Dopo aver parlato del loro recente album, intitolato “La Locanda del Vento”, abbiamo ora il piacere di ospitare un’intervista proprio ai Lingalad, che ci racconteranno come è nata quest’ultima fatica… e non solo!
VI ABBIAMO LASCIATO CON IL VOSTRO ULTIMO DISCO “IL CANTO DEGLI ALBERI”: ERA IL 2006 E SONO PASSATI 4 ANNI. COSA È SUCCESSO IN QUESTO LUNGO PERIODO?
È stato un periodo di grande attività: nel 2007 è uscito il libro biografia “La Musica dei Lingalad” edito da Bastogi e curato da Donato Zoppo. Nel 2009 abbiamo vinto il concorso di Radio LifeGate “Talenti per Natura”. Per il resto, abbiamo fatto moltissimi concerti in Italia e all’estero e, soprattutto, tanto lavoro in studio per confezionare “La Locanda del Vento”.
“LA LOCANDA DEL VENTO” È APPUNTO IL VOSTRO NUOVO E ATTESISSIMO ALBUM: QUALI SONO LE DIFFERENZE STILISTICHE DAI PRECEDENTI?
È stato un lavoro più corale rispetto ai cd precedenti al quale hanno partecipato attivamente tutti i componenti della band, e credo che questo si percepisca chiaramente nella varietà degli arrangiamenti. Rispetto al cd di esordio “Voci dalla Terra di Mezzo”, in stile acustico/bardico, questo disco ha un carattere decisamente più folk rock.
“LA LOCANDA DEL VENTO” SEGNA ANCHE UN PASSAGGIO TEMATICO DECISIVO: DALLA RIVISITAZIONE DELL’UNIVERSO TOLKIENIANO AD UNO SPIRITO DA “CANTASTORIE”.
Ci siamo accorti che nel mondo reale esistono personaggi altrettanto magici e affascinanti di quelli descritti nei libri di Tolkien. Non abbiamo fatto altro che aprire le orecchie e i cuori per ascoltare le storie mormorate dal vento, o più spesso ascoltate nelle vecchie taverne o nei vicoli dei paesi di montagna. Storie di persone dimenticate, in bilico tra leggenda e realtà, tra passato e presente. Storie alle quali speriamo di aver regalato anche un po’ di futuro.
L’ALBUM PRESENTA ANCHE ALCUNI SPECIAL GUEST: COSA CI POTETE RACCONTARE DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRANDE GIANNI MUSY (TRA LE ALTRE COSE DOPPIATORE DI GANDALF…) E DAVIDE PERINO?
Gianni Musy, per chi conosce il mondo del teatro, non ha bisogno di presentazioni. Inoltre ha dato la voce a centinaia di attori come doppiatore, tra i più famosi Gandalf nel “Signore degli Anelli” e l’Imperatore Marco Aurelio nel “Gladiatore”. Anche Davide Perino è un doppiatore e da quando aveva sei anni è la voce italiana di Elijah Wood, il Frodo nel film di Peter Jackson, per intenderci. Sono loro le voci narranti che potete sentire nel brano “I Boschi della Luna”. Inoltre Gianni Musy ha scritto le parole del brano “Madre mia”.
UN ALTRO OSPITE IMPORTANTE È DAVIDE CAMERIN: CON LUI È NATA UNA COLLABORAZIONE ANOMALA PER CHI CONOSCE LE CANZONI DEI LINGALAD.
Non avevamo mai inciso un duetto nei precedenti album. La voce di Davide, artista che noi Lingalad apprezziamo tantissimo, era davvero perfetta per interpretare il protagonista della canzone “Toni il Matto”. Il suo timbro basso e la teatralità della sua interpretazione ben si addicevano al personaggio di Toni, un uomo realmente esistito e la cui storia è talmente affascinante da aver letteralmente fatto il giro del mondo, visto l’interesse suscitato fino in Nuova Zelanda, dove Radio Live ha trasmesso il brano e ha voluto che raccontassimo la storia durante un’intervista telefonica.
PER LA PRIMA VOLTA, DOPO ANNI DI AUTOPRODUZIONE, VI AVVALETE DI UNA CASA DISCOGRAFICA, LA LIZARD DI LORIS FURLAN: COME MAI QUESTA SCELTA?
Ci siamo rivolti a Loris Furlan poiché lo apprezziamo molto sia come discografico che come persona. Inoltre ci ha lasciato la massima libertà espressiva e questo, per noi, era davvero importante. Un caso davvero raro in un panorama in cui agli artisti, sia nella musica che in altri campi, vengono “plasmati” in base alle esigenze di mercato.
COME SEMPRE AVETE CURATO CON ESTREMA ATTENZIONE LA GRAFICA: QUAL È LA CHIAVE VISIVA DI QUESTO DISCO?
Abbiamo collaborato con una giovane e valida artista, Alessandra Simonini, che ha saputo interpretare perfettamente quello che volevamo trasmettere. Ha tradotto le nostre storie in disegni originali che ha eseguito a matita su tavole di legno. Noi abbiamo affidato le nostre storie al vento affinché il passato non perdesse la sua voce, e lei ha affidato i suoi disegni alle trame del legno, imbrigliandoli per sempre in un materiale unico, ambivalente: sa di passato ma è straordinariamente vivo, caldo e presente.
AVETE SPESSO PUBBLICATO DEI VIDEOCLIP: ANCHE PER QUESTO NUOVO ALBUM C’È IN PROGRAMMA QUALCOSA DEL GENERE?
In primavera collaboreremo di nuovo con la Filmaker dei fratelli Piccioli per realizzare il video del brano “Il profumo del tempo”. Il protagonista sarà il piccolo Luca, di 6 anni appena compiuti, il figlio del regista Massimo Piccioli. Un vero talento in erba!
I LINGALAD SONO DA SEMPRE UNA LIVE-BAND SUGGESTIVA E INCANTEVOLE: PER LA PROMOZIONE DE “LA LOCANDA DEL VENTO” SONO PREVISTE NOVITÀ NEI CONCERTI?
Proporremo dal vivo quasi tutti i brani del nuovo cd. Cercheremo di trasformare il palcoscenico in una vera e propria locanda dove ascoltare e raccontare storie.
I LINGALAD SONO NOTI ANCHE PER LO ZOCCOLO DURO DI FAN CHE VI SOSTIENE: PENSATE CHE CON QUESTO NUOVO CD ARRIVERANNO NUOVI ASCOLTATORI?
Le anteprime del cd disponibili on line sul nostro sito sono piaciute anche agli affezionati dei primi album e questo ci ha confortato. Per il resto, penso che a questo cd possano avvicinarsi anche i non appassionati di Tolkien.
DIAMO UN CONSIGLIO D’ASCOLTO A TUTTI COLORO CHE HANNO COMPRATO “LA LOCANDA DEL VENTO”: COME CONSIGLIATE DI ASCOLTARLO?
Non importa il luogo. Basta che una volta entrati nella locanda si socchiuda la porta per non far passare altro rumore se non il sussurro del vento.