FANTASCIENZA STORY 198

SECONDA STELLA A DESTRA (1991) – PARTE 03

“Superare i limiti, correre come il vento, respirare l’aria vera…

Non c’è gioia più grande in questo mondo!

E se domani il mio corpo non esisterà più,

so che il mio spirito sopravviverà nel vento..

(Ayrton da Silva Senna, San Marino, 30 aprile 1994)

FREEJACK – IN FUGA NEL FUTURO (Freejack)

Alex Furlong (Emilio Estevez) è un pilota di macchine da corsa agli inizi di una folgorante carriera. Brad Carter (David Johansen) è il suo manager e Julie Redlund (Rene Russo) la sua fidanzata. Malgrado il rituale scaramantico di farsi mordere delicatamente l’orecchio dalla sua ragazza, durante la corsa la sua macchina compie un volo spettacolare contro l’arcata di un ponte e si schianta. Per il pilota pare la morte certa, ma Alex si ritrova misteriosamente vivo nel 2009, in mezzo a gente che gli dà la caccia per cancellargli la memoria. Il suo inseguitore più assiduo è un certo Vacendak (Mick Jagger) ed è un Alex disperato quello che si nasconde all’interno di una chiesa dove viene minacciato da una suora armata e non certo dedita a un linguaggio mistico. La situazione viene chiarita e la religiosa cerca sul suo computer tracce della ragazza di Alex.

Suora: “Quando schiatta un figlio di puttana molto ricco ne conservano la mente in un enorme speciale computer che loro chiamano Commutatore Spirituale ma che non ha niente di speciale, te lo posso assicurare. A volte mi chiedo se il buon Dio non ci abbia maledetto tutti quanti, permettendo che questa merda continui. Poi trasferiscono la mente nel tuo corpo. È un biglietto per l’immortalità.

Alex: “Vuol dire che è una specie di trapianto di cervello?

Suora: “No, no… è un vero trapianto di mente. Con un sistema elettronico la tua mente viene del tutto annullata. Mi dispiace ma qui non c’è.

Alex: “Eh?

Suora: “Julie Redlund.

Alex: “Oh, niente?

Suora: “Non è nella lista. Ma potrebbe essersi trasferita.

Alex: “Sì…

Suora: “Forse si è sposata e porta un altro nome.

Alex: “Sì…

Suora: “Potrebbe essere morta.

Alex: “Ehm… Brad Carter, cerchi questo nome.

Suora: “Abita nel settore sette.

Alex vaga per le straducole piene di gente malvestita e affamata, prostitute e criminali che ingaggiano improvvisi scontri a fuoco. A fatica riesce a raggiungere la casa di Brad e l’uomo lo riconosce immediatamente offrendogli anche da bere.

Brad: “I nativi sono inquieti.

Alex: “Perché mi stanno cercando?

Brad: “Perché sei morto, amico. In modo spettacolare. Una bellissima registrazione in TV, dovresti vederla una volta o l’altra. È perché sanno esattamente dove e quando sei morto che sei un candidato al recupero. Coordinate spazzatempo, materiale ancora grezzo ma loro sanno come raffinarlo.

Alex: “Non capisco. Perché io? Perché non prendono uno che è ancora vivo?

Brad: “Guarda questa gente, Alex. Per metà della loro esistenza sono vissuti senza lo strato di ozono, succhiando megadosi di monossido di carbonio, piombo, diossina, mercurio, solfati, benzene, residui radioattivi. La maggior parte fa uso di droghe che non c’erano nemmeno nel Ventesimo Secolo. Diciamocelo chiaro: tu sei un ottimo esemplare, amico.

Alex: “Brad, ricordi Julie Redlund?

Brad: “Certo che ricordo Julie Redlund.

Alex: “Cosa ne è successo?

Brad: “Abita nella City, amico. Al sicuro dietro le barricate del potere. È diventata un pezzo grosso alla McCandless Corporation, la più grossa società del mondo, sono padroni di tutto.

Alex: “Brad, devo arrivare a lei, io devo vederla.

Brad: “Sì, amico, è proprio questo il problema, arrivare a lei.

Fingendo di prendere contatto con la ragazza, Brad denuncia Alex alla polizia per incassare il premio; accortosi del tentativo di incastrarlo riesce a fuggire dai suoi inseguitori, mentre lo stesso Brad resta ucciso nella confusione creatasi.

