Dal 31 ottobre al 5 novembre Trieste ritornerà a essere nuovamente la capitale europea del cinema fantastico: all’interno della manifestazione “Trieste Science+Fiction Festival” infatti si terrà la 21a Golden Méliès Ceremony, cerimonia di consegna del premio Méliès d’Or della European Fantastic Film Festivals Federation per il migliore lungometraggio e cortometraggio, un appuntamento d’eccezione in sé che gli organizzatori de La Cappella Underground hanno voluto rendere ancora più prezioso con il concerto di Stefano Bollani.
Daniele Terzoli, direttore del festival, ha dichiarato: “Trieste città della scienza e della fantascienza, Trieste Capitale europea della scienza 2020 e Trieste capitale della fantascienza 2017 con il ritorno della cerimonia di consegna del premio Méliès d’Or, vero e proprio Oscar del cinema fantastico europeo. Per festeggiare l’evento ospitiamo un artista simbolo dell’eccellenza italiana come Stefano Bollani, tra i più importanti pianisti jazz del mondo. Nelle opere di Bollani, grande appassionato di fantascienza, il tema degli alieni è un tema ricorrente, dall’album “Arrivano gli alieni” al recente libro “Dialogo sugli alieni”. Da qui è nata l’idea di chiedere a Stefano Bollani di sonorizzare dal vivo un programma di film del cinema delle origini, tra classici, sorprese e simboli del cinema fantastico italiano ed europeo, nella splendida cornice del Politeama Rossetti. Siamo veramente onorati che il grande pianista milanese abbia raccolto la nostra sfida!”.
Pianista e compositore, Stefano Bollani si è esibito con direttori d’orchestra come Zubin Mehta, Daniel Harding, Kristjan Järvi, Leonard Slatkin, Gianandrea Noseda e Antonio Pappano e ha suonato, tra le altre, con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestre de Paris, l’Orchestre de Lyon, la Danish Radio Orchestra e la Toronto Symphony Orchestra.
Nel 2007, con la Filarmonica ’900 del Teatro Regio di Torino e la direzione di Jan Latham-Koenig ha registrato il “Concert champêtre di Poulenc” (AVIE Records). Insieme alla Gewandhausorchester di Lipsia, diretta da Riccardo Chailly, ha inoltre inciso la “Rapsodia in blu” e il “Concerto in fa” di Gershwin (Decca 2010) e il “Concerto per pianoforte in sol” di Ravel (Decca 2012). L’album dedicato a Gershwin ha vinto il disco di platino in Italia rimanendo in classifica per numerose settimane; dallo stesso repertorio e dalla collaborazione con il maestro Chailly è inoltre nato il dvd “Live at La Scala”, realizzato questa volta con la Filarmonica della Scala. Come compositore, ha scritto il “Concertone per trio jazz e orchestra”, registrato nel 2004 con l’Orchestra della Toscana (etichetta Label Bleu; direzione e arrangiamento di Paolo Silvestri). Al Maggio Musicale Fiorentino 2017 ha debuttato dal vivo “Concerto azzurro”, nuova composizione per pianoforte e orchestra, diretta da Kristjan Järvi, con gli arrangiamenti di Paolo Silvestri.
La musica per Stefano Bollani è un gioco da ricreare di volta in volta, da soli o con partner diversi.
Bollani cerca costantemente stimoli, nella musica del passato e nell’esplorazione del presente, improvvisando a fianco di grandi artisti come il suo nobile mentore Enrico Rava, Richard Galliano, Bill Frisell, Paul Motian, Chick Corea, Hamilton de Holanda. Ha celebrato la forma canzone a fianco di Caetano Veloso e Hector Zazou, e con celebri compatrioti come Irene Grandi, Fabio Concato, Elio e le Storie Tese.
Quando non suona, scrive libri o crea spettacoli teatrali come “Primo Piano”, con la Banda Osiris, o “La regina dada”, scritto e interpretato con Valentina Cenni. Fresco di stampa il suo “Dialoghi tra Alieni”, per Trigono Edizioni, un viaggio attraverso storia, religione, filosofia, fisica e scienza, per far luce sui tanti misteri che ancora sfuggono alla nostra comprensione: dall’esistenza di dimensioni e universi paralleli alla presenza di vita su altri pianeti.
Alla radio, con la collaborazione di David Riondino, ha dato vita al Dottor Djembè, musicologo omnisciente che per diversi anni ha diffuso semi di ironia e sarcasmo dai microfoni di Radio Rai 3.
Dopo l’esperienza con Renzo Arbore, Stefano Bollani ha il merito di aver portato la musica jazz in televisione, cercando di veicolarla in modo originale e all’insegna delle contaminazioni, gettandosi in spettacolari jam session nella sua trasmissione “Sostiene Bollani” su Rai 3.
La musica per comunicare la gioia. La gioia nonostante tutto, come dice il titolo del suo recente lavoro per ECM, prendendo in prestito una frase di Tom Robbins.