Titolo originale: Ator l’invincibile
Anno: 1982
Regia: David Hills
Soggetto: Sherry Russel
Sceneggiatura: Sherry Russel
Direttore della fotografia: Frederick Slonisco
Montaggio: David Framer
Musica: Carlo Maria Cordio
Effetti speciali: Pat Russell
Produzione: Alex Susmann e Patrick Murphy
Origine: Italia
Durata: 1h e 34’
CAST
Miles O’Keeffe, Sabrina Siani, Ritza Brown, Edmund Purdom, Dakkar, Laura Gemser, Olivia Goods, Jean Lopez, Nat Williams, Chandra Vazzoler
TRAMA
In un regno fantastico nasce un bambino che porta sul cuore il segno di Thauren. Secondo l’antica profezia, egli, con la sua spada dalla lama d’oro, sconfiggerà il Gran sacerdote del ragno. Costui, venuto a conoscenza della sua nascita, fa uccidere tutti i bambini del regno. Il piccolo, a cui è stato dato il nome di Ator, viene però salvato da Griba, un guerriero esiliato che lo affida alla di un villaggio lontano. Ator cresce insieme a sua sorella Sandra… e se ne innamora. Giunto alla maggiore età chiede a suo padre il permesso di sposarla. Suo padre gli svela che è stato adottato e pertanto può sposarla. Il giorno delle nozze, però, arrivano i guerrieri del Gran sacerdote. Sicuri di aver avvistato nelle vicinanze del villaggio Griba mentre controlla Ator, distruggono il villaggio e rapiscono Sandra. Mentre scappano, uno dei guerrieri colpisce Ator alla spalla ed egli sviene. Quando riprende conoscenza, trova il suo villaggio in fiamme e i suoi genitori adottivi uccisi. Ator, allora, inizia un lungo cammino per trovare Sandra e per uccidere il Gran sacerdote. Durante il viaggio si imbatte in Griba e lo attacca, pensando che sia uno dei guerrieri che hanno distrutto il suo villaggio. Ma Griba si presenta, gli rivela il suo destino e lo convince ad allenarsi con lui. Durante un allenamento Ator incontra Runn, una donna, mentre viene aggredita da tre uomini. Ator la soccorre e la salva, ma lei si dilegua velocemente. Intanto Griba scompare, mentre Ator riesce a trovare la spada dalla lama d’oro di Thauren, l’arma per uccidere il Gran sacerdote. Mentre si avvicina a un bosco Ator viene catturato da un clan di amazzoni, di cui fa parte anche Runn. Verrà utilizzato per fecondare una di loro e far nascere una nuova regina, ma il mattino seguente verrà ucciso. Durante un duello con altre donne, Runn riesce ad aggiudicarsi Ator e decide di risparmiarlo, a condizione che lei possa andar via con lui. Insieme andranno nel “Tempio del ragno”: Ator per recuperare la sua amata e Runn per impossessarsi dell’oro. Durante la loro fuga Runn viene però intrappolata in una caverna, mentre la maga Indun stordisce Ator con una bevanda magica. Runn riesce comunque a liberarsi e va a salvare Ator, scoprendo davanti a Indun uno specchio magico che la trasforma in una vecchia megera. Per sfuggire al dominio di Indun, Ator e Runn devono passare attraverso una foresta infestata da morti viventi. Dopo averla attraversata, si fermano in una taverna, dove incontrano nuovamente Griba. Costui rivela ad Ator il marchio di Thauren; inoltre gli consiglia di attraversare il vulcano delle ombre per recuperare lo scudo di Mordor, un’arma che rende immortale il suo possessore. Ator e Runn arrivano al vulcano che è sorvegliato da fabbri ciechi ma dall’olfatto acutissimo. Per non far riconoscere il loro odore i due si strofinano una pianta addosso e attraversano la grotta per impadronirsi dello scudo, custodito da un guerriero ombra. Ator e Runn riescono finalmente a raggiungere il “Tempio del ragno” e a sconfiggere con lo scudo di Mordor il Gran sacerdote. Sandra intanto è prigioniera di una ragnatela gigante, e mentre Ator la sta liberando, arriva Griba che vuole diventare il nuovo Gran sacerdote del ragno. Ator lo affronta, ma Griba viene catturato dalla tela del ragno gigante. Utilizzando lo scudo di Mordor, Ator riflette i raggi del sole sul ragno gigante e lo uccide. Subito dopo egli rientra nel tempio per portar via Runn, ma scopre che oramai è troppo tardi: non appena Ator e Sandra escono dal tempio, il vulcano esplode.
