come se ci si conoscesse da una vita e si fossero passate intere serate al bar a chiacchierare delle nostre passioni e del nostro amore per il fantastico.
E proprio da vero amico mi aveva fatto arrivare una copia di “Magellan” con dedica e autografo… un vero onore, credetemi!
Ora purtroppo Sergio è scomparso, quell’intervista non ci sarà più, ma soprattutto non ci sarà più una persona d’oro, un uomo dalle mille sfaccettature, un vero amico che amava il suo lavoro e tutti quelli che amavano il suo lavoro e che facevano il proprio lavoro con amore.
Purtroppo mi restano solamente le sue ultime parole, quelle dell’ultima mail… mi dispiace davvero non essere riuscito a sentirlo per l’ultima volta, potergli almeno dire “ciao e grazie per tutto”…
“David
Davvero grande grazie per la tua straordinaria presenza ed eccezionale sostegno. June 1st: Dead Zone Day.
Come puoi immaginare, TW e’ un percorso molto lungo — sia in pagine che in anni-luce — articolato su 5, diventati poi 6 volumi. Una sorta di affresco del futuro oltre “Ultima Luce”.
X la serie, megalomani a gogo’. Ack!
Onorato quindi di rispondere alle tue domande a tempi brevi, hey, non vogliamo che quei reattori al plasma vadano giu’ di pressione.
Un forte abrx & a sentirci quando vuoi,
Sergio”.
Arrivederci nell’aldilà amico mio… ora più che mai!