PIRATI DEI CARAIBI: LA MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Pirates of the Caribbeans: The curse of the Black Pearl

Anno: 2003

Regia: Gore Werbinski

Soggetto: Ted Elliott, Terry Rossio, Stuart Beattie e Jay Wolpert

Sceneggiatura: Ted Elliott e Terry Rossio

Direttore della fotografia: Dariusz Wolski

Montaggio: Stephen E. Rivkin, Arthur Schmidt e Craig Wood

Musica: Klaus Badelt

Effetti speciali: John Knoll e Industrial Light & Magic

Produzione: Jerry Bruckheimer

Origine: Stati Uniti

Durata: 2 h e 23′

CAST

Johnny Depp, Orlando Bloom, Keira Knightley, Geoffrey Rush, Jack Davenport, Jonathan Pryce, Zoe Saldana

TRAMA

Nei Caraibi del Settecento i pirati sono una minaccia reale contro l’ordine stabilito dalla Corona d’Inghilterra. Nella ricerca di una nave perduta e maledetta si intrecciano i destini di William Turner, trovatello che si scoprirà essere figlio di un pirata; di Elizabeth Swam, figlia del governatore; e del capitano Jack Sparrow, temibile pirata anche se a tratti scalcinato e sbruffone. Il loro antagonista sarà la Perla nera, il vascello di Barbossa, nemico giurato di Sparrow, condannato con il suo equipaggio a una non vita per aver violato un prezioso tesoro degli indios.
Forse William e Elizabeth, che si conoscono fin da bambini, alla fine troveranno più di quello che speravano, mentre Jack Sparrow salperà verso nuovi orizzonti, dopo essere scappato a esecuzioni e pericoli mortali.

NOTE

Nel 2003, grazie al successo nei parchi Disney dell’attrazione Pirati dei Caraibi, si decide di provare a portare al cinema una storia d’avventura su questa figura archetipa, che ha ispirato autori come Salgari e Stevenson, con più o meno aderenza storica alle vicende reali che videro protagonisti pirati e corsari, non certo eroi come ce li ha raccontati la finzione, visto che abbiamo dovuto aspettare il serial Black sails per vedere pirati finalmente fedeli alla realtà.

Si tratta di una scommessa non facile, perché i film di pirati, ingenui e datati, avevano avuto una loro stagione di successo decenni prima, per poi sparire tolto qualche guizzo negli anni Settanta grazie al revival delle opere di Salgari e nei cartoni animati a Capitan Harlock: parlare di pirati non aveva portato fortuna nemmeno a un regista del calibro di Polanski, con uno dei più grandi insuccessi di sempre.

Le cose stavolta invece funzionano, il primo film di Pirati dei Caraibi è pensato come autoconclusivo e solo dopo si penserà a fare dei seguiti, grazie all’ottimo successo. A differenza dei film soliti sui pirati e dell’attrazione Disney, ci sono anche degli elementi fantastici, in una mescolanza di gotico, fantasy e avventura che piace e che richiama il romanzo Mari stregati di Tim Powers.

Il punto di forza del film sono i suoi interpreti, con Orlando Bloom reduce dalla trilogia dell’Anello e decisamente più affascinante senza il parruccone biondo di Legolas, Keira Knighley perfetta in costume come mostrerà poi in altri film successivi ispirati a classici della letteratura, Geoffrey Rush che dimostra di essere a suo agio in ogni tipo di film, d’autore o blockbuster, e soprattutto Johnny Depp, che in Jack Sparrow trova il suo personaggio icona, più ancora che nei ruoli fatti nei film di Tim Burton.

La maledizione della prima luna attira un pubblico di più generazioni, dai nostalgici dell’avventura salgariana agli appassionati di fantastico, senza dimenticare i fan degli interpreti, mostrando come può valere la pena, con in mano le carte giuste, provare a scommettere su qualcosa anche di poco praticato e percorso.

A distanza di anni si dimostra come uno dei film migliori della serie, non solo per la novità al momento dell’idea da riportare al cinema, ma perché gli elementi di avventura, fantastico, orrore, divertimento, sono mescolati bene, senza annoiare, e facendo appassionare, ricordando come l’avventura è la madre di tutti i generi dell’intrattenimento.

Elena Romanello