LA RAGAZZA SUL MAGGIOLONE GIALLO 24

Lacrime di sangue

La casa di Silvia Giacomina è circondata dal nastro che circoscrive la scena del crimine. Le macchine della polizia e dei carabinieri sono parcheggiate tutt’intorno, alla rinfusa. La gente del paese è scesa tutta per strada, fa un gran vociare. Dentro, il commissario osserva con i suoi uomini il luogo dell’omicidio.

- La mano di un macellaio – dice al suo vice.

- Due coltellate per ucciderla. Poi ha infierito sul cadavere con altre quindici. -

- Uno scempio. -

Il cadavere di Mara è ai piedi delle scale, a faccia in giù, in una pozza di sangue. Le scale sono imbrattate di sangue: gli schizzi sono arrivati fino al soffitto, sembrano sottili lacrime rosse che cadono dall’alto.

- Tutte le impronte sulla scala e sulle maniglie… – fa il commissario ai suoi uomini – e poi proviamo a calcolare la lunghezza della lama… – indica il cadavere con una smorfia – dormiva o…? -

- Ci ho pensato. Ancora non sappiamo nulla – risponde il vice del commissario.

- Fuori, fuori! – il commissario va verso la porta, con le braccia fa il segno di andarsene ai giornalisti di La Sesia – è roba troppo cruda per voi! -

 

- Amiche dunque? – il Questore è seduto alla scrivania in legno d’ebano, le carte impilate sulla destra, un enorme posacenere alla sinistra.

- Sì Signor Questore, abbiamo interrogato mezzo paese – il commissario è seduto con le gambe a squadra, con un dito batte nervosamente sulla coscia – tutti dicono che le due ragazze erano sempre insieme. -

Il Questore passa la mano sul pizzo, inarcandosi sulla scrivania.

- Stava per entrare anche lei nel giro… – il Questore lascia la frase sospesa nell’aria – … Questa volta però sono arrivati fino a casa sua… -

Il commissario annuisce, con uno sguardo da iena, i capelli impomatati all’indietro.

- Forse vogliono eliminare la concorrenza, anche quella in arrivo… – il commissario muove la mano sinistra – Probabilmente il posto se lo vogliono prendere le albanesi, o i trans. -

- Già – il Questore fa ballare leggermente gli angoli delle labbra – in quegli ambiente lì… -

- Sì esatto, Signor Questore, la ragazza probabilmente non aveva più soldi e la prostituta l’aveva aiutata a trovare i primi contatti. -

- Inutile cercare altrove – sibila il Questore.

Il commissario fa un cenno con la testa.

- Il maniaco lo esclude? – chiede il Questore abbassando gli occhi su un enorme taccuino.

- In paese son solo vecchi e quattro scemuniti – dice il commissario con una smorfia. Poi si alza, salutando con molta deferenza.

- Commissario – si sente chiamare mentre sta abbassando la maniglia della porta – faccia chiudere la strada delle lucciole. Tiriamo su un bel polverone. La gente onesta ha bisogno di sentirsi protetta dalle forze dell’ordine. –

(24 – continua)

Daniele Vacchino