Anche i loro peggiori detrattori oggi devono riconoscere che manga ed anime hanno saputo ritagliarsi uno spazio nell’immaginario ormai di più di una generazione, che si è appassionata a questo modo insolito di raccontare storie di vario genere, in cui il fantastico ha grande rilevanza, capace di svelare la forza di una cultura estranea a quella occidentale ma non per questo meno interessante.
Sulla cultura otaku escono in continuazione studi in tema: all’estero sono usciti anche documentari di approfondimento, che in qualche caso hanno spaziato anche su altri aspetti e immaginari connessi al mondo geek e nerd, come per esempio A fan’s hope, che racconta il mondo che gira intorno al Comicon di San Diego. Ora è il momento di un documentario italiano, Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay, diretto da Francesco Chiatante e presentato già in varie fiere.
Animeland, letteralmente terra degli anime, racconta come gli anime e i manga sono diventati così famosi e amati in Italia e quanto sono ancora importanti oggi. Per fare questo si rivolge agli appassionati, ma non soltanto agli otaku che si incontrano alle fiere, ma anche a persone famose che sono state e sono ancora, in maniera spesso insospettabile, appassionate del made in Japan.
Tra le interviste ci sono quelle di noti studiosi e cultori come Luca Raffaelli e Marco Pellitteri, a persone che si sono costruite una professionalità e carriera grazie agli anime come Massimiliano de Giovanni, ma anche a fan a sorpresa come Caparezza, Paola Cortellesi, Fausto Brizzi e Valerio Mastrandrea, che erano anche loro davanti alla tv ad appassionarsi ad Heidi e Goldrake.
Sarebbe sbagliato pensare che Animeland sia solo un tributo alla nostalgia canaglia, visto che si parla anche di quanto oggi manga ed anime piacciono, attraverso la ripresa di vari eventi di questi ultimi anni, come “Lucca Comics”, il “Romics” e il red carpet a Venezia per il film di Capitan Harlock con Leiji Matsumoto, che ha sancito in pratica che l’immaginario del Paese del Sol levante è alla pari di altri capace di coniugarsi in tante forme e di ispirare persone nel tempo libero e nella costruzione di carriere lavorative.
Animeland non si rivolge solo agli otaku, ma a chiunque voglia scoprire o riscoprire un mondo interessante e presente ormai in libri, film, canzoni, telefilm, eventi.