FANTASCIENZA STORY 161

DAVID…SOGNERO’? (1984) – PARTE 03

STARMAN (Starman)

E così il Voyager 2 entra nella storia puntando verso lo spazio dalla sua rampa di lancio di Cape Kennedy in una data che diventerà storica: 20 agosto 1977. A bordo vi sono delle immagini fotografiche della Terra e, incisi su disco, un messaggio di saluti e un pot-pourri di composizioni musicali. Voyager 2 porta questo nostro invito ad altre specie intelligenti dell’universo: Vi preghiamo di visitare il nostro pianeta Terra...”

Le parole dello speaker sono sostanzialmente esatte. Voyager 2 è stato effettivamente lanciato con questi scopi e con questa attrezzatura alla data indicata e fu una delle missioni più riuscite in assoluto dell’Ente Spaziale americano NASA. La sonda ha raggiunto dapprima Giove nel 1979 e Saturno nel 1980, assieme alla sua gemella Voyager 1. Mentre la prima era destinata a sprofondare subito nello spazio interplanetario, il successo del Voyager 2 continuò con il sorvolo nel 1986 di Urano e di Nettuno nel 1989. Ora la sonda sta viaggiando nello spazio appena al di fuori del sistema solare, quindi non è credibile, come succede nel film, che in questo lasso di tempo possa aver raggiunto un’altra stella e un altro mondo. Ma poiché è di fantascienza che ci occupiamo continuiamo la nostra fantastica storia.

Il Voyager penetra nell’atmosfera del pianeta sconosciuto e il suo contenuto viene esaminato. Passa un indefinibile periodo di tempo e una navetta spaziale parte dal pianeta con destinazione Terra. Appena entrata nell’atmosfera terrestre il veicolo viene intercettato da una linea di difesa del NORAD e degli aerei vengono immediatamente mandati contro l’oggetto volante non identificato. Un missile aria-aria colpisce la capsula e ne fa deviare la rotta e una meteora cade nel Nord del Wisconsin, a Madison. Poco lontano dalla zona di caduta c’è la casa di Jenny Hayden (Karen Allen) il cui marito, Scott, è morto in un incidente da poco tempo. Una misteriosa luce, uscita dalla capsula, attraversa il lago che separa la zona d’impatto dalla casa della donna. Mentre Jenny, mezzo ubriaca si è addormentata fra le lacrime, la strana luce penetra nel suo appartamento, sfoglia le fotografie di un album e penetra all’interno di una ciocca di capelli di Scott, amorevolmente conservata nell’album fotografico. La sequenza è stata realizzata in computer grafica. Jenny viene svegliata da strani rumori che provengono dal salotto, vi entra ancora frastornata e vede una specie di bambino disteso sul tappeto del pavimento, davanti ai suoi occhi l’infante diventa un ragazzo e poi un uomo: Scott (Jeff Bridges).

La sequenza della trasformazione è un effetto morphing del computer mentre il bambino è un pupazzo animato, nemmeno tanto ben fatto, dovuto all’opera di Dick Smith, Stan Winston e Rick Baker.

Rimessasi dallo spavento Jenny viene praticamente sequestrata dall’alieno. Questi vuole andare in Arizona.

La donna è costretta a obbedire. Intanto il direttore del Norad, George Fox (Richard Jaeckel) incarica uno scienziato del SETI, Mark Shermin (Charles Martin Smith), di indagare su questo curioso fenomeno ufologico. Mark lavora part time per il Norad e il suo compito è verificare la reale provenienza dell’UFO. Resta quindi stupito quando viene recuperata una navicella spaziale dentro alla quale egli trova il famoso disco d’oro che era a bordo del Voyager 2. Poi, quando cominciano ad arrivargli le testimonianze di un automobilista il quale, per salvare una ragazza che gridava di essere stata sequestrata, si è trovato con una chiave inglese fusa tra le mani al semplice gesto dell’uomo che era con lei, comincia a fare le dovute somme…

Intanto Jenny comincia a calmarsi dopo la paura iniziale e dopo essersi accorta che l’alieno non vuole farle alcun male. Ora è Scott che sta guidando, dopo aver osservato a lungo Jenny. La donna si è addormentata sul sedile di fianco e lo Starman canta a squarciagola le canzoni che sente per radio. Jenny apre gli occhi.

Scott: “Scusa, ti ho svegliato!

Jenny: “Cantano parecchio nel posto dove vivi?

Scott: “Sì, noi cantiamo.

Jenny: “E vi viene anche fame? …Un vuoto qui, come una macchina che non ha benzina…

Scott: “Sì, c’è un vuoto terribile in questo corpo che ho, questo si chiama fame?

