Sandro Battisti con il romanzo “L’Impero restaurato” (Urania Mondadori) e Giovanni Mongini con il saggio “L’Universo in celluloide. Il cinema di fantascienza tra stelle e pianeti” (Ed. Della Vigna) sono i vincitori della VI edizione del Premio per la critica Ernesto Vegetti. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 26 agosto a San Marino, presso lo splendido teatro Titano. La manifestazione si è tenuta nell’ambito del IV Raduno Tolkieniano.
In apertura dell’incontro il presidente della World Science Fiction Italia, lo scrittore Donato Altomare, ha evidenziato come il Premio Vegetti, organizzato dalla WorldSF in collaborazione con la famiglia Vegetti, sia l’unico concorso in Italia per opere edite nell’ambito della fantascienza. Quanto alla storia del Premio ha fatto presente che esso era stato pensato da Ernesto Vegetti (già presidente della WorldSF Italia) e doveva intitolarsi Sidera. In seguito alla sua prematura dipartita, avvenuta nel 2010, la WorldSF Italia ha inteso dedicarlo allo stesso Vegetti per ricordare uno dei massimi esponenti della fantascienza italiana. Altomare ha poi presentato i finalisti che per la per categoria romanzi erano: Angeli di plastica di Emanuela Valentini (Delos Digital); Eden di Maurizio J. Bruno (Tabula Fati); L’impero restaurato di Sandro Battisti (Mondadori-Urania); Lungo la notte di Fabio Fabio Centamore (Delos Digital); Ritorno a Frisland di Enrico Di Stefano (Della Vigna). La giuria era composta oltre che dal presidente Matteo Vegetti, dai componenti Anna Maria Bonavoglia, Adalberto Cersosimo, Andrea Vaccaro. Per la categoria dei saggi invece erano in concorso: Data astrale 2016.09, cinquant’anni di Star Trek di Cesare Cioni (Ultra); L’universo in celluloide tra stelle e pianeti di Giovanni Mongini (Della Vigna); Post 11 settembre. Letteratura e trauma di Riccardo Gramantieri (Persiani); Quando la fantascienza è donna. Dalle utopie femminili del secolo XIX all’età contemporanea di Eleonora Federici (Carocci). La giuria era così composta: Matteo Vegetti presidente e Franco Piccinini, Filippo Radogna, Carmine Villani, componenti.
Nel suo saluto la signora Stefania Mainelli-Vegetti, moglie del compianto Ernesto, ha ringraziato i finalisti e tutti i concorrenti per aver partecipato al Premio, i giurati per l’impegno e la WorldSF Italia per la realizzazione del concorso dedicato alla memoria del marito Ernesto, il quale amava la fantascienza e alla cui diffusione aveva dato tutto se stesso.
In proposito, il giornalista e scrittore Filippo Radogna, conduttore della serata, ha ricordato come Vegetti (1943 – 2010) fosse un uomo di pensiero e azione, organizzatore di importanti convention, ma soprattutto l’ideatore dell’insuperato “Catalogo Vegetti”, fonte basilare per le notizie che riguardano le opere e gli autori del fantastico in Italia, strumento essenziale per studiosi e scrittori ma anche solo per appassionati.
La parola poi è passata ai finalisti presenti, ossia Battisti e Bruno per la narrativa e Cioni, Federici, Gramantieri e Mongini per la saggistica. Gli autori hanno parlato delle proprie opere dando vita a un denso dibatto riguardante la fantascienza italiana e internazionale, sia letteraria che cinematografica, tra passato e presente. I due vincitori sono stati proclamati dalla signora Stefania Mainelli-Vegetti. Per la categoria romanzi è stato premiato Sandro Battisti con “L’impero restaurato”. Battisti, nato a Roma, è stato tra i fondatori del movimento letterario denominato Connettivismo. L’autore nasce poeta per poi dedicarsi alla narrativa fantascientifica. Il romanzo “L’Impero restaurato”, Premio Urania nel 2014, rientra nella saga de l’Impero Connettivo al quale egli ha dedicato vari romanzi. Si tratta di una fluente narrazione con un linguaggio contaminato e una robusta struttura fantascientifica. L’opera ha spunti speculativi e il pregio di collegare il passato con lo spazio sconfinato di altri mondi immaginari. Lo scrittore romano nei saluti di ringraziamento ha dedicato il premio ai colleghi e amici connettivisti.
Per la sezione saggi ha vinto invece “L’Universo in celluloide. Il cinema di fantascienza tra stelle e pianeti” di Giovanni Mongini che è uno degli autori storici della fantascienza italiana. Scrittore, saggista, critico cinematografico, più volte vincitore del Premio Italia. Il testo di Mongini è un ampio e complesso studio nel quale l’autore emiliano con certosino lavoro ha legato la scienza e la fantascienza, infatti il saggio unisce la fantasia dello scrittore, la conoscenza del cinefilo di SF alla competenza di divulgatore scientifico. Vanni Mongini prendendo la parola ha rimarcato che continuerà a dedicarsi alla ricerca e alla valorizzazione del mondo della fantascienza. In chiusura il presidente della WorldSF Italia Donato Altomare nel complimentarsi con i vincitori e con tutti i finalisti ha affermato che il sodalizio tiene molto a questo Premio e intende potenziarlo e divulgarlo sempre di più, per cui nelle prossime edizioni, nell’ambito del programma di rilancio dell’associazione, ci saranno grandi novità.