Andrea Cocco, nato a Roma, metà italiano e metà giapponese, ha studiato recitazione con Ennio Coltorti e Susan Batson ed è a oggi uno dei pochi attori italiani bilingue con apple internazionale. Tutti lo hanno conosciuto all’inizio della sua carriera prima come influencer e modello e poi come vincitore nel 2011 del “Grande Fratello”. Ora Andrea è entrato a pieno diritto nel mondo del cinema e recentemente ha recitato nel film di fantascienza “The Broken Key” di Louis Nero, nelle sale italiane dal 16 novembre. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo per voi, eco cosa ci ha raccontato.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È ANDREA COCCO?
Un italo-giapponese appassionato di cucina.
COME HAI COMINCIATO A OCCUPARTI DI CINEMA?
Ho cominciato ad interessarmene a tempo pieno dopo il GF e a tal proposito ho poi passato 2 anni di studi tra Roma e New York prima di cominciare a lavorare nel settore.
VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLE A CUI SEI PIU’ LEGATO?
Sicuramente “Io è Morto” il primo film in cui ho lavorato nel 2013 diretto da Alberto De Venezia. Grazie al fatto cha a Venezia Louis Nero ha visto la suddetta proiezione, ho potuto prendere la parte del protagonista nel suo film “The Broken Key”. Poi non posso non citare per la mia crescita il corto “Memories” diretto da Vincenzo Alfieri che mi ha portato anche in L.A. e la webseries “Forse sono io 2” sempre di Vincenzo Alfieri.
RECENTEMENTE SEI ENTRATO A FAR PARTE, COME DICEVAMO, DEL CAST DEL FILM “THE BROKEN KEY”. CE NE VUOI PARLARE?
Film internazionale, è un thriller esoterico ambientato in un futuro prossimo, ricco di colpi di scena con il protagonista che man mano persegue la verità.
COME TI SEI CALATO NELLA PARTE DEL TUO PERSONAGGIO, HAI DOVUTO FARE STUDI E RICERCHE PARTICOLARI?
Durante le riprese ho fatto diversi studi sul simbolismo, di cui è pieno il film. Del mio personaggio sono fitte le scene emotivamente forti, son tornato spesso a casa esautorato delle mie energie ☺
QUAL È STATA INVECE LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA RAPPRESENTAZIONE DEL TUO RUOLO?
C’è stata una scena in cui alle 4 del mattino dovevo stare sdraiato a piazza Castello, era inverno, con la febbre. Non è stata una passeggiata… haha…
HAI QUALCHE ANEDDOTTO O FATTO CURIOSO DA RACCONTARE AVVENUTO DURANTE LA LAVORAZIONE DEL FILM?
Sfrecciare per le strade di Torino con un drone che mi seguiva. E’ stato divertente!
VISTO CHE HAI RECITATO A FIANCO DI GRANDI ATTORI DI FAMA INTERNAZIONALE, COME E ‘ STATO LAVORARE CON LORO?
Emozionante da ogni punto di vista. Da ognuno di loro ho carpito qualcosa. In particolare Geraldine Chaplin. In scena era come se mi accompagnasse per mano, non dovevo fare nulla, solo guardandola negli occhi mi smuoveva un mondo dentro.
E INVECE COME E’ STATO FARSI DIRIGERE DA UN REGISTA COME LOUIS NERO?
E’ stato educativo su diversi piani: nel vederlo dirigere, i suoi consigli, le preparazioni prima di andare in scena.
DAL MOMENTO CHE “THE BROKEN KEY” E’ UN FILM DI FANTASCIENZA, QUAL E’ IL TUO RAPPORTO CON IL FANTASTICO?
Sono sempre stato appassionato sia di sci-fi che di fantasy. In questo caso “The Broken Key” è più sci-fi. Di altri film sci-fi cito quelli con cui son cresciuto da “Guerre stellari” a “Johnny Mnemonic”, “Dark City”, ecc.
QUALI SONO I TUOI ATTORI PREFERITI O COMUNQUE QUELLI CHE CONSIDERI UN PO’ I TUOI “MAESTRI”?
Due in particolare: Edward Norton e Tom Cruise.
QUALI SONO INVECE I TUOI REGISTI PREFERITI O QUELLI CON CUI TI PIACEREBBE LAVORARE?
Villenueve e Tarantino.
E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?
Il già citato “Star Wars”, ma anche “Point Break”, ovviamente “Matrix”. Sono tanti, difficile scegliere!
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
Per ora mi concentro su “The Broken Key”. Il mio sogno lo sto perseguendo!
IN BOCCA AL LUPO ALLORA PER TUTTO!