NOTE
“Ator l’invincibile” è in realtà un film diretto da Joe D’Amato, che utilizzò per questa pellicola lo pseudonimo di David Hills come regista e quello di Frederick Slonisco per la fotografia, mentre la sceneggiatura venne scritta in realtà da José María Sánchez.
Tra gli interpreti figurano il culturista americano Miles O’Keeffe (altre due volte Ator nei due successivi sequel; “Waxwork”), Sabrina Siani (“Mondo cannibal”, “Anno 2020 – I gladiatori del futuro”, “Gunan il guerriero”, “Sangraal, la spada di fuoco”, “Conquest”, “Il trono di fuoco”, “Aenigma”), Edmund Purdom (“Terror! Il castello delle donne maledette”, “Il medaglione insanguinato”, “I padroni della città”, “Rosso sangue”, “2019: dopo la caduta di New York”, “La cosa degli abissi”), Dakar ( …4 …3 …2 …1 …morte”, “Tre passi nel delirio”, “Zombi 2”, “Zombi holocaust”), Laura Gemser (le serie di Emanuelle nera, “Le notti erotiche dei morti viventi”, “Murder obsession”, “Endgame – Bronx lotta finale”, “DNA Formula letale”) e Nat Williams (“I lunghi capelli della morte”, “Zenabel”, “Sette orchidee macchiate di rosso”, “Sette uomini d’oro nello spazio”, “L’uomo puma”, “Il mondo di Yor”, “Iron master – La guerra del ferro”, “The Barbarians & Co.”).
L’idea di dirigere un film su un guerriero venne a D’Amato dopo il successo di “Conan il barbaro”, anche se aveva a disposizione un budget ridotto rispetto al film originale, come successe in molte altre pellicole italiane del periodo, tutte facenti parte del revival italico anni Ottanta del peplum, il noto genere cinematografico degli anni Sessanta, stavolta farcito con una buona dose di fantasy.
“Ator l’invincibile” ebbe ben tre seguiti, nonostante ricevette molte recensioni negative: “Ator 2 – L’invincibile Orion” (1984), “Ator il guerriero di ferro” (1987) e “Quest for the Mighty Sword” (1990).
Le riprese del film durarono circa tre settimane e si svolsero nella cittadina di Manziana, vicino Roma. Le cascate dove O’Keeffe e la Siani si incontrano sono le Cascate di Monte Gelato. Il teatro sede del “Tempio del ragno” si trova invece nell’area archeologica di Tusculum, a Monte Porzio Catone.
La colonna sonora del film venne composta, arrangiata e condotta da Carlo Maria Cordio (“Mangiati vivi!”, “Cannibal ferox”, “Rosso sangue”, “Endgame – Bronx lotta finale”, “Anno 2020 – I gladiatori del futuro”, “Aenigma”, “Quando Alice ruppe lo specchio”, “Killing birds”, “Il fantasma di Sodoma”… e tanti, tanti altri). La prima traccia della soundtrack è “Runn” ed è cantata da Simona Pirone, mentre la seconda è “Sandra” (versione orchestrale) dello stesso Cordio. Le canzoni durano in totale circa sei minuti e vennero pubblicate in Italia nel 1983 dalla Fulltime. Un’ulteriore traccia, “Ator – Fight Theme” fu resa disponibile nel profilo MySpace di Cordio. L’intera colonna sonora del film venne successivamente riutilizzata nel film “Messalina, orgasmo imperiale”.