Titolo originale: Justice League
Anno: 2017
Regia: Zack Snyder
Soggetto: Gardner Fox (fumetto), Zack Snyder e Chris Terrio (soggetto)
Sceneggiatura: Chris Terrio e Joss Whedon
Direttore della fotografia: Fabian Wagner
Montaggio: David Brenner, Richard Pearson e Martin Walsh
Musica: Danny Elfman
Effetti speciali: Mark Holt, John “D.J.” Des Jardin, Keith Miller e Thomas Proctor
Produzione: Deborah Snyder, Geoff Johns, Jon Berg e Charles Roven
Origine: Stati Uniti
Durata: 2 h
CAST
Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Ezra Miller, Jason Momoa, Ray Fisher, Amy Adams, Ciarán Hinds
TRAMA
Dopo la morte di Superman, il mondo è allo sbando ed emergono criminali vari, razzisti, terroristi. Il vero pericolo arriva però dal passato, perché riappare l’alieno Steppenwolf, pronto ad impossessarsi delle scatole che possono scatenare un potere di distruzione della Terra, conservate dalle Amazzoni, dagli Atlantidei e in un luogo segreto della Terra. Bruce Wayne lo affronta come Batman, aiutato da Wonder Woman, da Flash, da Cyborg, il giovane Victor vittima di un esperimento, e dal riluttante Aquaman. Il nuovo potere permetterà anche la risurrezione di Superman che riprenderà il suo posto di paladino della giustizia, in quella che sarà la prima di molte lotte insieme per questo inedito team di super eroi.
NOTE
Seguito naturale di Dawn of Justice, Justice League rappresenta un primo incontro allargato tra vari eroi della DC Comics, in un intreccio che strizza l’occhio al Signore degli anelli di Peter Jackson per le battaglie di un passato epico che torna, a costruire una mitologia degli eroi che risale al passato e alla coesistenza tra varie stirpi, esseri umani, amazzoni, abitanti di Atlantide.
Inevitabile che Superman tornasse anche perché non poteva finire così, in una scena di risurrezione che strizza l’occhio al Frankenstein di Kenneth Branagh sia pure con esiti diversi. I cattivi della vicenda, e c’è da riflettere, sono: un essere tornato dal passato che vuole costruire un mondo totalitario, dei terroristi in giacca e cravatta e dei criminali comuni che terrorizzano una povera donna immigrata che gestisce un negozio, con tra le righe qualche riferimento all’attualità che fa riflettere all’interno di una storia di fantasia che però non vuole rinunciare a guardare attraverso uno specchio deformato la realtà di oggi, dove abbondano totalitarismi, capi di Stato che si sentono in dovere di riportare indietro l’orologio della Storia, razzismo, intolleranze varie, proprio anche negli Stati Uniti.
Interessante anche la scelta di ambientare una parte della storia in un luogo del mondo dimenticato ormai dalle cronache, una zona della Russia vittima di esperimenti nucleari, dove vivono alcune famiglie dimenticate dai più ma che verranno salvate dagli eroi.
Torna il personaggio di Wonder Woman, che diventerà a questo punto una paladina in una storia che è anche un seguito dell’omonimo film di alcuni mesi fa, ma i non eccelsi Batman di Ben Affleck e Superman di Henry Cavill vengono comunque messi da parte dalle new entry. Il Victor Stone / Cyborg di Ray Fisher presenta in pieno una parabola di diversità subita e poi accettata, ma chi domina l’azione sono Flash e Aquaman.
Ezra Miller, volto diverso da quello del serial tv, interpreta Barry Allen, in cerca di giustizia per suo padre in galera ma in cerca anche di un nuovo senso alla sua vita non solo come Flash, mentre Jason Momoa è un grezzo ma simpatico Arthur Curry e Aquaman, lontano dall’eroe patinato solito, che meriterebbe un film solo per lui.
Justice League non sarà un capolavoro ma è un film piacevole, un tassello ad una mitologia di super eroi godibile insieme agli altri film ma anche come storia a sé, in attesa di nuovi capitoli sui singoli protagonisti o di nuovo sulla squadra, pare non diretti però più da Zack Snyder.