PIRATI, ROBOT E RAGAZZE ANDROIDI

Anguana Edizioni propone un nuovo titolo della collana Anime al tempo del mito, con Pirati, robot e ragazze androidi, l’animazione giapponese di fantascienza, scritto da Elena Romanello, collaboratice anche de La Zona Morta e già autrice di altri libri per l’editrice, come Il mondo di Lady Oscar e Storia del fantasy.

L’argomento sono, come suggerisce del resto il titolo, gli anime e i relativi manga di fantascienza, un universo di storie con cui il Paese del Sol levante ha reinterpretato un genere popolare e amatissimo nell’ultimo secolo o quasi, mettendoci dentro l’eroismo dei samurai e il dramma della catastrofe atomica, i robot mistici e la space opera, le guerre del futuro e lo steam punk, il cyber punk e la distopia, gli attacchi alieni e i mondi alternativi. Tutto rivisto in un’ottica particolare, originale e diversa da quella occidentale e per questo vincente e capace di interessare pubblici molto diversi, da quello europeo a quello asiatico, da quello medio orientale a quello latino americano.

Il libro nasce dall’urgenza di celebrare il quarantennale in Italia delle più importanti serie animate giapponesi: si inizia quest’anno infatti con Goldrake, nei prossimi anni ci saranno gli anniversari di Capitan Harlock, del Grande Mazinga, di Jeeg, di Gundam, di Galaxy Express e tanti altri. Quest’anno è anche il trentennale dell’uscita al cinema di Akira di Katsuhiro Otomo, che fece capire una volta per tutte che anime e manga non erano robetta per ragazzetti scemi e che conquistò mercati fino a quel momento restii, come Gran Bretagna e Stati Uniti, dove oggi manga ed anime sono trattati alla pari di altri immaginari.

Pirati, robot e ragazze androidi non è comunque un libro nostalgico, anche perché la storia degli anime di fantascienza è ben lontana dall’essere finita: molti degli autori classici sono ancora attivi oggi e continuano ad uscire remake, seguiti e nuove storie in varie universi, a cominciare da quelli di Gundam e di Evangelion, senza dimenticare il recente Mazinga Z Infinity.

Il libro parte tracciando una storia rapida del Giappone, per poi raccontare le origini dei manga moderni, con la grande figura di Osamu Tezuka. Poi ovviamente c’è spazio per i due mostri sacri Go Nagai e Leiji Matsumoto, per la Tatsunoko, per i robot non di Go Nagai degli anni Settanta e Ottanta, per le guerre infinite di Gundam, per il mondo cupo di Ken il guerriero, per l’universo della Gainax, dove gli otaku sono arrivati al potere e hanno creato icone come Nadia e Evangelion.

Pirati, robot e ragazze androidi non è un libro completo, malgrado la sua mole, ma un modo interessante per fare i conti con generi e personaggi entrati nel cuore di appassionati di tutto il mondo, capaci ancora oggi di piacere e ispirare. In attesa di nuovi studi e soprattutto nuove storie, che non mancano mai sotto il Sol levante.

A cura della redazione