ESSERE JAMES BOND – BECOMING BOND

Il canale Studio Universal presenterà lunedì 25 dicembre alle 21.15 in prima tv: Essere James Bond – Becoming Bond (2017), il film diretto da Josh Greenbaum, descritto come “un ibrido tra narrazione e documentario, sulla storia vera di George Lazenby che, attraverso un’incredibile serie di circostanze, ottenne il ruolo di James Bond in Al Servizio di Sua Maestà (1969)”.

Dietro questo uomo, un povero meccanico australiano che si trovò a dover sostituire Sean Connery senza aver mai recitato prima, c’è una storia rocambolesca di cui è anche lo stesso Lazenby in persona a parlare.

Il film spiega come l’attore fu scritturato ma, soprattutto, perché rifiutò di interpretare ancora 007 visto che gli venne offerto un contratto per altri sei film.

Durante l’infanzia George Lazenby era un bambino irrequieto e pronto a godersi la vita. Non riuscì a diplomarsi e iniziò a lavorare come meccanico in un’officina, provò a fare il venditore d’auto ma non era decisamente capace così venne mandato a fare un corso su come piacere alla gente e su come influenzare le persone e fu promosso a responsabile delle vendite. Fece carriera e iniziò a vendere auto per il personale delle Ambasciate.

Una sera a una festa, incontrò una ragazza, Belinda, di cui si innamorò perdutamente. Fu così che si trasferì a Londra dove lei era andata a vivere.

Lì, grazie a un fotografo che gli fece degli scatti, approdò a una famosa agenzia di modelli, dove venne ingaggiato per una campagna pubblicitaria. Nel giro di tre mesi ebbe un incredibile successo e divenne uno dei modelli più famosi in Europa.

Conobbe l’agente Maggie Abbott che lo propose per il ruolo di James Bond. All’epoca cercavano di rimpiazzare Sean Connery e pur non avendo alcuna esperienza come attore, grazie al suo aspetto e alle sue capacità affabulatorie ma non senza aver superato diverse prove di abilità, tra cui una notte di sesso con una procace signorina, riuscì a ottenere la parte.

Si accorse però molto presto che le persone volevano vedere la versione di Sean Connery, mentre George aveva un forte accento australiano e dovette correggere oltre che la dizione, attraverso la tecnica del fiammifero in bocca, anche il suo modo di camminare per poterlo adattarlo a quello del suo predecessore. Sulla scena però non aveva bisogno di stuntman perché girava tutto in prima persona.

Una ragazza diversa ogni notte, soldi, aereo privato, alcol, fumo e notorietà gli diedero alla testa.

Dopo l’uscita del film nelle sale, gli fu chiesto di firmare un contratto per altri 6 film della serie James Bond ma lui rifiutò e voltò le spalle al mondo del cinema.

Buona visione.

A cura della redazione