Vuoto
- I poliziotti non si son visti – Elisa scuote la testa, gli occhi molli e acquosi.
- Dicono che si era fatta dei nemici… – Mara scorre il giornale – un giro di soldi molto forte, forse coperto dalla ‘ndrangheta… -
- Parlano di una tizia russa… – Anche Cristiano sta leggendo l’articolo – Soldi e invidia… Indagano sulla strada delle lucciole. -
- E’ normale, su cos’altro dovevano indagare? – dice Elisa.
- Ecco Gianni e Nuccio. -
Nuccio arriva all’altezza dei tavoli, lo sguardo paralizzato a terra. Elisa si alza di colpo dalla sedia e lo va ad abbracciare. Il guardiano notturno resta lì in piedi, con Elisa che gli penzola dalle spalle.
- Perché lei? – è la sola cosa che esce dalle labbra di Nuccio.
Nel paese non passa una macchina; solo il rumore del traffico sulla tangenziale per Vercelli affiora di tanto.
- Quando i funerali? -
Nessuno gli risponde e Gianni si chiude dentro le spalle, fissando una casa dall’altro lato della strada.
Mara ha indosso un paio di jeans e una t-shirt grigia. Tiene le mani a coppa in mezzo alle gambe, sente di essere fuori posto. Vorrebbe partecipare al dolore collettivo, ma sa di non essere altro che una conoscente, per quel nucleo di persone.
- Che schifo – Cri chiude il giornale con una smorfia di rabbia e disgusto.
Elisa gli passa una mano sul ginocchio, prova a cercare il suo sguardo, si avvicina un poco a lui.
Il gruppo di amici resta lì, seduto ai tavoli della trattoria, senza più dire parole. Gli sguardi fugano gli sguardi, le domande sarebbero tante, ma non escono dalle bocche.
(14 – continua)