Jenny: “Sì, quando la gente ha fame deve mangiare del cibo!

Scott: “Mangiare… Sì dobbiamo fare questo, ora. Fermiamo a stazione rifornimento cibo. Tu sei con fame?

I due proseguono verso la prima stazione di servizio. Intanto al Norad, Fox sta guardando con aria incredula il suo collaboratore.

Fox: “Lei si aspetta veramente che io dica al Presidente che un alieno è sceso sulla Terra e ha assunto l’identità di un pittore edile defunto di Madison, nel Wisconsin, e che in questo momento sta scorrazzando per le nostre strade in una Mustang truccata, arancione e nera, del 1977?

Mark: “Noi abbiamo i seguenti dati. Quest’uomo, Scott Hayden, è morto lo scorso aprile. È morto e sepolto, abbiamo verificato, non ha fratelli né cugini somiglianti eppure, questa mattina verso le ore sei, lui…

Fox:D’accordo! Abbiamo già parlato di questo. Voglio solo chiederle come è potuto accadere!

Scienziato: “Pensiamo che si tratti di una sorta di clonazione, la riproduzione di un intero organismo da una singola cellula!

Mark: “Abbiamo trovato dei capelli di Scott Hayden…

Fox: “Ma è possibile questo? Voglio dire, si può clonare un intero organismo dai capelli di un uomo morto?

Mark: “Beh, i capelli umani sono fatti di cellule di cheratina… anche se credo che per stabilire se la riproduzione è possibile dovremmo…

Fox: “Mark… Mark! Le ho fatto una domanda!

Mark: “Vuole dire noi? Con la nostra attuale tecnologia?

Fox: “Sì.

Mark: “No.

Fox: “Ma… ma allora di che diavolo stiamo parlando?

Scienziato: “Stiamo ipotizzando una tecnologia che è probabilmente mille anni avanti a noi. Noi siamo gli antichi, signor Fox!

Fox: “Gli antichi?

Mark: “Tecnologicamente sì, siamo solo agli inizi…

Fox: “Anche se voi aveste ragione ci sono cose incomprensibili… per esempio: conosce la nostra lingua!

Mark: “Okay, stia a sentire. Ho collaborato anch’io a questo disco. Fu elaborato in modo da consentire a una specie intelligente di ricavare una conoscenza operativa della nostra lingua. Tanto da farsi capire, comunque. Un vocabolario di duecento parole, un’idea della sintassi… Si rende conto dell’importanza di poter parlare a un essere di una tale civiltà? Di quello che può insegnarci? (Ascoltano il disco, la parte dei saluti) I saluti, ha sentito? È quello che ha detto all’uomo sulla strada!

Fox: “È anche quello che i cannibali dissero al missionario un attimo prima di mangiarselo!

Mark: “Solo che in questo caso si tratta di vedere chi è il missionario e… e chi sono i cannibali.

La scena cambia e passiamo a Jenny e Scott.

Jenny: “Quand’è che devi trovarti lì?

Scott: “Che cosa?

Jenny: “In Arizona. Quand’è che ci devi arrivare?

Scott: “Tu vedi quella piccola stella?

Jenny: “Stella?! Quale stella, dove?

Scott: “Là!

Jenny: “Ah, noi la chiamiamo il Sole!

Scott: “Quando quella piccola… Quando il Sole appare in mezzo al cielo tre volte ancora io devo trovarmi ad Arizona.

Jenny: “Vuoi dire a mezzogiorno? A mezzogiorno fra tre giorni?

Scott: “Sì.

Jenny: “E che cosa succede se non arrivi in tempo?

Scott: “Allora loro partono.

Jenny: “Senza di te?

Scott: “Sì.

Jenny: “E tu che fai, allora?

Scott: “Allora devo morire.

Jenny: “Morire?

Scott: “Tu capisci?

Scott vede il semaforo giallo e accelera per passare. Questo causa un incidente tra un’altra macchina e un camion carico di balle di paglia. Ai rimproveri di Jenny lo Starman le dice di averla osservata bene e anche lei faceva così. I due proseguono fino a un motel dove si è fermato anche un branco di cacciatori che hanno sul cofano della macchina un cervo morto.