Julie lavora alla McCandless Corporation alle dirette dipendenze del suo proprietario Ian McCandless (Anthony Hopkins) ed è mal vista dal Direttore Generale Mark Michelette (Jonathan Banks) per il suo rapporto privilegiato con il capo.

Julie incontra Alex o, per meglio dire, se lo trova in casa, ma non crede alla sua vera identità e ritiene che lui sia un Freejack (il corpo di una persona deceduta ora occupato dalla mente e dalla personalità di un’altra). Deve presto ricredersi sulla sua vera natura e, non trovando altra alternativa, chiede aiuto al suo capo attraverso il visore spiegandogli minuziosamente la situazione. McCandless promette il suo aiuto e Julie accompagna fiduciosa Alex al luogo prefissato, dove una barca li attende; ma sulla riva c’è solo Vacendak assieme a un gruppo di sconosciuti.

Il primo vuole catturare vivo il Freejack, mentre i secondi ucciderlo senza complimenti. Alex trova Vacendak sotto la sua linea di tiro ma preferisce intervenire a salvarlo dagli altri misteriosi assalitori. Ora i due si trovano l’uno di fronte all’altro.

Vacendak: “Perché non mi hai ucciso quando potevi farlo?

Alex: “L’intenzione c’era, ma mi hanno disturbato.

Vacendak: “Adesso non c’è nessuno.

Alex: “Hai ragione… Dimmi chi c’è dietro tutto questo! Chi ti ha detto che ero qui?

Vacendak: “Mi dispiace, questo non posso dirtelo.

Fa per allontanarsi voltandogli la schiena.

Alex: “Maledizione Vacendak, ti sto chiedendo soltanto un nome! Allora chi è che mi sta facendo questo?

Vacendak si gira per metà e lo guarda girando la testa.

Vacendak: “McCandless!

Poi Alex scopre di essere circondato dagli uomini di Vacendak, questi gli si avvicina…

Alex: “Io ti ho salvato la vita!

Vacendak: “E io ti ho dato il nome che volevi, il nome di Ian McCandless. Però non vorrei che pensassi che non ho apprezzato il tuo gesto. Ti darò un vantaggio di cinque minuti… Uno Mississippi… Due Mississippi…

Al Tre Mississippi Alex è già lontano e sarà Julie a raccoglierlo su una piccola autoblinda rossa della McCandless. La ragazza non crede alla colpevolezza del suo capo e per provarglielo Alex si mette in contatto con Michelette chiedendo di Ian. Questi invita i due nel suo ufficio promettendo che il loro ingresso non verrà ostacolato, annunciando altresì che McCandless sta per arrivare. Quando i due raggiungono il gigantesco grattacielo della McCandless Corporation, un gruppo di guardie armate davanti all’ascensore li lascia passare e arrivano così al centesimo piano dove Michelette è seduto ad aspettarli dietro alla sua scrivania.

L’uomo li informa che McCandless li sta aspettando nella stanza attigua ma, quando Alex e Julie vi entrano, trovano solo il corpo del finanziere dentro a una bara di cristallo, immobile, morto.

Michelette: “Un virus classe tre. È morto da quasi tre giorni, ormai. Il vecchio Mac in effetti non aveva molto tempo per organizzare tutto questo e il suo errore è stato di chiedere a me di pensarci. McCandless l’ha fatta prelevare perché vuole il suo corpo, ne ha enormemente bisogno a questo punto. Da come la vedo io ha meno di un’ora sul Commutatore prima che il suo cervello diventi irrecuperabile.

Alex. “E secondo lei come pensa di consegnarmi a lui?

Michelette: “Non ho assolutamente alcuna intenzione di consegnarla a lui, mi creda, nessuno mai sarà consegnato a McCandless, nessuno. Assumo la direzione della società e non ho niente contro nessuno di voi due. Ho organizzato io l’attacco contro la Squadra di Recupero Vacendak, ho mandato io quegli uomini armati giù al porto, proprio per impedire a McCandless di procurarsi il suo nuovo corpo, niente di personale. In brevissimo tempo il cervello di McCandless non sarà che spazzatura elettronica. Io sarò il Presidente della società e voi due… voi due potrete fare tutto quello che vorrete. Miss Redlund i suoi servigi non sono più richiesti.

