Uscirà a gennaio 2011 nuovo numero di “Moviement”(112 pagine; 12 euro), il sesto per l’esattezza, che Gemma Lanzo Editore ha dedicato al regista ceco Jan Švankmajer e che è stato curato da Gemma Lanzo e Costanzo Antermite.
Definito dalla rivista francese “Positif” un “gigante del cinema contemporaneo”, Jan Švankmajer è un regista atipico per eccellenza, “per il controllo artigianale, la vastità dei riferimenti, la singolarità della proposta” (Pitassio, 2000) e per una cifra stilistica che connota tutta la sua produzione assolutamente fuori da ogni schema, è senza ombra di dubbio “uno dei pochi artisti viventi che lavorano nel cinema e che si merita il termine abusato di genio” (Andrew, 2007). “Il mondo si divide in due categorie di diversa ampiezza… quelli che non hanno mai sentito parlare di Jan Švankmajer e quelli che hanno visto i suoi lavori e sanno di essersi trovati faccia a faccia con un genio” (Anthony Lane – “The New Yorker”).
Jan Švankmajer è tra i più grandi registi di animazione al mondo, maestro nell’arte dello stop motion è tra i principali esponenti del surrealismo ceco. Regista, pittore, scultore e poeta, mescola spesso tra loro arti diverse, i suoi film ci trasportano in mondi magici in cui tutto si anima.
Questo numero di “Moviement” si occuperà, attraverso saggi e interviste, dei vari aspetti che hanno reso unico questo grande maestro visionario, le cui opere hanno ispirato artisti quali Tim Burton, Terry Gilliam e i fratelli Quay. Il regista praghese è tornato in prima mondiale alla “67ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”, fuori concorso, con “Surviving Life”, una “commedia psicanalitica” tra sogno e realtà. Dice Švankmajer: “La nostra civiltà non fa più affidamento sui sogni, dal momento che non possono essere capitalizzati”.
Per ulteriori informazioni vi rimandiamo direttamente al sito di Gemma Lanzo Editore.
Buona lettura!