IO, ROBOT: ZERO DIFETTI (1987) – PARTE 04
«Ti è proibito interferire con la storia degli uomini…»
(Superman di Richard Donner)
SUPERMAN IV: LA RICERCA DELLA PACE (Superman IV: The Quest for Peace)
La situazione era abbastanza chiara: non vi sarebbe stato un quarto Superman. Christopher Reeve non ne voleva assolutamente più sapere; purtroppo, però, la Cannon Film, per opera di quelli che allora erano i suoi dirigenti Golan e Globus, due fra i più noti “trabascani” del cinema, comprarono, e chissà mai se pagarono, i diritti per lo schermo di Superman e convinsero Reeve a riprendere i panni rossi e blu dell’ormai mitico eroe in calzamaglia allettandolo con il fatto che avrebbe potuto proporre il soggetto del nuovo episodio delle avventure di Superman. Allo stesso modo riunirono il cast originale e persino Gene Hackman fu convocato per riprendere, sempre magnificamente, il ruolo di Lex Luthor.
Purtroppo il risparmio sugli effetti speciali che la produzione spacciò per i migliori mai realizzati (e addirittura superiori sia come qualità che come numero a quelli dei film precedenti) resero il film ancora più ridicolo. Citiamo qui alcune delle perle della pellicola. Superman che vola nello spazio con il mantello che si muove e svolazza sotto la sferza del vento del… Vuoto Cosmico. I voli in mezzo alla città che tremolano tanto la sovrapposizione è mal fatta. La muraglia cinese il cui ridicolo modellino viene distrutto dall’arci nemico dell’uomo d’acciaio, Nuclear Man (Mark Pillow), viene ricostruita con una pessima stop motion dallo sguardo di Superman. Sempre Nuclear Man rapisce Lacy Warfield (Mariel Hemingway) e la porta lontana dalla Terra, nello spazio, ma la ragazza, priva di casco, respira perfettamente.
Superman continua il suo lavoro per aiutare la gente in pericolo di qualunque nazionalità, colore o razza appartengano. Dopo aver salvato degli astronauti russi egli torna nella sua vecchia casa di campagna a Smallville, ora deserta, e, dentro alla stalla, sotto la solita botola, ritrova quel cristallo verde che doveva aver distrutto nel secondo film. Comunque sia, mentre prende in mano il cristallo, sente la voce di sua madre Lara (siamo sempre al risparmio).
Lara: «Ascolta attentamente, figlio mio, ormai stai entrando nell’atmosfera del pianeta chiamato Terra. Io prego che il tuo viaggio si concluda felicemente, Kal-El. Il Sole giallo della tua nuova dimora susciterà in te enormi poteri fisici, ma non potrà confortare il tuo spirito. Su questa astronave troverai un modulo di energia, è tutto ciò che resta di una civiltà che fu molto potente, Krypton, il tuo pianeta natale. È l’ultimo dono che lascio a te. L’astronave, senza il calore della sua luce, diverrà fredda e silenziosa e alla fine tu rimarrai solo. I poteri del modulo non possono essere usati più di una volta. Usali con saggezza, figlio mio.»
Superman decide di far sparire tutte le armi nucleari dalla Terra e ne inizia la raccolta, riponendole tutte in un’enorme rete che poi scaraventa verso il Sole. Di questo ne approfitta Lex Luthor, evaso dal carcere, per poter generare, attraverso un capello di Superman, una creatura ultrapotente che trae energia dai raggi solari. Ora dobbiamo dire, per amore della precisione, che il regista Sidney J. Furie aveva previsto un’altra creatura, prototipo del mostro successivamente creato. Essa si chiamava Nuclear Man I ed era interpretata da Clive Mantle. Questo prototipo aveva un grosso difetto: poiché Lex Luthor non aveva “cotto” la creatura all’interno del Sole, essa viene sistemata molto facilmente da Superman che la scaraventa contro un trasformatore ad alto voltaggio. All’atto dell’uscita del film tutta la scena è stata tagliata e così Nuclear Man II è diventato l’unico Nuclear Man del film, anche se la cosa non cambia poi di molto tutta la fragilità del film.
Superman: «Signor Segretario, Onorevoli Delegati, Signore e Signori. È da molti anni che vivo tra voi come… come ospite. Ho visto lo splendore della vostra cultura, mi sono rallegrato per le vostre magnifiche conquiste e ho sofferto per la follia delle vostre guerre, ma da oggi non sono più solo ospite perché la Terra è anche la mia casa. Non possiamo vivere nel terrore e io non posso restare in disparte mentre rischiamo di farci travolgere dalla follia di una mostruosa guerra nucleare. Ho preso la mia decisione: farò quello che i nostri governi non hanno voluto o saputo fare. Da questo momento libererò il nostro pianeta da tutte le armi nucleari.»
Dopo aver combattuto, come abbiamo detto in maniera approssimativa e ridicola contro Nuclear Man, Superman viene preso a unghiate dal suo nemico e ciò gli causa un’infezione che solo il cristallo verde può guarire… per il supereroe niente cicatrizzanti medici: un cristallo e tutto va a posto!
Lara: «Tutto ciò che resta dell’energia di Krypton è tuo. Dopo che si sarà esaurita apparterrai unicamente alla tua nuova dimora. Se il tuo pianeta morente può salvarti la vita, figlio mio, non saremo morti invano!»
Quindi tutto finisce bene: il cattivo è sconfitto e tra poco l’uomo d’acciaio arresterà Lex Luthor ma, prima di questo, ha ancora qualcosa da dire:
Superman: «Il pericolo della guerra è passato e ci attende una fragile pace. Avrei voluto farvi dono di liberarvi dalle guerre ma mi sbagliavo: non è in mio potere. Siamo un giovane pianeta. Nell’Universo ci sono Galassie, altre Civiltà che dobbiamo conoscere, per imparare. Che brillante avvenire all’orizzonte! Avremo una pace, una vera pace, quando i popoli della Terra la vorranno a tal punto che i governi dovranno per forza accordarsi tra loro. Dovreste vedere la Terra come la vedo io… Quando la si vede come è realmente come un solo paese.»
Le ultime sequenze del film con Superman che vola attorno alla Terra sono tratte dalla prima pellicola… il risparmio continua!
(4 – continua)