Scott non capisce il motivo di questa uccisione, ma Jenny lo trascina all’interno dove lo Starman ingurgita voracemente una torta di mele con panna. La donna ha deciso di lasciarlo proseguire da solo ma rinuncia all’idea quando vede l’alieno che, usando una delle sfere di energia, apparentemente delle palline grigie, che si è portato dietro, fa resuscitare il cervo e lo libera. Jenny poi deve intervenire per salvarlo dalla furia degli energumeni e i due fuggono nuovamente in macchina e se ne vanno prima che arrivi la polizia richiamata dall’incidente che ha fatto urtare la macchina dei cacciatori contro un pullman. Nemmeno la sosta in un motel porta ai due la tranquillità perchè devono fuggire e sono inseguiti da due poliziotti. Uno dei due spara e colpisce Jenny a morte. Stringendo nel pugno una delle sue sfere l’alieno si precipita a tutta velocità con la Mustang contro una cisterna. In mezzo all’inferno di fiamme e di fuoco lo Starman, protetto dai poteri della sfera misteriosa, porta via il corpo della ragazza. Durante la notte, e dentro a un camion che porta un container, sempre usando una delle sfere, l’alieno fa tornare in vita Jenny, la quale svegliatasi il mattino dopo, trova il container deserto. Alla stazione di servizio scopre che Scott si è allontanato verso Ovest con il cuoco del motel e un ragazzo si offre di accompagnarla in macchina per raggiungerlo. Scott e il cuoco sono   costretti a una sosta forzata per via di un posto di blocco voluto da Fox e da Mark. In quello stesso momento arriva Jenny che, con un trucco, riesce ad allontanarsi con l’alieno. Salgono a bordo di un furgone aperto dove dietro ci sta una donna con un bambino e, guardandolo, Jenny confessa allo Starman di non potere avere figli.

È tarda notte quando i due salgono di nascosto sul treno che li porterà a Winslow in Arizona ed è durante quella notte che i due fanno all’amore. Intanto Mark è giunto in Arizona, proprio nei pressi di Winslow perchè i militari hanno calcolato che se l’astronave non fosse stata deviata dai missili, in base all’angolazione e alla velocità, quella sarebbe stata la zona di atterraggio. I due, intanto, sono sempre nel vagone merci del treno.

Scott: “…Credo che sto diventando una persona del pianeta Terra.

Jenny: “Devi proprio tornare? Non ti è possibile restare?

Scott: “No, devo proprio tornare… Però c’è una cosa che ti devo dire. Ti ho dato un bambino questa notte!

Jenny: “No, è impossibile! Io non posso avere figli. Sono andata da un dottore, anzi da un paio!

Scott: “Devi credere a quello che ti dico. Un bambino maschio. Sarà umano, il figlio di tuo marito ma… sarà anche il mio bambino. Saprà tutto quello che io so e, quando diventerà un uomo, sarà uno che insegna. Se tu non vuoi questo bambino dimmelo ora e io lo fermerò!

Lei lo abbraccia felice.

Jenny: “Qual è la tua stella?

Scott: “Perchè?

Jenny: “Voglio fargli vedere da dove è venuto suo padre!

Scott: “È lassù. No, aspetta… lassù, sopra l’orizzonte… quella!

Jenny: “Capito.

Scott: “Sarà meglio che ti vesta. Stiamo arrivando a Wislow!

Jenny: “Speriamo di aver preso il treno giusto. Quello mi pare troppo grande per essere un villaggio dell’Arizona!

In effetti i due sono finiti a Las Vegas e poiché Jenny ha smarrito tutti i suoi documenti, grazie al potere dell’alieno, vincono talmente tanto da potersi permettere di andarsene via con una Cadillac.

Intanto Mark ha potuto vedere, con disgusto, che Fox ha allestito una sala operatoria per poter vivisezionare l’alieno appena capiterà nelle sue mani o, quanto meno, esaminarlo e trattenerlo contro la sua volontà. Alle sue proteste Fox gli risponde che lui fa quello che gli pare e che se lo scienziato vuole continuare a far parte della squadra deve solo tacere e ubbidire e, poiché in quel momento gli arriva una comunicazione sulla vincita e sulla Cadillac, ordina a Mark di recarsi sul posto dove i due sono diretti.

Intanto la Cadillac con Jenny e Scott a bordo si sta avvicinando al cratere.

Jenny: “Co… com’è lassù?

Scott: “È molto bello. È diverso da qui ma è molto bello. C’è una sola lingua, una sola legge, un solo popolo. Non ci sono guerre, non c’è miseria, chi è forte non si approfitta di chi è debole. Siamo molto civilizzati ma abbiamo perso qualcosa… Voi siete molto vivi, tutti molto diversi e mi mancheranno i cuochi, le canzoni, le danze e le torte… ed anche altre cose!

L’aspetto di Scott diventa sempre più sofferente e i due si fermano in un motel a cinque minuti di macchina dal cratere. Si siedono al tavolo mangiando, questa volta, una torta di ciliege.

Jenny: “Tu hai qualcuno? Una moglie… che so… lassù?

Scott: “No.

Jenny: “No? Vorrei… vorrei…

Scott: “Cosa?

