Dopo aver seguito passo dopo passo la sua lavorazione durata più di un anno e dopo che è stato presentato con grande successo all’estero, finalmente il nuovo corto di Davide Melini (foto a sinistra), “La dolce mano della rosa bianca” (“The sweet hand of the white rose”), approda anche in Italia.
Il film ha già riscontrato ottimi successi in vari festival e al momento é stato proiettato in ben tre continenti: Europa (in Spagna, dove attualmente il regista risiede e lavora), America (negli Stati Uniti) e Africa (in Sudafrica). Tra questi eventi, quelli che maggiormente spiccano sono il “Festival del Cinema di Málaga” (uno dei più importanti della Spagna) e il “South African Horrorfest” (in assoluto il più importante evento horror in Africa).
Il corto, come dicevamo, è arrivato finalmente anche in Italia: infatti è stato presentato alla finale del festival “Jonio in Corto” e anche qui ha riscosso un grande consenso di pubblico.
Questi sono attualmente tutti i riconoscimenti che ha avuto nel giro di pochi mesi: finalista nel festival “Jonio in Corto” Italia), finalista nel “South African Horrorfest” (Sudafrica), menzione speciale nel “Tabloid Witch Awards” (USA), finalista nel “Killer Film Festival” (USA),finalista nel “Certamen de Cortometrajes Comarca de la Axarquia” (Spagna), finalista nel “Cinemalaga Short Film Competition” (Spagna), finalista nel “Balticon 44 Sunday Night Short Film Festival” (USA), Premio alla Miglior Fotografia nel festival “Cesur en Corto” (Spagna), finalista nel “Malaga Spanish Film Festival” (Spagna).
Il corto é stato proiettato per la prima volta alla televisione spagnola il 10 agosto 2010.
Nel cast figurano Carlos Bahos nel ruolo di Mark (in alto a destra), Natasha Machuca che interpreta Rosa Bianca (foto a sinistra) e Leocricia Sabán (in basso a destra) che dà il volto a Maria. La produzione è di Davide Melini affiancato da Fabel Aguilera, cui si aggiungono il direttore della fotografia e operatore José Antonio Crespillo, l’operatore steadycam Fernando Moleón, la scenografa María Cubiles, la costumista Carmen Acosta, il make-up ed effetti speciali di María García, le musiche di Christian Valente e Ivan Novelli, il montaggio di Biktor Kero e gli effetti speciali visivi 3D di Miguel Serón.
Se volete maggiori dettagli vi suggeriamo la pagina ufficiale IMDB.
Ma ora, parliamo proprio de “La dolce mano della rosa bianca”.
Due anime differenti e distanti tra loro, accomunate dalla stessa sorte: la certezza che la loro vita è cambiata… per sempre! Ma Mark ancora non l’ha accettato, non ha ancora capito che non si può sfuggire al proprio destino!
Il film è un fanta-horror ben riuscito, con un finale che ci sorprende tutti e che in un attimo stravolge tutto quello che avevamo pensato fino a quel momento, prendendo una piega inaspettata carica di pathos e intrisa di una malinconica poesia che ci costringe a fermarci per riflettere. Davide Melini ancora una volta fa centro, confezionando in pochi minuti un capolavoro che merita assolutamente di essere visto: ogni scena, ogni inquadratura, ogni particolare è stato sapientemente incastrato, cesellato, affinato, diretto, montato e musicato con una maestria degna di un regista professionista, secondo noi pronto a compiere il balzo per cimentarsi in un lungometraggio… restiamo in attesa!