MACBETH NEO FILM OPERA

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Macbeth Neo Film Opera

Anno: 2016

Regia: Daniele Campea

Soggetto: liberamente tratto da “Macbeth” di William Shakespeare

Sceneggiatura: Daniele Campea

Direttore della fotografia: Federico Deidda

Montaggio: Daniele Campea

Musica: Daniele Campea più musiche di repertorio di Giuseppe Verdi

 

Effetti speciali: Gianni Colangelo MAD e Antonella Pal

Produzione: Creatives e Fondazione Pescarabruzzo

Origine: Italia

Durata: 0h e 50’

CAST

Susanna Costaglione, Irida Gjergji Mero, Franco Mannella, Claudio Di Scanno e con la partecipazione degli allievi dell’Accademia Teatrale Arotron (Pianella) e dell’associazione teatrale Il posto delle fragole (Popoli)

TRAMA

Dalla tragedia di William Shakespeare. Macbeth ascolta la profezia delle tre streghe che gli annunciano l’imminente conquista del trono di Scozia, precipitandolo in una spirale senza ritorno di violenza, solitudine e follia…

NOTE

Il regista Daniele Campea, classe 1982, è regista, compositore e sceneggiatore, laureato in Filosofia contemporanea. Ha realizzato cortometraggi presentati e premiati in numerosi festival internazionali, oltre a video installazioni, videoclip e documentari. Appassionato di musica e cinema sin da bambino, cresce con la consapevolezza che questi due mondi siano uniti da un legame strettissimo. Il suo lavoro si basa sull’unione di linguaggi diversi ma complementari, tra i quali cinema, teatro e opera, con una forte predominanza della musica e del montaggio come elementi caratterizzanti. “Macbeth Neo Film Opera”, presentato in anteprima alla 63° edizione del Taormina FilmFest, è il suo primo lavoro per il cinema di più ampio respiro e al tempo stesso il manifesto di un nuovo genere, il “neo film opera”, fondato sull’esaltazione dei rapporti tra musica e immagine e la ricerca di un potente impatto emotivo.

Il film è stato girato in un bianco e nero “espressionista”, accentuando i chiaroscuri, le ombre, le ambientazioni allucinate, e ponendo l’attenzione sui volti degli interpreti prima ancora che sui loro corpi. I primi piani, che scrutano la psiche dei personaggi, si alternano a immagini della natura di ampio respiro, per sottolineare la provvisorietà dell’uomo e delle sue ambizioni di fronte a ciò che lo circonda e lo sovrasta.

La struttura portante del film si basa sull’utilizzo del montaggio e dei suoni, in un rapporto inscindibile: la musica non si limita a fare da colonna sonora alle immagini, ma le immagini stesse creano una “colonna visiva” per le musiche, la recitazione si basa su precise scansioni ritmiche e ogni elemento sonoro si amalgama completamente con la sua controparte visiva.

Uno dei maggiori riferimenti per questa nuova interpretazione è l’antica tragedia greca, nella quale parola, musica e danza raggiungono la massima simbiosi. Questa l’essenza del “neo film opera”.

Per la prima volta sullo schermo Macbeth è interpretato da una donna, l’attrice teatrale Susanna Costaglione, che plasma un personaggio androgino, sospeso in un mondo da incubo, divorato dalla sua solitudine. Nel cast anche l’attore e doppiatore Franco Mannella nel ruolo di Macduff, la musicista e attrice Irida Gjergji Mero in quello di Lady Macbeth e il regista teatrale Claudio Di Scanno in quello di Banquo.

Le scenografie, i costumi e gli oggetti di scena sono opera dell’artista Gianni Colangelo MAD e di Antonella Pal, che si sono ispirati all’immaginario steampunk anche con l’ausilio di materiali di risulta.

Il film è stato realizzato in maniera indipendente e con un budget ridotto, girato per la maggior parte in un’ex fabbrica abbandonata nel comune di Popoli e in varie location all’interno dei parchi naturali d’Abruzzo in soli otto giorni di riprese, mentre il montaggio ha richiesto oltre sei mesi di lavoro.

All’infuori dei personaggi principali, il resto del cast è composto da attori non professionisti alla loro prima esperienza cinematografica.

A cura della redazione