In realtà la loro discesa al pianterreno è una trappola di Michelette e i due sarebbero stati ridotti a groviera dalle guardie armate se non fosse per l’intervento di Vacendak che, con i suoi uomini, elimina tutti i guardiani e organizza un’accurata perquisizione per andare a caccia di Michelette. Le porte dell’ascensore si sono chiuse, pronte a riaprirsi al duecentesimo piano, dove alberga e domina la mente di McCandless con i suoi cieli multicolori e i suoi paesaggi che cambiano in continuazione. L’uomo appare davanti a loro.

McCandless: “Benvenuti nella mia mente.

Julie: “C’eri tu dietro tutto questo.

McCandless: “Non volevo fare del male a nessuno, meno che mai a te, Julia, e non volevo che assistessi a tutto questo, perciò ti avevo prenotato il viaggio a Tokyo. Al tuo ritorno qui avresti trovato tutto fatto!

Julie: “Io ti ho parlato in Australia, Mac, ed eri vivo allora.

McCandless: “Mi dispiace Julie, mi duole deluderti. Signor Furlong, la prego di credermi, io… neanche a lei volevo nuocere. L’abbiamo prelevato una frazione di secondo prima della sua morte. Il processo, tuttavia, non ha abbreviato la sua vita naturale.

Alex: “Però lei voleva abbreviare la mia vita innaturale…

McCandless: “Uhm… non era cominciata in quel modo, doveva svolgersi tutto senza comunicazioni. Lei non doveva più svegliarsi, Signor Furlong. Devi capirmi, Julie, una volta che il trasferimento di coscienza fosse stato terminato, a cose fatte diciamo, solo allora ti avrei rivelato il mio nuovo io.

Julie: “Perché tutto questo, Mac?

McCandless: “Perché ti amo, Julie, ti amo da anni, dalla prima volta che ti vidi, ma mi resi conto che niente di ciò che possedevo, potere, ricchezza, posizione, ti avrebbe fatto provare per me ciò che io provavo per te. Ma c’era in me la speranza che, con il tempo, in qualche modo, avrei raggiunto il tuo cuore… ma poi mi ammalai e non c’era più tempo, stavo morendo… Ti avevo sentito parlare del Signor Furlong e di quanto l’avevi amato tanti anni prima… Pensai che se fossi riuscito a diventare lui, l’uomo che tu avevi tanto amato, se in qualche modo, fisicamente, io fossi diventato lui… Ora riconosco che ero pazzo, ero completamente pazzo… vi prego di perdonarmi… Vacendak, sono Mac, voglio che ascolti attentamente. L’incarico che ti ho dato è annullato da subito!

Vacendak: “Lo dica ancora…

McCandless: “Cessate l’inseguimento di Alex Furlong, hai capito Vacendak, sarai completamente saldato, procedura due uno sette come stabilito… Ho tentato di rubare il tuo amore, Julie, un amore che non riuscivo a ottenere con le mie forze e quel che è peggio ho tentato di ingannare perfino la vita, guadagnando anni che non mi erano concessi. Per questo crimine io ora mi sono condannato a morte. Il programma è già stato preparato. Il mio termine sul Commutatore avverrà come se il loro trasferimento di coscienza fosse già stato fatto. In altre parole Signor Furlong, lei sarà me… No, non si allarmi, le si chiede soltanto un po’ di finzione, Julie l’aiuterà…

Alex: “Io sarò lei…

Julie: “Possiamo farlo, possiamo riuscirci, Alex, tu e io insieme. Potrebbe funzionare, Alex!

McCandless: “Ci pensi signor Furlong. Avrà tutto il mio denaro e il mio potere, spero che li sappia usare più saggiamente di me. Sulla consolle davanti a lei c’è una sequenza di numeri. Procediamo. A cominciare dal primo numero imposti l’intera sequenza poi batta il tasto cancellare.

Alex: “La sequenza è impostata.

McCandless: “Adesso batta cancellare, signor Furlong.

Alex preme il tasto.

McCandless: “Che strano, sono ancora qui. Non ha funzionato. Lo rifaccia!

Alex: “Sta imbrogliando.

In quel momento entra Vacendak con i suoi uomini.

