PARLA COI MORTI 05

CONTADINI SENZA SCAMPO

- Ma per finire, qual è la sorte toccata ai tuoi compaesani?

- Io non lo posso dire con certezza, perché, tra l’altro, nessuno è venuto mai a darmi notizia, dopo che son morti. Ma se proprio devo dare un parere, ebbene io credo che si siano salvati in pochi. D’altra parte, non c’erano i presupposti per farcela.

- Questa poi!

- Non c’è da cadere dalle nuvole. Se Dio ti fa nascere contadino, il tuo destino è quasi segnato. Tu non pensi ad altro che alle cose e ai soldi; la tua vita è materiale e persino quando ti sposi o seppellisci tuo padre, pensi a quanto hai speso e se l’operazione t’è convenuta. Sei zavorrato. E poi cos’andrebbe a fare un contadino in Paradiso? Quello è un posto per palati fini. A quel che si sente, ci devono essere laghi e montagne e, per chi vuole, anche spiagge con acque verdi e una musica che, non per niente, viene definita celeste. Ma, secondo te, che se ne fa il contadino di tutto questo? Nuotare non sa e sciare neppure e, poi, quand’è con gli amici che mangia, di sicuro si lascerebbe andare a qualche volgarità, a qualche allusione oscena sulle corna del vicino. No, non è per razzismo, ma proprio non ce lo vedo.

- E l’élite del paese? Il medico, il farmacista, il veterinario, il sindaco? Quelli non sono contadini.

- Ti sbagli: eccome se lo sono; la testa, i gusti, i modi di fare sono gli stessi dei contadini. D’altra parte, anche loro sono figli e nipoti di contadini. Non viaggiano mai, non leggono, non cambiano idee. Come potrebbero essere diversi?

- Quindi, anche per loro le possibilità sono poche.

- Direi di sì.

- Allora, secondo te, quando si nasce, la destinazione è già scritta?

-È questione di simpatia. Come spieghi che uno si trova un fisico d’atleta e l’altro nasce sciancato e non ha nessuno a cui dire grazie? Questo, magari senza muovere un dito e senza nessun merito apparente, ha una bella moglie e i figli gli vogliono bene e non sbaglia mai un affare; e l’altro, per quanto s’industri, non ne azzecca una.

- Quindi, quel che facciamo ha poco peso?

- Sarei di quest’idea. A meno poi che uno, per quanto preso in simpatia da Jehova, ne combini poi delle grosse, tali da scoraggiare il suo creatore e da fargli cambiare idea, per quanto a malincuore. Ma questo che dico, poi, non è affatto sicuro; è solo frutto di alcune mie considerazioni.

(5 – continua)

Bruno Vacchino