Così passeggiavamo sotto il portico, mentre il sole era ancora alto nei cieli, almeno per noi. Poi, guardando la distesa di croci, mi rivolsi al mio vecchio.
- Così sono tutti sotto?
- Tutto lo fa credere. Il cielo non ha più misteri e l’hanno indagato con aerei e telescopi; ma il profondo della terra? Continenti alla deriva, vulcani sui fondali marini, correnti sotterranee di magma incandescente. E al centro? Un nocciolo. Forse è lì che han sistemato l’inferno.
- Ma tu vorresti andare in Paradiso, credo.
- Neanche per sogno. Dalle poche informazioni che si son potute raccogliere, almeno per quel che valgono, perché gli uni non sanno e gli altri inventano, non è un posto da divertimenti. E, poi, lo sanno tutti che le donne più belle son finite di sotto. Almeno lì hai da fare in modo piacevole e nessuno ti fa la predica e di sicuro incontri gente che la vita l’ha saputa vivere.
- Se è così, verrò con te.
- Non potresti farmi un piacere più grande, ma tu, dopo che son partito, aspetta una cinquantina d’anni prima di raggiungermi, se no mi arrabbio.
(10 – continua)