McCandless: “Sei in ritardo, Vacendak. Traccheggio con questo stupido da cinque minuti!

Vacendak: “Ho avuto un po’ da fare. Volevo liquidare Michelette ma è introvabile… prendetelo!

Julie: “Lascialo andare Mac.

McCandless: “Mi spiace, Julie, non ho altra scelta.

Vacendak: “Peccato, mi ero affezionato a te. Non si fanno molti amici in questo lavoro.

Alex: “Chi ha detto che eravamo amici?

McCandless: “Allora Vacendak, cosa aspettiamo? Vogliamo fare lo scambio? Non si ribelli Signor Furlong, si lasci andare…

Alex: “Non ci siamo. Lei non ha bisogno di un corpo nuovo, lei ha bisogno di un’anima nuova e non ha nessuna macchina che possa dargliela.

McCandless: “Non opponga resistenza. Il computer è molto più potente.

Julie: “Puoi farcela, Al. Puoi farcela!

La procedura ha inizio. Alex cerca di resistere allo svuotamento della sua mente. Julie approfitta dell’ingresso di Michelette per colpire il generatore della macchina. Alex cade all’indietro, l’immagine di McCandless scompare.

Michelette: “Io devo ringraziarla Miss Redlund. Ha appena fatto di me il capo della Mac Corporation. Regolarizzi questa sostituzione al vertice. Metti giù quella pistola, Vacendak, ora controllo io la società, la città, le banche, tutto quanto, non c’è più bisogno di te qui, stronzo! McCandless non c’è più!

Alex (rialzandosi): “No, aspetta, io sono McCandless. Ci hai provato Mark ma ce l’ho fatta, ho completato il trasferimento!

Michelette: “Non raccontarmi stronzate.

Alex: “Uccidilo, Vacendak, ha tentato di assassinarmi.

Michelette: “Ora prendi ordini da un Freejack?

Vacendak: “Lui chi è?

Tecnico: “Dunque, ci sono stati 22 punto sette sei due secondi di scambio prima che saltasse il contatto…

Vacendak: “È McCandless?

Alex: “Certo che sono McCandless!

Tecnico: “Può essere. Ce… certe volte il tempo è stato sufficiente, altre volte c’è voluto di più… Io non lo so. Credo che il signor McCandless dovrà identificarsi da solo.

Vacendak: “Non si può fare un riscontro della voce, una scansione elettronica…

Michelette: “Sta mentendo! Chiedigli il numero di codice, chiedigli il numero di codice personale. Solo McCandless può saperlo.

Vacendak: “Allora?

Alex cerca di concentrarsi ma ancora non risponde.

Michelette: “Che cosa vi dicevo? Uccidilo Vacendak!

Alex: “Sei…

Vacendak: “Esatto, continua…

Alex: “Nove…

Vacendak: “Continua…

Alex: “Due… sette… cinque, cinque, quattro, sei, nove, sette…

Michelette: “Maledetto McCandless!

L’uomo estrae la pistola ma Vacendak è più veloce di lui e lo colpisce a morte, poi si rivolge al ragazzo.

Vacendak: “Signor McCandless, è molto bello riaverla con noi.

Alex: “È bello essere tornato… Straordinario, mi sento benissimo. Signori, preparate la mia macchina… Julie va a metterti qualcosa di più adatto, dopodiché… dopodiché verrai con me.

Si avviano con la macchina; Julie continua a guardare il corpo di Alex tra il perplesso e il disgustato… incappano in un posto di blocco coordinato da Vacendak il quale si avvicina con fare ironico alla macchina di Alex.

Vacendak: “Lo sapevo che avresti finito per tradirti. McCandless non sapeva guidare. Doveva informarlo meglio Miss Redlund…

Julie: “Alex, sei tu?

Alex: “Mordimi l’orecchio, porta fortuna.

Julie: “Un momento, come sapevi il numero di codice?

Vacendak: “Non lo sapeva. Ho mentito io. Ho voluto aiutarlo. Non ne ha azzeccato uno!

Vacendak fa cenno ai suoi uomini di spostarsi e saluta Alex.

Julie lo guarda perplessa.

Julie: “È andata come ha detto lui?

Alex: “Il mondo è pieno di sorprese, vieni qua e gioisci: abbiamo una macchina nuova.

(3 – continua)

Giovanni Mongini