I due sono interrotti da un poliziotto che domanda se la Cadillac parcheggiata fuori appartiene a loro. Il posto è circondato da macchine della polizia, esibendo il suo tesserino Mark entra nel locale e si avvicina ai due.

Mark: “Sono Mark Shermin, Ricerca Intelligenze Extraterrestri… Signora Hayden, ero io al telefono… ma questa è una cosa così… Vi dispiace se mi siedo? Sono così tante le domande che vorrei farle che non so da dove cominciare… C’è qualcosa che posso fare per lei?

Jenny: “Lo lasci andare!

Mark: “Questo no, non posso farlo… sono… Mi dispiace… Lei deve… ha un appuntamento con qualcuno qui, è così?

Scott: “È così.

Jenny: “Lei non capisce, non c’è molto tempo, la prego!

Mark: “Ma perchè è qui? Perchè al cratere? La gente del vostro mondo è già stata qui, allora!

Scott: “Già stata… sì… A noi interessa la specie terrestre!

Mark: “Sarebbe una sorta di antropologo, lei… È questo che è venuto a fare, a studiarci?

Scott: “La vostra è una strana specie, diversa dalle altre… E lei neanche immagina quante ce ne sono… Siete intelligenti ma selvaggi. Vuole che le dica la cosa che trovo più bella in voi?

Mark annuisce.

Scott: “Date il meglio di voi stessi nelle situazioni peggiori.

Jenny: “Lo lasci andare, signor Shermin, la prego… Se resterà qui morirà… Non vede che sta già morendo?

Quando Fox arriva sul posto, Mark ha già lasciato andare i due dicendo ai poliziotti che si trattava di due persone diverse. Fox è furibondo e minaccia Mark ma l’uomo è troppo felice di quello che ha fatto per preoccuparsene. Intanto Jenny e Scott hanno raggiunto il cratere.

Le scene finali sono state veramente girate in un cratere meteoritico in Arizona. Si tratta del Meteor Crater, una tinozza nata da un impatto con un bolide di circa trenta metri caduto sulla Terra e proveniente dalla fascia degli asteroidi, quarantanovemila anni fa.

Il cratere, che serve anche come zona di allenamento per gli astronauti della NASA, ha una profondità di 174 metri e una larghezza massima di 1.265 metri. Ma il cratere vero e proprio ha una circonferenza di ben cinque chilometri. Mentre Jenny si trascina dietro l’alieno ormai allo stremo delle forze, ecco apparire nel cielo gli elicotteri guidati da Fox che fa sparare alcuni colpi di avvertimento contro i due. Ma la fuga e la minaccia continuano ancora per poco: una gigantesca sfera, del diametro quasi del cratere, discende dal cielo velocemente. Le sue pareti, lucidissime, riflettono il paesaggio intorno. La nave spaziale si avvicina al cratere e vi fa cadere della specie di neve che rigenera le forze di Scott mentre una luce arancio intenso avvolge il paesaggio intorno e dei raggi blu coprono le due figure abbracciate.

Scott: “Devo andare.

Jenny: “Portami con te!

Scott: “Io non posso.

Jenny: “Ti prego…

Scott: “Tu moriresti lì.

Jenny: “Non me ne importa!

Scott: “A me sì. Ora, dimmi di nuovo come si dice addio.

Jenny: “Baciami e dimmi che mi ami.

Scott: “Io ti amo.

Jenny: “Non ti rivedrò mai più vero?

Scott: “No.

Jenny: “Io ti amo.

Scott: “Racconta di me al bambino!

Jenny: “Contaci!

Scott apre la mano di Jenny e le pone in mano l’ultima sfera rimasta.

Jenny: “Che devo farci con questa?

Scott: “Il bambino lo saprà. Addio Jenny Hayden.

Jenny: “Addio…

Il bellissimo effetto del disco volante è stato interamente realizzato con il computer, sovrapponendo l’immagine del disco stesso ai vari fotogrammi: il risultato è notevole.

Jeff Bridges fu meritatamente candidato all’Oscar per questa interpretazione. Il finale così aperto sembrava dare adito a un seguito, ma la cosa, cinematograficamente parlando, non è avvenuta. Un seguito ci è stato dato, purtroppo, da una mediocre serie televisiva e con interpreti diversi. Film anomalo nella carriera di John Carpenter, una storia dolcissima che il regista dedicò a suo figlio appena nato. Il soggetto fu accettato dalla Columbia a scapito di E.T. e durante quattro anni passò tra le mani di Tony Scott, Adrian Lyne, Steven Spielberg, Mark Rydell e John Badham e fu affidato infine a Carpenter dal produttore esecutivo Michael Douglas.

(3 – continua)

Giovanni Mongini