Continuiamo a presentarvi la saga dei vampiri di Charlaine Harris che ha fatto da spunto al serial televisivo “True Blood”: stavolta è il turno di “Morti viventi”, pubblicato in Italia sempre in doppia edizione Delos Books (320 pagine; 15,90 euro) e Fazi Editore (versione economica da 12 euro).
Niente di meglio della Anubis Air se devi viaggiare e se sei un vampiro.
La compagnia offre, oltre a comode bare da viaggio, personale specializzato nella cura diurna dei non morti. Si perché i vampiri di Charlaine Harris non brillano al sole ma si liquefanno in un immonda paccottiglia vischiosa, e del marciume denso e schiumoso è tutto ciò che lasciano ai posteri.
“Morti viventi” inizia con un viaggio. La cameriera telepate Sookie Sackhouse se ne va in trasferta a Dallas, seguita e scortata da un nutrito gruppo di vampiri. Lì si vedrà costretta a usare il suo particolarissimo dono nella speranza di ritrovare un signore della notte misteriosamente scomparso.
In questo secondo volume, i ritmi sono decisamente meno serrati del primo e ci si concede forse qualche romanticismo in più; come da manuale non mancheranno sangue ed eros, pilastri portanti della saga, ma avremo anche tempo e modo di conoscere meglio altri personaggi.
La caratterizzazione trova qui il suo apice, anche se la minuzia delle descrizioni risulta pesante, in certi passaggi.
Avremmo goduto il racconto anche senza sapere marca, anno di immatricolazione, colore ed eventuali ammaccature della macchina guidata dalla protagonista!
Tolto questo, “Morti viventi” rimane una condicio sine qua non se ci si vuole immergere nella nuova vita vespertina di Bon Temps e se si ama la serie.