LA RAGAZZA SUL MAGGIOLONE GIALLO 18

Quei soliti brutti film

Cri, Gianni e Nuccio sono seduti, uno a fianco all’altro, su un ingombrante divano nero. Davanti a loro un televisore trenta pollici, di quelli vecchi, con l’immenso tubo catodico dietro. Alle loro spalle c’è una stanza con le pareti in mattoni, senza arredo.

Nuccio ha gli occhi fissi al monitor; Cri giochicchia con il cellulare, ogni tanto alza lo sguardo al film, altre volte si gira verso Nuccio per scambiare due battute. Nel monitor c’è un lupo mannaro che insegue una ragazza discinta, tra le strade di Napoli, sotto una luna polverosa, coperta di nuvole.

- Voi ci pensate mai? – fa a bruciapelo Gianni.

Il giovane milionario si volta, in ascolto.

- A cosa? – il volto di Gianni fa comprendere all’amico l’argomento dei suoi pensieri – Dici ad Anna? -

- Beh, sì, dico… – Non è strano? Noi qui a guardare i soliti film… E lei là sotto con dieci buchi nella schiena… -

Il giovane fannullone rimane in silenzio, allibito dalla violenza della frase del bidello. Non aveva mai sentito parlare l’amico in modo così diretto. Per un attimo, si è anche sentito ferito, da quelle parole.

Nuccio ha gli occhi fissi allo schermo.

- Eh, ma cosa… – Cri si interrompe e torna con gli occhi al monitor.

- Possibile sia il solo a fare questi pensieri? – Gianni si issa sul divano, gli occhi spalancati e fermi – i giornali scrivono e scrivono… Ma chi ce lo dice che l’hanno ammazzata perché faceva la puttana? -

Nuccio si volta di colpo. Con gli occhi azzurri e gelidi fissa Gianni. Si alza e senza dire una parola attraversa la stanza ed esce dalla porta in legno. Gianni lo guarda uscire, poi abbassa lo sguardo a terra.

- Non era per… – dice il bidello a bassa voce.

Cri ruota sul bacino e si accosta all’orecchio dell’amico con la bocca.

- Lascia stare, a quello non gli si può parlare. -

- Era la sua ragazza. E poi qui stanno dando tutti di matto… – prosegue sottovoce – quello là fuori a schiumare rabbia, a chiudersi… Elisa a far certi discorsi… -

- Perché, cosa succede ad Elisa? -

- Rimanga tra noi… – Cri si accosta ancora di più al viso dell’amico -L’altra sera mi ha parlato di una cosa strana, come fosse depressa… -

- Per Anna dici? -

- Secondo me è stata come una goccia – distende la mano con il palmo in su.

- Ho capito – Gianni abbassa lo sguardo, pensieroso.

(18 – continua)

Daniele Vacchino